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Hisa Franko e Nebesa, novità per il turista edonista e amante della tranquillità

Di Antonio Scolari, 28 Marzo 2008

In un mondo frenetico, in cui il tempo è spesso interamente occupato dal lavoro, è in aumento la ricerca di benessere e pace e con essa anche la richiesta di vacanze in grado di rigenerare sia lo spirito, sia il corpo. Non ci si accontenta più del dolce far niente: il trend del momento vede in primo piano la crescente necessità di saper associare a una buona cucina, genuina e salutare, svariati servizi di wellness. Tutto questo senza rinunciare a una cornice curata, e possibilmente circondata dalla natura, in modo da poter dimenticare del tutto, o quasi, lo stress delle città rumorose.
In questo contesto si inseriscono Hisa Franko e Nebesa, rispettivamente un ristorante abbinato a un gourmet hotel e un bio resort, immersi nel verde della natura incontaminata della valle dell’Isonzo all’altezza di Kobarid, l’antica Caporetto, che ora si trova in Slovenia, a soli dieci chilometri dall’Italia.
Due proposte differenti, la prima per edonisti e innamorati dei sapori, la seconda per asceti e amanti della tranquillità, che si assomigliano però nella cura dei dettagli e nella ricca proposta di attività e servizi, capaci di dare a entrambe le strutture una marcia in più.
Hisa Franko si propone, infatti, non come un semplice ristorante, ma come un laboratorio di sapori, trasformati in piatti leggeri e gustosi dalla creatività della giovane chef Ana Ros. Anche gli ottimi vini caratterizzano il ristorante, che è diventato uno showroom delle migliori qualità slovene, grazie a Valter Kramar, marito di Ana, e alla sua fitta rete di contatti con i vignaioli più importanti. Un’esperienza gourmet a 360 gradi, quindi, che non si ferma però al solo periodo del soggiorno, ma che può proseguire anche a casa, acquistando dalla boutique dei sapori, vini e altri prodotti tipici, tra i quali il Tolminc: l’unico formaggio a denominazione di origine protetta della Slovenia. Da segnalare, inoltre, la ricca offerta di pacchetti studiati su misura per i gourmet, come “Un giorno in cucina” grazie al quale si possono apprendere i segreti della preparazione del pane, degli gnocchi, dei dolci e delle paste.
Poco distante, il bio resort Nebesa si propone, invece, come un piccolo angolo di pace e tranquillità, tanto che il suo nome in sloveno significa proprio paradiso. L’ambiente è minimale e raffinato: quattro casette di design immerse nel parco naturale del Triglav, che copiano le forme degli antichi fienili ma utilizzano elementi puliti come il legno e il vetro, regalando un contatto forte con la natura e permettendo ai propri ospiti di allontanarsi completamente dalla realtà di tutti i giorni. La facciata trasparente, in particolare, pare immersa tra le vette, tanto che sembra di poter toccare le cime delle Alpi Giulie, dal Canin al Colovrat, sino al monte Nero. Mentre il lato in legno, con una finestra, proprio alle spalle del letto, regala una visione mozzafiato sul monte Matajur e, nelle giornate di cielo sereno, sulla laguna di Grado.
Nella casa comune, poi, ci sono una piscina con idromassaggio, una sauna, una piccola palestra, un computer, una sala con il caminetto, delle mountain bike e una piacevole taverna dove gustare salumi, vini e formaggi del territorio. I padroni di casa, Katja e Bojan Rosš, sono estremamente disponibili e offrono sempre ai loro ospiti suggerimenti e proposte, ma anche l’assoluta tranquillità di godersi una vacanza senza vedere nessuno. Solo volpi, cervi, lepri e caprioli, che lassù sono davvero di casa.

Caramelle ripiene di anatra saltate nell’olio schiumato al dragoncello e essenza di vaniglia

Ana Roš, chef del ristorante Hiša Franko e membro dell’Associazione jeunes restaurateurs d’Europe, propone ai lettori di Job in Tourism una delle sue ricette

Per la pasta: farina 00 g. 250, 10 rossi d’uovo, sale qb
Per il ripieno: cosce di anatra kg. 1, dragoncello, mascarpone, sale, pepe qb
Per l’essenza di vaniglia: una stecca di vaniglia, olio di oliva dl. 1
Per il ragù di pomodoro: pomodori molto profumati kg. 1

Per la pasta: mescolare in un robot da cucina tutti gli elementi e lasciare riposare, in pellicola, per circa un’ora.
Per il ripieno: bruciare gli eventuali peli e scaldare a fuoco vivo le cosce di anatra da entrambi i lati. Cuocerle quindi a 80° in confit con l’olio profumato al dragoncello, ottenuto scaldando al forno olio e dragoncello per circa un’ora a 110°. A cottura ultimata, dopo circa un’ora e mezzo, togliere le ossa e frullare le cosce con un po’ di mascarpone.
Preparare quindi i tortelli, facendo attenzione a chiuderli bene per non perdere il ripieno.
Per l’olio alla vaniglia: aprire la stecca di vaniglia e lasciarla riposare nell’olio, schiacciandola in modo che escano i semi.
Per il ragù di pomodoro: sbollentare i pomodori, togliere la buccia e tagliarli a cubetti. Saltarli, quindi, in una padella antiaderente con un po’ di olio al dragoncello. Salare e pepare. Cuocere poi le caramelle nell’acqua bollente e saltarle in una padella antiaderente.
Composizione: servire con un cucchiaio di ragù di pomodoro e condire con olio vanigliato. Terminare con sale grosso e pepe.

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