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Hotel: gli strumenti per pianificare il rilancio

Dalla gestione dei costi per mantenere il cash flow allo studio di nuovi mercati e promozioni, ecco cosa consiglia l’esperto

Dalla gestione dei costi per mantenere il cash flow allo studio di nuovi mercati e promozioni, ecco cosa cons

Di Giovanni Angelini, 14 Aprile 2020

Sicurezza per staff e clienti e mantenimento della liquidità: sono queste alcune delle fondamentali priorità per gli albergatori ai tempi del covid-19. È imperativo riuscire a reagire in maniera rapida ed evitare panico e confusione. Come?
Diamo voce all’esperto, Giovanni Angelini, ex ceo Shangri-La e manager di spicco di diversi gruppi alberghieri e oggi fondatore e presidente della società di consulenza Angelini Hospitality.

Bisogna dare un messaggio chiaro, e cioè che tutto il management sta rispondendo all’emergenza in maniera pronta e che saranno fatti tutti gli sforzi necessari per stabilizzare la situazione.
Naturalmente occorre tener presente le situazioni nei singoli Paesi e le disposizioni governative (anche se si sta andando verso un generalizzato lockdown) ma ci sono alcune linee guida che si possono seguire, tenendo presente che le decisioni che verranno prese ora potranno avere un impatto a lungo termine sulla fidelizzazione dei clienti e sui collaboratori.
Bisogna essere sempre pronti ad avere un piano di contingenza, mantenendo cautela ma anche proattività, e al tempo stesso anche un’immagine pubblica che esprima il più possibile positività sia per lo staff che per il pubblico esterno, sia esso la clientela o i partner.
Ecco alcuni consigli generali:
Mettere nero su bianco un piano agile che tenga conto anche delle attività in corso, delle misure di contenimento dei costi, dei contratti in essere e degli accordi
Una regolare comunicazione con gli uffici sanitari locali per consigli e aggiornamenti sulla situazione
Tenere traccia di cancellazioni e perdite dell’attività e continuare ad aggiornare le previsioni mensili relative al trimestre successivo perché è necessario avere un quadro chiaro dello stato del cash flow.
Nei riguardi degli ospiti si può pensare di estendere i programmi fedeltà o valutare la negoziazione dei contratti relativi a gruppi, pacchetti e promozioni: è il momento di dimostrare loro attenzione e vicinanza.
Importante anche agire sul fronte del costo del lavoro: il risparmio deve coinvolgere tutti, anche il top management, senza eccezioni. Da un orario più flessibile alla concessione di ferie e permessi, sono tante le misure che possono essere messe in campo per farlo.

Promozione del business e piano di recupero
È ovvio che sarà necessario un costante monitoraggio sull’andamento delle restrizioni in modo da essere pronti il prima possibile ad adeguarsi ad eventuali cambiamenti. Nel frattempo ci sono comunque una serie di attività che si possono portare avanti, e di misure da prendere.

Assicurarsi di mantenere l’immagine del brand e il pricing anche durante la crisi. Ridurre le tariffe non aiuta a stimolare la domanda nè a proteggere la propria immagine online. Piuttosto si può agire proponendo degli sconti da queste tariffe di partenza oppure del valore aggiunto. Si può giocare con la creatività e lanciare pacchetti speciali, che per esempio includano servizi F&B, ma solo per specifici e limitati periodi di tempo.
Studiare nuovi mercati per essere preparati quando la crisi finirà: per esempio anche quello locale, perché non sondare opportunità diverse?
Promuovere le web conference: questo può essere un buon momento per posizionare il proprio hotel in questa linea di business potenziale perché il comparto di eventi e piattaforme virtuali sta crescendo a un ritmo molto alto.
Non tagliate il budget destinato al marketing.
Sviluppate una strategia per l’immagine di attività di advertising tattico e basato sulla situazione locale e capire come proseguire, se con pubblicità in digitale o in altri fomati efficaci.
Preparate una campagna o un pacchetto di “bentornato” che sia attraente e che sia pronta da mettere in pista non appena la situazione migliorerà. Meglio prepararsi prima per non sprecare tempo prezioso quando la macchina ripartirà.
Valutate l’opportunità di promuovere la destinazione insieme ad altre realtà del settore, come agenzie di viaggi, uffici del turismo, compagnie aeree.
Infine, continuate a tenere monitorato il vostro set competitivo per osservare cosa i concorrenti stanno facendo meglio di voi.

Verificare la possibilità di rinegoziare gli accordi con i fornitori per ridurre i costi senza impattare sulla qualità. Si possono anche sondare eventuali mosse per ridurre i costi relativi a mantenimento e riparazioni. E poi può essere questo il momento per passare in rassegna gli accordi di outsourcing esistenti e verificare se questi servizi possano invece venire realizzati temporaneamente dallo staff interno della struttura.
E naturalmente, in base a quanto il cash flow potrà permettere, il periodo di stop potrebbe anche essere quello giusto per programmare lavori di upgrade e ristrutturazione e dare così un’accelerata alla tabella di marcia.
Sicuramente imprenditori dell’ospitalità e albergatori potrebbero anche cogliere l’occasione per passare in rassegna la situazione assicurativa: cosa è incluso e cosa no nelle relative coperture, cosa prevedono i casi di forza maggiore, le interruzioni di attività, e così via.

Infine un consiglio utile da ricordare per tutti: evitare la cosiddetta “infodemia”: ovvero l’onda di fake news che cerca di travolgerci e crea inutile panico e problemi decisamente non necessari. Essenziale è consultare le fonti ufficiali, come le autorità sanitarie locali e le linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità.

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