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Fra antiche stube e vini leggendari

Di Floriana Lipparini, 7 Luglio 2006

www.hotel-laperla.it
I fiori. Le erbe. I cibi. Le stube. La cantina. Le magnifiche Dolomiti sullo sfondo. E le persone. Dire che soggiornare a Corvara in Val Badia, al Romantik hotel La Perla della famiglia Costa, rappresenta un’esperienza davvero intensa, è dire ancora poco.
Il segreto? Forse la sapienza nel serbare l’atmosfera e lo stile di una volta, quando la vita era racchiusa nella valle, ai piedi delle pietrose cime dolomitiche, e contemporaneamente la capacità di innovare al massimo livello, importando dall’esterno di un mondo ormai globalizzato solo gli elementi più interessanti, le tecnologie più raffinate.
Si crea così il piccolo miracolo di un’ospitalità raffinata e calda al medesimo tempo. Qui le persone sono individui con personalità spiccate, e dai viaggi attraverso il mondo hanno riportato arte, cultura, amicizie capaci di aprire e rigenerare l’ambito valligiano.
La Stüa di Michil (il ristorante gourmet che all’hotel La Perla affianca la cucina più tradizionale) è stellata Michelin, e sotto l’illuminata guida dello chef Arturo Spicocchi offre una cucina raffinatissima, fra tradizione e sperimentazione. La cantina di Michil Costa è stata giudicata Miglior cantina d’Italia 2006 dalla Guida Espresso «I ristoranti d’Italia», ed è celebre non soltanto per le preziose etichette che contiene, dal Sassicaia al leggendario Château d’Yquem, ma anche perché rappresenta un sorprendente viaggio tra il metafisico e lo psichedelico, tra musica e cultura, tra competenza e passione, a immagine dello stesso Michil, come ci spiega la sua compagna, la gentile Giovanna che ci fa da guida nel labirintico percorso.
In pochi decenni, la tipica economia locale dei masi chiusi, caratterizzata da un’obbligata autosufficienza cui tutti i membri della famiglia dovevano abituarsi, ma anche da una forte povertà, si è trasformata in un’economia turistico-alberghiera di altissimo livello, che ha portato benessere e ricchezza. Con la stessa forza di carattere e capacità di sacrificio che prima erano necessarie a sopravvivere, e con quell’amore per l’habitat e le case, tipico di questa zona, ora le famiglie sono impegnate con successo nell’imprenditoria dell’ospitalità, un settore che sembra creato apposta per loro e per i loro saperi.
È la storia della famiglia Costa e in particolare della signora Anny, che dall’inizio ha animato questo luogo con la sua forza, il suo amore per il bello, il suo superbo gusto nel decorare la tavola fino a renderla un’opera d’arte. «Dai preziosi consigli e dall’esperienza dei nostri genitori Ernesto e Anny, ogni giorno cerchiamo con passione di reinventare la nostra casa, nel desiderio di farla somigliare alla parte migliore di noi; desideriamo sia per il nostro ospite un luogo raffinato, ma ricco di cordialità, dove trovare il massimo della qualità, ma anche del relax e del benessere. Cerchiamo con calore, gentilezza e disponibilità di rendere ogni soggiorno piacevole e seducente, nella speranza che i nostri ospiti possano ritrovare la giusta energia per mente e corpo: una pausa costruttiva dallo stress della vita quotidiana, grazie anche alla magnifica natura che ci circonda e che regala dall’alba al tramonto tante, tante magnifiche emozioni», dicono i tre fratelli Michil, Matthias e Alessandro Costa.
Fra le numerose iniziative che l’hotel La Perla organizza per i propri ospiti (cui offre di base i servizi più all’avanguardia, incluso un bel centro benessere con sauna, jacuzzi, bagno turco e aromaterapia), un appuntamento costante è quello con i fine settimana dedicati alle erbe, erbe in cucina, erbe per la bellezza, erbe anche nei profumi. Abbiamo così vissuto un aromatico educational, reso ancor più piacevole da una bella passeggiata in mezzo a rari fiori di montagna. Da Firenze, il responsabile dell’Officina Profumo Farmaceutica di Santa Maria Novella ha raccontato l’antica storia di questo laboratorio creato nel 1200 dai frati domenicani e ancor oggi produttore di essenze e cosmetici assolutamente naturali. Da Capri i titolari di Carthusia, anche questa una fabbrica secolare che vanta un passato tra il misterioso e il leggendario, hanno spiegato le sottili differenze tra mille delicate essenze floreali. E da Corvara stessa, il dottor Gian Maria Amatori, della Herbariorum Medicaminum Officina Altae Badiae, ha illustrato le straordinarie proprietà da poco scoperte della stella alpina, fiore raro e protetto. A quanto risulta, il poetico fiore possiede principi attivi ricchi di un’elevata azione antiossidante e antiaging.
Dulcis in fundo, erbe anche nei piatti della splendida cena dei cinque sensi, a cura di Arturo Spicocchi: un trionfo di branzino con borragine e fiori di salvia selvatica, orzotto con semi di finocchio, mozzarella, fiordaliso e tartufo, risotto all’aglio ursino con spinaci selvatici… Sono solo alcuni esempi. Altro che Madrid, Barcellona, Parigi… Corvara, in Alta Val Badia.

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