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Generazione che vai, lusso che trovi

I comportamenti d'acquisto dei viaggiatori analizzati per classi d'età da un'indagine Virtuoso

I comportamenti d'acquisto dei viaggiatori analizzati per classi d'età da un'indagine Virtuoso

Di Marco Beaqua, 16 Luglio 2015

Anche i Millennials, se accuratamente selezionati, possono diventare degli ottimi clienti: i viaggiatori di età compresa tra i 22 e i 32 anni tendono, certo, a servirsi con particolare frequenza delle agenzie online (lo fa l’87% di loro) a scapito di tutti gli altri canali di distribuzione. Ed è anche vero che la loro spesa media quotidiana in trasferta è del 62% inferiore a quella del segmento dei turisti «maturi». Ciononostante, se approcciati e “coltivati” adeguatamente, si può riuscire a ridurre sensibilmente tale gap di budget (fino al 24%), mentre i giovani globetrotter si dimostrano spesso dei clienti più fedeli rispetto a quelli appartenenti ad altre fasce di età. Lo rivela una recente indagine condotta dal network specializzato in viaggi di lusso, Virtuoso, che ha analizzato i comportamenti di acquisto dei turisti del segmento più elevato del mercato sulla base della loro data di nascita.
E i risultati ottenuti, se da una parte confermano senz’altro certe opinioni diffuse, da un altro canto approfondiscono anche i motivi alla base di determinati comportamenti, smentendo al contempo alcuni dei luoghi comuni più consolidati. Proseguendo l’analisi sui Millennials, si ha quindi la sensazione di trovarsi di fronte a una generazione piuttosto concentrata su se stessa, con poco tempo a disposizione e pervicacemente convinta che uno smartphone possa, da solo, risolvere tutti i suoi problemi. Coinvolgere e formare questi giovani turisti, mostrando loro molta pazienza, è perciò la chiave per trasformarli in buoni clienti. Ma attenzione: niente prodotti taglia e cuci, ma solo itinerari ed esperienze taylor made per veri viaggiatori indipendenti.
Salendo di un gradino di età si arriva quindi al gruppo della cosiddetta generazione X: conosciuti come gli “scansafatiche” per eccellenza, i consumatori di età compresa tra i 33 e i 49 anni sono i meno fedeli in assoluto. Una caratteristica che non deve sorprendere, visto che si tratta di persone che hanno generalmente acquisito il proprio potere autonomo di acquisto in concomitanza con l’avvento dell’eCommerce e, nel turismo, delle agenzie online: la lealtà al brand è quindi stata sostituita da comportamenti di shopping molto sensibili al prezzo. Non solo: si tratta di una fascia di età in cui i cambiamenti di vita sono particolarmente frequenti ed esercitano un’influenza notevole sulle abitudini di viaggio di questo segmento di consumatori. È infatti da prendere in considerazione anche il fattore generazione Z, ossia i desiderata e le esigenze dei figli della generazione X, nati dopo il dischiudersi del nuovo Millennio. Determinanti appaiono soprattutto i calendari e gli impegni scolastici dei bambini. Obiettivo principale dei viaggiatori trentenni-quarantenni è infine quasi sempre quello di rilassarsi e staccare la spina: la loro soluzione di viaggio preferita è perciò spesso quella del soggiorno in hotel.
I «Boomers» rappresentano invece il gruppo generazionale responsabile della quota più importante di spesa in viaggi. Ciò non deve stupire, perché tra i cinquantenni-sessantenni di oggi si trova la maggior percentuale di consumatori ultra-ricchi, ossia di quelle persone che posseggono investimenti per un ammontare complessivo superiore ai 25 milioni di dollari. Anche questa generazione sta però al momento sperimentando un periodo di transizione: una quota sempre maggiore della generazione «Boomers» è infatti in via di pensionamento. Si libera così tempo per i viaggi e il turismo rappresenta per loro un’attività vieppiù importante man mano che passano gli anni. A livello di gusti personali, inoltre, i viaggiatori cinquantenni-sessantenni sono quelli che mostrano la domanda più varia, con il 19% di loro che ama gli hotel, il 26% che preferisce le crociere e il 28% che ricerca i viaggi taylor made.
A concludere la panoramica generazionale tracciata da Virtuoso c’è quindi il gruppo dei cosiddetti viaggiatori «Maturi», ossia dei globetrotter ultra-sessantottenni: si tratta del cluster di consumatori che non solo è mediamente dotato dei budget più elevati, ma che ama muoversi spesso fuori stagione, poco condizionato com’è da obblighi e incombenze legate ai ritmi di lavoro o ai calendari di scuola dei propri figli. In cima alle preferenze di viaggio dei «Maturi», che si rivelerebbero peraltro il segmento generazionale a più alto tasso di fedeltà, ci sarebbero infine le crociere, viste evidentemente quale soluzione ideale per girare il mondo in tutta comodità.

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