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Gds: se il «de profundis» risulta stonato

Perché i global distribution system rimangono strumenti imprescindibili per molti hotel e come sfruttarne tutte le potenzialità

Perché i global distribution system rimangono strumenti imprescindibili per molti hotel e come sfruttarne tu

Di Marco Beaqua, 15 Ottobre 2015

Con l’avvento del web e della cosiddetta rivoluzione digitale, in molti si sono affrettati a intonare il «de profundis» per una serie di protagonisti del “vecchio” modo di fare turismo. E tra i canali di distribuzione in cima alla lista dei bookmaker dell’estinzione ci sono stati a lungo anche i cari, vecchi gds. «Il contatto diretto tra fornitori e clienti in rete li renderà obsoleti e inutili»: è più o meno il refrain ancora oggi condiviso da molti operatori ed “esperti” del settore. Eppure… «Quello di un declino pronosticato dei global distribution system è un luogo comune diffuso in Italia tra alcuni consulenti», racconta il ceo di Vertical Booking, Alberto Guadalupi. «In realtà si tratta di un’opinione dovuta soprattutto a una scarsa conoscenza del settore. I gds, infatti, si rivolgono a un mercato diverso rispetto alle Olta: le agenzie viaggi Iata (ossia accreditate presso la International air transport association, ndr), i mega consorzi e i grandi operatori, come per esempio American Express, oppure ancora le multinazionali più importanti quali Siemens, Barclays, Ericsson, Hewlett Packard… All’estero soprattutto, i gds continuano in verità a ricoprire un ruolo insostituibile».

Domanda. Quindi il gds è uno strumento valido ancora oggi sempre e ovunque?
Risposta. Nonostante la dirompente crescita delle agenzie online, direi che i gds rimangono un canale di distribuzione importante. È altrettanto vero però che sono sempre stati più utili a determinate condizioni di mercato: sono soprattutto gli hotel business situati in località primarie a riuscire infatti a sfruttarne maggiormente le potenzialità. A patto però di essere dotati di software adeguati e di personale competente, o di usufruire dell’apporto di consulenti specializzati. Perché i gds possano rendere al meglio occorre, in particolare, seguire con attenzione tutte le richieste di offerta (le cosiddette rfp o request for proposal), nonché essere in grado di contrattare accordi con i consorzi e le aziende che operano nella propria destinazione e saper configurare il sistema in modo corretto. Il marketing e il settaggio delle impostazioni sui gds è peraltro completamente diverso rispetto a quello sui booking engine, sui siti web proprietari o sui portali di prenotazione più diffusi.

D. Connettersi a un gds però non è sempre facile. Se per le agenzie di viaggi occorre essere accreditate Iata, come si devono comportare invece gli hotel?
R. Per allacciarsi ai global distribution system bisogna in effetti disporre di un codice ad hoc, che normalmente rappresenta la catena al quale l’albergo aderisce. Nel caso di hotel indipendenti o di gruppi piccoli, diciamo fino a 30-40 strutture totali, il costo di un codice specifico è tuttavia spesso troppo elevato.

D. Cosa si può fare allora?
R. La soluzione più conveniente è quella di utilizzare il codice di una cosiddetta società di rappresentanza. La scelta di quest’ultima è però piuttosto complessa e occorre prestare molta attenzione.

D. In che modo?
R. A questo riguardo esistono sostanzialmente due estremi opposti: da una parte le società di rappresentanza che caratterizzano fortemente gli hotel affiliati, come per esempio i grandi soft brand dell’hôtellerie internazionale, i quali tuttavia richiedono spesso fee piuttosto costose. Da un altro lato esistono invece realtà, decisamente più economiche, che forniscono solo la connettività tecnica, ossia il codice, ma non assicurano alcuna azione di marketing o consulenza. In mezzo si trovano infine gli operatori “intermedi”, in grado di modulare la propria offerta sulle caratteristiche specifiche dei singoli hotel: sulla loro vocazione business o leisure, sulla location… Al momento, peraltro, l’unica società italiana di rappresentanza che mi risulti offrire una piattaforma di distribuzione sui gds integrata ai booking engine e ai content management system è il nostro partner Alesia Distribution, che propone pure un attento servizio di consulenza e di marketing.

D. Anche nel caso dei gds è quindi cosi importante la questione integrazione?
R. I sistemi non integrati risultano spesso problematici da gestire a causa della quantità importante di tariffe differenziate presenti sui gds (tra pubbliche, dei consorzi e negoziate). L’ideale sarebbe quindi dotarsi di una piattaforma unica: un central reservation system (crs), in grado di gestire con un unico software sia i booking engine, sia i gds. In alternativa, anche se il sistema risulta frequentemente meno efficiente, c’è la semplice integrazione diretta nel motore di prenotazione. La gestione dai property management system (pms), apparentemente più logica, non è invece quasi mai efficace, per la grande diversità delle modalità di funzionamento dei due sistemi. Un’ulteriore opzione, anch’essa tuttavia generalmente meno efficace per la complessità delle tariffe da gestire, è infine l’integrazione diretta con un content management system (esterno).

D. Avete anche qualche suggerimento da dare agli albergatori in termini di gestione delle disponibilità e delle finestre di prenotazione sui gds?
R. Con i global distribution system occorre tener conto di alcuni fattori specifici, che li differenziano dai classici canali web b2c. In particolare è sempre bene garantire ampia disponibilità, in quanto le agenzie effettuano spesso prenotazioni multiple e confermano solo se trovano tutte le camere desiderate nella stessa struttura. E anche la booking window è non di rado molto ristretta: più del 20% delle prenotazioni viene infatti fatto in un lasso di tempo compreso nelle ultime 48 ore prima del giorno di inizio soggiorno, se non persino nella stessa data dell’arrivo.

D. Come si gestisce quindi al meglio la presenza di un piccolo-medio hotel sui gds?
R. A mio avviso, è fondamentale il lavoro di consulenza svolto da chi rappresenta l’hotel sugli stessi gds: ogni struttura dovrebbe infatti essere seguita fin dall’implementazione del nuovo sistema, con consigli su impostazioni e strategie, nonché analisi costanti sull’andamento delle prenotazioni tramite il proprio crs (che deve quindi essere in grado di fornire dati accurati e completi) e sui numeri forniti dai medesimi global distributon system, per mezzo delle loro piattaforme di reportistica.

D. Dopo la recente sentenza dell’Antritrust, che garantisce libertà di tariffazione agli hotel su tutti i canali tranne che sul proprio sito proprietario, è possibile guardare al gds come a uno strumento importante per superare le cosiddette clausole parity rate? Almeno fino a quando il Parlamento non approverà la legge che dovrebbe abolire definitivamente tali condizioni nei mercati online e offline…
R. Essendo sostanzialmente un canale chiuso, non pubblico, in realtà i gds sono sempre stati uno strumento sul quale è stato possibile privilegiare determinate agenzie, consorzi e/o mercati, senza perciò stesso infrangere la parity pubblica. Credo perciò che possano continuare tranquillamente a svolgere tale funzione anche in futuro.

Identikit di Vertical Booking
www.verticalbooking.com

La Aec – Advertising and Electronic Commerce è stata fondata nel 1999 e opera nel software per il settore turistico. Dal 2004 ha sviluppato una piattaforma di crs (Vertical Booking), che include, oltre al booking engine anche un sistema cro (central reservation office) per i call center, un channel manager con oltre 200 canali tutti in xml a due vie e la connessione diretta ai gds con codice proprio. La società ha la sede centrale a Bergamo, ma da tre anni vanta anche una filiale negli Stati Uniti, dove sta crescendo in competizione con i principali player del mondo. Oltre a essere leader di settore in Italia, opera in molti altri paesi, con uffici commerciali a Parigi e a Londra, e distributori nelle principali aree del mondo. «La nostra consolidata leadership ed esperienza in campo italiano e internazionale, con oltre 3 mila hotel, di cui circa mille in 70 diversi paesi del mondo e in particolare negli Usa, ci porta costantemente a essere stimolati in termini di sviluppo e di nuove soluzioni da proporre agli hotel», racconta sempre Alberto Guadalupi. «Il dinamismo, la flessibilità e la prontezza di risposta sono perciò peculiarità che ci contraddistinguono in un mercato ad alto tasso di concorrenza. In sintesi, mi sento di poter tranquillamente affermare che Vertical Booking è il partner tecnologico ideale, perché in grado di proporre soluzioni sempre nuove per migliorare il business dei propri clienti»

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