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Grecia, in hotel arriva la “tassa sulla resilienza climatica”

La nuova imposta sostituirà la precedente tassa di soggiorno, a quote maggiorate, e il suo gettito sarà destinato a coprire i costi dei danni dei fenomeni estremi causati dalla crisi climatica

La nuova imposta sostituirà la precedente tassa di soggiorno, a quote maggiorate, e il suo gettito sarà des

Di Job in Tourism, 5 Gennaio 2024

È una novità nel panorama internazionale, ma potrebbe fare scuola, soprattutto nell’area mediterranea, la più esposta agli effetti della crisi climatica, in modo particolare in quel periodo dell’anno che maggiormente vede concentrare i flussi turistici, l’estate. È la nuova “climate resilience tax” introdotta dalla Grecia: una nuova “tassa”, appunto, che sostituirà la precedente tassa di soggiorno alberghiera, incrementandone le tariffe, e i cui fondi verranno indirizzati alla copertura dei costi di ricostruzione e di aiuto alle vittime dei fenomeni climatici estremi.

Come funzionerà la “tassa sul clima”

Come riporta la stampa locale, la nuova tassa sarà esplicitamente collegata al turismo e, infatti, avrà un valore maggiore nell’alta stagione, da marzo a ottobre. L’incremento, in misura proporzionale rispetto alla precedente imposta di soggiorno, è notevole: si passerà, infatti, a notte, da 50 centesimi a 1,50 per gli hotel a una e due stelle, da 1,50 a 3 euro per quelli a tre stelle, da 3 a 7 euro per i quattro stelle fino ai 1o euro degli hotel 5 stelle, per i quali prima si pagavano 4 euro a notte. Nel resto dell’anno, invece, le tariffe rimarranno le medesime, per incentivare gli arrivi nella bassa stagione e sostenere la destagionalizzazione.

A differenza del passato, inoltre, la tassa sarà valida anche per gli affitti brevi prenotati tramite le piattaforme e sarà pari a 1,5 euro a notte per appartamento, mentre per le ville luxury la tariffa salirà fino a 1o euro.

Il gettito

In totale, il Governo greco ha stimato un gettito di 300 milioni di euro che, appunto, saranno indirizzati a coprire i costi dei danni causati da fenomeni climatici estremi – tra incendi e alluvioni – che, come abbiamo visto anche l’estate scorsa, colpiscono in maniera sempre più violenta la Grecia come tutte le aree meridionali dell’Europa (Italia compresa).

Tre le misure previste dal Governo di Atene, anche l’introduzione di un’assicurazione obbligatoria contro i disastri naturali per tutti gli operatori turistici. Nonostante quanto accaduto l’estate scorsa, infatti, il Paese non vede calare la domanda turistica tanto che, per quest’anno, è atteso un incremento degli arrivi, che dovrebbero superare quota 33 milioni. Meglio, dunque, iniziare ad “adattarsi”, climaticamente parlando.

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