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“Hannibal” torna tra le Alpi

Di Emilio De Risi, 12 Giugno 2009

Nella valle dell’Ötztal, a 3 mila metri di altitudine, tra i ghiacciai delle alpi austriache, è stato recentemente celebrato con un imponente spettacolo il famoso passaggio, attraverso la catena montuosa, del condottiere cartaginese Annibale. In realtà, come sottolineato anche dal regista dello spettacolo Hubert Lepka, «non è certo da quale punto delle Alpi sia passato il condottiero, ma questo non è fondamentale». Del resto, si sa, per un artista la storia può essere semplicemente un pretesto creativo. Lo spettacolo realizzato in questo incredibile palcoscenico naturale, ormai alla sua nona edizione, raduna ogni anno migliaia di spettatori. Una performance collettiva dal taglio particolarmente stravagante, che vede insieme sciatori, gatti delle nevi ed elicotteri.
«Da un evento come quello di Hannibal», spiega la marketing director dell’ufficio turistico dell’Ötztal, Carmen Fender, «il ritorno sull’investimento atteso è soprattutto in termini di immagine». Alla base della manifestazione, infatti, vive e lavora un ufficio turistico che ha adottato un modello di gestione molto interessante, un meccanismo decisamente marketing oriented. «La valle dell’Ötztal, con i suoi 2,500 alberghi e le sue 30 mila camere è, subito dopo Vienna, tra i maggiori motori dell’offerta turistica dell’intero paese», racconta Fender. «Il nostro ufficio turistico è una public organization, sotto il cui cappello ricadono i brand di Sölden, Obergurgl e ovviamente Ötztal; impiega oltre 100 addetti, 20 dei quali nel settore marketing».
Per questo comprensorio turistico, la parte orientale della Germania rappresenta sempre il primo bacino di domanda. Ciononostante l’attenzione ai vari mercati è notevole: ne è riprova la presenza di uffici stampa in 20 paesi del mondo, ai quali se n’è aggiunto di recente uno per la Cina. La mission di questo ufficio per il turismo è piuttosto simile a quella delle nostrane Apt (Aziende di promozione turistica): si occupa infatti della promozione del territorio e della co-gestione di eventi che spingano la notorietà del marchio.
La promozione turistica della vallata è caratterizzata da un’attività di branding piuttosto forte. Questo è percepibile, oltre che dalla comunicazione, dall’abbigliamento degli addetti ai lavori e dagli accessori da loro utilizzati (anche il lucidalabbra per combattere il freddo è marchiato Ötztal): tutto per creare una sensazione di organizzazione precisa ed efficiente. «Gli alberghi della valle versano una fee per le attività dell’ufficio turistico, in modo che si possano svolgere non solo le attività di promozione, ma anche quelle di consulenza strategica a favore degli operatori turistici del luogo». Che, sempre secondo Fender, «è l’ulteriore attività caratterizzante dell’ufficio per il turismo dell’Ötztal».
Un modello che sembra funzionare, se si considera che questo piccolo comprensorio a sud dell’Austria può vantare un budget in comunicazione di 4,5 milioni di euro. Uno sguardo alle attività di un ufficio per il turismo di un nostro vicino di casa, dunque, per capire quanto si può e deve fare, a prescindere dal tipo di forma pubblica o semi-pubblica che si va ad adottare. Lavoro, promozione, iniziative per il territorio e investimenti. Con questo non si vuole necessariamente dire che occorre annullare le attività a noi care come gli elefantiaci stand delle fiere; ma, se Annibale insieme agli elefanti non avesse avuto una lungimirante strategia, forse non si potrebbe celebrare alcun passaggio delle Alpi.

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