Per ospitare il XXVII congresso nazionale delle Chiavi d’oro era stato designato un anno fa Abano-Montegrotto Terme, una splendida località veneta famosa per le cure termali. L’Associazione triveneta, e in particolare il Gruppo euganeo, avevano iniziato fin dalla passata stagione a organizzare l’evento che, inserito nel rinnovo del consiglio direttivo nazionale, non poteva essere lasciato all’improvvisazione. E così, in effetti, è stato: una macchina organizzativa impeccabile che ha reso il soggiorno dei partecipanti a dir poco indimenticabile.
Oltre centoventi iscritti sono convenuti dalla Campania, dalla Sardegna, dal Lazio, dalla Toscana, dalla Lombardia, dall’Alto Adige e dal Veneto.
La mattina del 19 si è cominciato con la visita a Cà Rezzonico, un palazzo del Settecento che, per cinquant’anni, ha segnato la fortuna di quest’importantissima famiglia della Repubblica veneziana, dove le opere d’artisti del calibro del Canaletto e del Tiepolo s’inseriscono tra gli affreschi e i dipinti della bellissima dimora sul Canal Grande. Piazza San Marco e la sua basilica sono state le mete successive, prima di addentrarsi fra le tipiche calli veneziane e ritrovarsi a tavola tra le specialità locali. Alla fine una breve passeggiata lungo la darsena tra alberghi e negozi per poi rientrare in hotel e prepararsi per la cena al Montegrande, sui colli Euganei, a degustare cibi e vini di questa bellissima regione.
L’indomani c’era da discutere il fine triennio e, soprattutto, da eleggere il nuovo direttivo per i prossimi tre anni. Fra i vari argomenti all’ordine del giorno, l’ingresso della nuova associata sarda e il bilancio 2003, la situazione American Express, il sito web, il nuovo rapporto con Clear Channel e la mozione dell’Associazione romana, ancora in contrasto con i colleghi fuoriusciti e la loro attività editoriale.
Di notevole importanza è sembrata la situazione economico-gestionale della Uipa che per via della nuova legislazione in merito alle cooperative si ritrova a dover decidere se tenere la propria in vita oppure no. Una decisione che sarà presa più in là, quand’appunto verranno esplorate altre strade capaci di garantire lo svolgimento dell’attività editoriale e del più semplice reperimento di fondi in seno all’unione. Discussi tutti i punti, altro non restava che passare alle elezioni del nuovo direttivo. Per i due candidati, Luciano Francescon e Mario Eroico, i propositi erano rivolti alla scuola, ai giovani, ai mezzi di comunicazione, al rapporto con i partner, all’immagine dell’unione in campo nazionale e internazionale e, da parte di Francescon, all’intenzione di riaprire il dialogo con tutti gli altri portieri italiani.
Alla fine, è stato rieletto il presidente uscente Mario Eroico che, con 11 preferenze su 19 condurrà la Uipa per i prossimi tre anni. Ed ecco i nomi del nuovo direttivo: Stefano Celli dell’Associazione toscana vicepresidente; Mario D’Orta dell’Associazione campana anch’egli vicepresidente; Federico Barbarossa dell’Associazione sarda addetto stampa; Massimiliano Erricchiello dell’Associazione romana portavoce Uipa; Mario Picozzi e Leonardo Bruscagin dell’Associazione lombarda segretario generale e segretario aggiunto; Salvatore Maraschio e Giuseppe Picozzi dell’Associazione romana tesoriere generale e tesoriere aggiunto e Maurizio Luise revisore dei conti.
A conclusione della giornata ci si è ritrovati tutti insieme al Golf Club Montecchia, a degustare i sapori della tipica cucina locale. Durante la cena il presidente eletto ha ringraziato i partecipanti, rimandando tutti al prossimo appuntamento nazionale di Firenze.
Focus sulla scuola e sui giovani
Di Federico Barbarossa, 7 Gennaio 2005
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