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Prenotazioni alberghiere, ADR a +20%: è record mondiale

Il report annuale di Siteminder evidenzia come le tariffe degli hotel italiani, lo scorso anno, abbiano registrato incrementi nettamente superiori alla media globale. Parallelamente, è cresciuto l'advance booking e si è accorciata la durata dei soggiorni

Il report annuale di Siteminder evidenzia come le tariffe degli hotel italiani, lo scorso anno, abbiano regis

Di Job in Tourism, 30 Gennaio 2024

Nel 2023 la tariffa media giornaliera in Italia ha registrato una crescita del 20%, un aumento superiore rispetto agli altri Paesi europei e superiore alla media mondiale, ferma al +11%. Quello sul netto incremento dell’Average Daily Rate degli hotel italiani è il dato più rilevante che emerge dal report “Hotel Booking Trends” della piattaforma software SiteMinder, che annualmente analizza 115 milioni di prenotazioni globali sui principali canali online.

L’incremento delle tariffe e della domanda

Con un incremento di 42 dollari, l’Italia si è, dunque, distinta a livello globale – ha calcolato Siteminder – per l’incremento complessivo della tariffa media giornaliera. Nonostante i maggiori aumenti si siano manifestati all’inizio dello scorso anno, con +35% a marzo 2023 rispetto a marzo 2022, il picco massimo è stato raggiunto a giugno, con un valore pari a 267 euro.

A crescere, però, è stata anche la domanda, soprattutto quella internazionale, con i check-in dei viaggiatori stranieri aumentati fino a quasi l’80% (un incremento di oltre il 7% rispetto al 2022). Tra i mercati, al primo posto di segnala quello statunitense, seguito da Germania, Regno Unito, Francia e Australia.

Più advance booking

Con l’incremento della domanda, ha calcolato ancora Siteminder, è aumentato anche l’intervallo medio di prenotazione: si è prenotato mediamente 39 giorni prima del viaggio, che equivale rispettivamente a un aumento del 21% rispetto al 2022 e a 2 giorni in più rispetto al 2019. Questo dato rappresenta un divario di prenotazione più ampio rispetto sia al 2019 sia alla media globale, posizionando l’Italia davanti a Francia e Germania.

Più brevi rispetto alla media globale sono stati, però, i soggiorni presso le strutture italiane: l’83% dei viaggiatori ha prenotato, infatti, per 1-2 notti (rispetto alla media globale dell’81%). A seguire, il 12% ha scelto di pernottare 3-4 notti (contro una media globale pari al 13%), il 3% ha prenotato per 5-6 notti (contro il 4% della media globale). Solo il 2% ha pernottato oltre 7 notti (rispetto alla media globale del 3%).

Italia, destinazione estiva

Altro dato molto interessante è quello relativo alla stagionalità che, nonostante una lieve attenuazione, vede l’Italia rimanere una delle destinazioni più stagionali al mondo, con una concentrazione di check-in a luglio (12%) superiore a qualsiasi altro Paese europeo.

“Siamo di fronte a uno scenario che ci svela un viaggiatore diverso dagli anni passati. Dalle nostre ricerche – ha commentato Simone Portaluri, Regional Manager di SiteMinder per l’Italia – sappiamo che, nonostante il rinvigorito entusiasmo per i viaggi e la crescente propensione a spendere di più per gli extra che rendono memorabile un soggiorno, l’aumento dei prezzi sta costringendo i viaggiatori ad esplorare altre formule, con un numero maggiore di persone che cercano di acquistare pacchetti turistici. Per il prossimo anno, quindi, gli albergatori dovranno adottare un approccio dinamico nella gestione del proprio business al fine di rimanere allineati alle aspettative dei clienti e dovranno dotarsi di strumenti per comprendere come ogni interazione possa rappresentare un’opportunità per generare profitto”.

I canali di prenotazione online

Andando nel dettaglio dei canali di prenotazione, Booking.com si conferma al primo posto tra quelli che hanno generato maggiori ricavi nel 2023 per gli hotel in Italia, seguito da Expedia Group e dalle prenotazioni dirette attraverso i siti degli hotel. Da segnalare, senza dubbio, come nella classifica italiana dei canali di prenotazione più redditizi, l’aumento dei viaggiatori internazionali ha contribuito al ritorno in classifica di Trip.com (soluzione preferita dai viaggiatori cinesi), e all’ascesa di Hotel Reservation Service (il sistema di preferenza degli utenti tedeschi).

“I viaggi stanno entrando in una nuova era che vede un’evoluzione non solo dei comportamenti e delle preferenze, ma anche dei viaggiatori stessi”, ha sottolineato ancora Portaluri. “Trip.com, un’agenzia di viaggi online popolare tra i viaggiatori cinesi, ad esempio, ha raggiunto la posizione più alta di sempre come canale di generazione di ricavi per le strutture italiane nel 2023, evidenziando la necessità per le imprese di accomodation locali di rivedere le proprie strategie di marketing per assicurarsi di raggiungere la più ampia gamma possibile di ospiti”.

 

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