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Fra tecnologia e ambiente

Di Antonio Caneva, 23 Gennaio 2004

Tra le varie associazioni presenti nel mondo professionale del turismo, l’Aira è sicuramente tra le più attive. L’incontro semestrale che organizza, in luoghi diversi, nel corso del quale si sviluppa un dibattito su temi d’attualità, rappresenta non solo un momento importante per l’associazione, ma anche un’opportunità per approfondire importanti tematiche.
L’ultima semestrale (così si chiama) ha avuto luogo nell’affascinante scenario dell’hotel San Clemente. Credo vi siano pochi posti al mondo capaci di dare emozioni come quest’albergo, cui la conduzione del general manager Maurizio d’Este (tra l’altro vicepresidente di Aira) e del suo diretto collaboratore resident manager, Gianmatteo Zampieri, garantiscono un livello qualitativo elevatissimo.
Non c’è nulla di banale o stonato in questo luogo che chiamare albergo è sicuramente riduttivo. Soggiornare al San Clemente è un’esperienza, prigionieri e signori in uno spazio che si dilata al di fuori della struttura alberghiera e che, pur essendo circoscritto dalle dimensioni dell’isola, non ne fa avvertire il limite, essendo piazza San Marco raggiungibile in 10 minuti di motoscafo, disponibile dall’imbarcadero dell’albergo.
Il convegno, dal titolo: “La tecnologia per valorizzare il professionista dell’ospitalità”, ha avuto come moderatore il direttore della testata Hotel Domani, Renato Andreoletti, e si è svolto in un clima (parlando di tecnologia… ) di aperta interattività. Nell’introduzione Andreoletti ha ricordato che tutte le attività si sono dovute adeguare ai cambiamenti introdotti dalle tecnologie e che quindi anche gli impiegati d’albergo è necessario ne condividano lo sviluppo.
Sandro Bravin, segretario uscente della sezione Veneto, e uno dei principali organizzatori del riuscito incontro, ha suggerito che le associazioni datoriali organizzino corsi per dipendenti, al fine di consentire un costante aggiornamento. Il segretario della locale Associazione albergatori, Scarpa, si è rammaricato della poca attenzione che le istituzioni pongono alle problematiche del turismo e ha suggerito di svolgere un’azione di informazione negli istituti professionali al fine di promuovere un’adeguata consapevolezza delle opportunità che il settore offre a giovani preparati. Maurizio d’Este, nel suo intervento, ha ricordato l’importanza di una continua formazione (cui lui fa regolarmente partecipare i suoi collaboratori), mentre il presidente Aira, Nazario Altieri, ha concluso con una considerazione che merita un’attenta riflessione: la tecnologia, da parte delle aziende, viene talvolta vissuta non tanto come strumento per favorire la crescita dei collaboratori e per una maggiore efficienza aziendale bensì come semplice strumento per una riduzione di costi.
L’incontro Aira è proseguito la giornata successiva con una gita alle isole della Laguna, mentre io, per precedenti impegni, mi muovevo verso la stazione, in quell’atmosfera unica che si respira a Venezia.

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