Più che una “nuova primavera”, considerata la stagione, è una “nuova estate”, quella che sta vivendo il mese di giugno, che si riscopre attrattivo per le vacanze degli italiani, soprattutto di quelli con al seguito bambini e ragazzi per i quali a inizio mese è suonata l’ultima campanella dell’anno. Proprio la fine della scuola si conferma, sempre più rispetto al passato, momento decisivo per l’inizio delle vacanze di molti, complici anche le caratteristiche proprie di questo mese: meno affollato, meno caro, meno caldo.
I dati Federalberghi
La conferma arriva dai dati diffusi da Federalberghi nei giorni scorsi, secondo i quali sarebbero 15 milioni gli italiani in viaggio in questi giorni, di cui circa 8,7 milioni di famiglie che portano in vacanza figli o nipoti, per un giro d’affari di 10 miliardi di euro, la metà dei quali attribuibile alle famiglie con bambini.
“Il suono della campanella ha rappresentato indirettamente un test per il comparto: ci dice che la chiusura delle scuole è un assist per la programmazione di una vacanza, ci conferma che la destinazione preferita dei nostri concittadini resta l’Italia nel 90% dei casi, ci rivela che vi è un cambiamento di rotta e che il mese di giugno può rappresentare un’opzione utile e sostenibile, principalmente per le famiglie italiane”, ha spiegato il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “Inoltre, ci illumina sul fatto che è tornata la voglia di dedicare sostanza al viaggio, considerando il giro di affari di 10 miliardi di euro. A questo proposito è importante specificare che il tema dell’alloggio assorbe il 21,9% di questo budget”.
Destinazione mare
Per quanto riguarda le mete delle vacanze di giugno il 90,1% degli intervistati resta in Italia, mentre l’8,2% sceglie una località estera. La meta preferita per i viaggiatori che restano in Italia è di gran lunga il mare della penisola o delle isole maggiori (57,3%), seguito dalla montagna (10,8%), dalle località d’arte (10,7%), dal mare nelle isole minori (10,3%) e dalle località lacuali (3,0%). Per coloro che invece si recano all’estero, vincono le grandi capitali europee (53,0%), seguite dal viaggio in crociera (25,3%) e dalle località marine (14,0%).
Il giro d’affari
La vacanza ha una durata media di 15 giorni (27 per chi viaggia con i minori) e la spesa media pro capite sostenuta (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) è pari a 659 euro (609 euro se si viaggia con minori).
Del giro d’affari complessivo, stimato in circa 10 miliardi, più della metà (5,3 miliardi di euro) è attribuibile alle vacanze con minori al seguito. La gran parte della spesa dei viaggiatori è destinata ai pasti (25,5%) e al viaggio (23,9%). L’alloggio assorbe il 21,9% del budget, mentre allo shopping è destinato il 14,4%.
Non solo hotel
Per quanto riguarda la sistemazione, la casa di parenti e amici è la prima scelta (33,2%), mentre a scegliere l’hotel è il 19,3%. Il 16,4% opta per la casa di proprietà e il 7,2% per un B&B.
Per chi va in strutture con la necessità di prenotare il proprio soggiorno, il 40,8% lo fa contattando direttamente la struttura, anche tramite il proprio sito internet.
Una nuova (antica) tendenza
“Per noi – ha sottolineato il presidente degli albergatori commentando ancora i dati – si tratta di un impulso importante in previsione della piena stagione estiva. È come se i nostri concittadini ci stessero mostrando un cambiamento di tendenza, che paradossalmente rappresenta anche un ritorno all’antico. Di qualsiasi mese si tratti del resto, tutti sanno che vi è una garanzia implicita: comunque e dovunque, l’Italia non delude mai nell’aspettativa della buona vacanza”.
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