«Per le nostre strutture puntiamo sul benessere, sul termalismo, sul turismo consapevole di alto livello. Qui, al Grand hotel Nuove Terme, nella Belle Epoque soggiornavano celebrità di tutto il mondo. Era un elegantissimo centro di vacanze dove si veniva a passare le acque, come si diceva una volta. Ora che l’esigenza di relax e di benessere si è rivelata centrale, in accordo con gli obiettivi dell’amministrazione cittadina vogliamo riportare Acqui Terme agli antichi splendori anche nella ricettività, e rivalorizzarla come destinazione estremamente appetibile per il turismo nordeuropeo», spiega Vito Ladisa, 41 anni, hospitality general manager di “Antiche Dimore”, cui è giunto dopo esperienze di lavoro in alcune strutture di prestigio a Portofino, a Genova, a Santa Margherita Ligure, e vari master all’estero.
“Antiche Dimore” è il nome di una compagnia alberghiera nata dieci anni fa a Genova, intenzionata a collocarsi nell’olimpo degli hotel ricchi di charme e di storia. Attualmente possiede un portfolio di sei strutture, ma, dice Ladisa, presto saliranno almeno a dieci. Oltre ai tre hotel di Acqui Terme, annovera l’hotel Torre Cambiaso a Genova Pegli, l’hotel Villa Tacchi a Villalta di Gazzo Padovano e l’hotel Olmo Gentile, a Olmo Gentile in provincia di Asti.
Interessante la scelta di Acqui Terme come base di uno sviluppo alberghiero collegato al benessere. In effetti Acqui è un’antica località di origini romane, Aquae Statiellae, che deve il proprio nome appunto alle preziose fonti termali a predominanza salsobromojodica e sulfurea che sgorgano proprio nel sottosuolo del Grand hotel Nuove Terme.
«Abbiamo tre strutture ad Acqui, simili ma diverse: Villa Talice Radicati, il Grand hotel Nuove Terme e l’hotel Roma Imperiale che aprirà probabilmente a luglio. Ognuna possiede un proprio specifico punto di forza, un fiore all’occhiello: al Nuove Terme il benessere e il congressuale, al Roma Imperiale sarà la ristorazione», sottolinea Ladisa.
Si tratta di palazzi e ville che hanno una storia, in armonia con il motto della compagnia: “Segui le tracce della storia e scoprirai…”. Il Nuove Terme nacque nel 1891 come Grand Hotel Termae, uno dei più famosi hotel della Belle Epoque, frequentato da presidenti, famiglie reali, celebrità del mondo artistico. Ristrutturato e riammodernato, oggi offre due ristoranti, uno dedicato agli ospiti e l’altro aperto alla clientela esterna; un bar storico con decori e affreschi originali dell’epoca; una beauty farm di 800 metri quadrati, con una piscina di acqua termale, due saune, bagno turco, solarium, trattamenti estetici, massaggi, fangoterapia; e ampi spazi congressuali.
Il Roma Imperiale, ex hotel Roma, è stato oggetto di un totale restyling che ne ha valorizzato le testimonianze antico-romane con un design ispirato ai maestosi fasti di quella lontana epoca: le sale hanno nomi evocativi, le camere sono decorate con dipinti e scene in carattere. Come negli altri hotel, ma qui in particolar modo, è molto curata la ristorazione che può contare sui tipici prodotti del territorio e sui vini di qualità prodotti nel Monferrato dalla tenuta “La tessitora”, di proprietà della compagnia.
L’ambiziosa politica di “Antiche Dimore” è molto attenta alle risorse umane, ci spiega Ladisa: «I nostri resident manager sono quasi tutti giovanissimi, dai 30 ai 35 anni, cresciuti con noi. Un team dinamico e affiatato è indispensabile a una strategia di crescita».
Fra antica Roma e Belle Epoque
Di Floriana Lipparini, 29 Aprile 2005
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