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Gli hr non sanno coinvolgere il personale

Come ricucire lo scollamento tra la divisione risorse umane e il resto del team sugli aspetti motivazionali del lavoro

Come ricucire lo scollamento tra la divisione risorse umane e il resto del team sugli aspetti motivazionali d

Di Marco Beaqua, 26 Novembre 2015

Il riconoscimento dei traguardi raggiunti (53%), un aiuto nel comprendere il proprio contributo al successo dell’azienda (35%) e la possibilità di lavorare a progetti interessanti (32%). Sono le tre principali iniziative che possono aumentare il grado di coinvolgimento del personale, secondo una recente ricerca condotta dalla società It Oracle tra oltre 1.500 impiegati di società dell’Europa occidentale. Nulla che già non si sapesse, si dirà: forse sì e forse no, perché la stessa indagine mostra in realtà un sensibile gap di percezione sul tema tra il management, lo staff e soprattutto il reparto risorse umane. Lo studio, che ha riguardato solamente le società di grandi dimensioni ma le cui conclusioni sono facilmente estendibili a qualsiasi realtà imprenditoriale anche del turismo, mostra infatti uno scollamento tra la divisione hr e il resto del team su temi rilevanti per il successo aziendale, quali appunto gli aspetti motivazionali del lavoro.
D’altronde, il grado di coinvolgimento dello staff rappresenta ormai una variabile fondamentale nell’attuale scenario di mercato, che impone a tutti grande flessibilità e capacità di adattamento, pur in un contesto di rispetto degli standard e soprattutto della vision strategica aziendale. Una condizione, quest’ultima, che può essere ottenuta unicamente tramite lo sviluppo di una serie di soft-skill, o competenze intangibili, che solo un adeguato spirito di appartenenza può generare. E infatti l’Oracle Simply Talent evidenzia come un grande livello di coinvolgimento garantisca un generale aumento della produttività (56%), una riduzione del turnover (37%), una crescita del contributo di idee creative dal basso (35%), nonché un miglioramento complessivo del servizio al cliente (30%). Tutti elementi fondamentali, che si traducono direttamente in dati e numeri in bottom line.
Eppure, e qui si apre la questione, ben il 42% degli intervistati avrebbe individuato nei propri colleghi le persone realmente in grado di generare il miglior impatto sul proprio grado di coinvolgimento in azienda, contro il 21% che avrebbe invece citato il management di alto livello e il 7% più propenso a dare meriti ai propri responsabili di reparto e/o divisione. Ma il dato che probabilmente sorprende e preoccupa maggiormente è quello relativo al reparto risorse umane: solo il 3% del campione avrebbe infatti dichiarato di aver migliorato il proprio coinvolgimento in azienda, grazie a qualche iniziativa dei propri colleghi del comparto hr. Chiaro sintomo di una buona dose di scollamento tra chi dovrebbe sovrintendere alla gestione del personale e il resto del team.
Come fare quindi per ridurre il gap? Uno spiraglio, per far sì che i responsabili hr si riapproprino della questione, sta nel migliorare la gestione dei rapporti relazionali tra colleghi, nonché tra collaboratori e management. La ricerca Oracle evidenzia infatti come solo una quota piuttosto bassa di impiegati ritenga oggi di essere capita e considerata veramente nella propria unicità dalla propria compagnia (33%). In particolare, il 56% degli intervistati pensa che il proprio management non brilli davvero in fase di confronto e di comunicazione con il personale, così come il 42% denuncia una certa pigrizia dei datori di lavoro nell’analizzare e nel far emergere eventuali criticità presenti in azienda.
«Se i responsabili hr vogliono avere qualche influenza sul livello di coinvolgimento del personale possono quindi cominciare ad agire proprio su tali aspetti», spiega così il presidente Emea e Asia-Pacifico di Oracle, Loic Le Guisquet. «I collaboratori si sentono incoraggiati da una buona relazione con i colleghi? Benissimo, le risorse umane possono favorire i contatti mettendo a disposizione dello staff piattaforme di condivisione e collaborazione, nonché strumenti innovativi di socializzazione digitale. Non solo: nel contesto attuale le aspettative e le esigenze del personale cambiano molto velocemente; gli individui desiderano ricevere dei riconoscimenti per il lavoro svolto o anche dei semplici feedback sul proprio operato, in maniera costante e continuativa. Ecco allora che il reparto hr può favorire tali interazioni attraverso soluzioni It, in grado di mantenere sempre aggiornato il management sulle singole situazioni di ogni collaboratore, così da incoraggiare relazioni più personalizzate e strategie di incentivazione più dinamiche, efficaci e credibili».

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