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Federterme: i primi cento anni con l’occhio al futuro

Tecnologie, nuovi clienti e più collaborazione tra gli associati: il punto con il presidente Costanzo Jannotti Pecci

Tecnologie, nuovi clienti e più collaborazione tra gli associati: il punto con il presidente Costanzo Jannot

Di Mariangela Traficante, 7 Maggio 2019

Una storia lunga 100 anni che oggi lavora per vincere le sfide più attuali: le terme si preparano ad accogliere nuovi curiosi e appassionati, stare al passo con le nuove tecnologie e adeguarsi a stili di vita e demografia che cambia. Il tutto, con un occhio attento alla formazione e a un’offerta che sempre di più deve tener conto delle diverse “anime”, da quella curativa a quella più propriamente turistica. Federterme (tra i soci fondatori e membro di Federturismo Confindustria) festeggia quest’anno il centenario dalla fondazione, nel 1919, e lo farà con un anno di incontri con territori e istituzioni per fare il punto della situazione. E noi abbiamo iniziato a farlo con questa intervista al presidente Costanzo Jannotti Pecci, per conoscere lo stato dell’arte delle terme italiane e le prossime sfide.

Domanda. Qual è la situazione del sistema termale oggi in Italia?
Risposta. Con l’avvio della stagione termale della primavera 2019, cogliamo nuovi segnali d’interesse da parte di chi non ha ancora conosciuto l’esperienza termale, persone che si aggiungono ai clienti fidelizzati che tornano alle terme e che le promuovono con il passaparola. Ma molto resta da fare per recuperare, perché anche le terme hanno sofferto fino al 2015, nella fase recessiva della nostra economia. Le terme hanno sofferto e non è stato possibile finora riassorbire completamente le perdite, anche occupazionali, accumulate durante la fase negativa che non ha fornito sostegno agli investimenti.

D. Ci sono dei trend in evidenza nel settore termale e benessere?
R. Avvertiamo un’attenzione evidente a un approccio attivo all’esperienza termale; molti si avvicinano alle terme per attività che esprimono una forte scelta della cura di sé, non solo estetica, ma soprattutto anche di prevenzione, con pratiche d’impegno svolte sotto controllo medico.

D. Vede la crescita di nuovi modelli o destinazioni?
R. Vedo una nuova capacità di ascolto da parte delle terme nei confronti di una nuova clientela, sempre più giovane, di giovani gruppi e di famiglie che decidono di venire insieme alle terme.

D. Cosa richiedono maggiormente gli ospiti?
R. Percorsi flessibili rispondenti alle esigenze di cura, di relax, di benessere in un ambiente termale di qualità, sia per i servizi di benessere termale alla persona sia per l’ospitalità, la ristorazione, l’intrattenimento e la conoscenza dell’offerta culturale del territorio circostante.

D. Quali sono le principali sfide a cui dovranno lavorare sia Federterme che le singole strutture e i territori nei prossimi mesi, a suo avviso?
R. La principale sfida è quella del cambiamento richiesto sia dalla diffusione delle nuove tecnologie sia dalla evoluzione degli stili di vita e delle esigenze di benessere delle persone, in presenza anche di nuove esigenze legate a rilevanti fenomeni demografici, come il calo delle nascite e la crescita delle aspettative di vita. Ciò comporterà un ineludibile processo di adeguamento dell’offerta nel quale la formazione del personale svolgerà un ruolo importante. In questo quadro vanno considerati anche attività e progetti condivisi avviati da Ebiterme (ente bilaterale di Federterme, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e UILTuCs) sull’analisi del sistema termale italiano, sotto il duplice profilo degli aspetti economico-sociali e dei fabbisogni formativi.

D. Quali sono le iniziative e gli eventi previsti quest’anno per la celebrazione dei cento anni di Federterme?
R. Saranno celebrazioni che realizzeremo insieme alla Fondazione per la Ricerca scientifica Termale (FoRST), sobrie e coerenti con la situazione economica generale e con la necessità di cogliere anche i segnali più deboli ma importanti sul lato della domanda di terme. Abbiamo cominciato con un incontro con le Terme delle Marche, che hanno esposto i loro programmi di formazione e gli investimenti previsti, anche per superare i disastri del terremoto che hanno colpito il patrimonio termale dell’Italia centrale. Praticamente nel corso del 2019 incontreremo le terme di tutte le Regioni e le Istituzioni del territorio per fare il punto sulle potenzialità inespresse e sulle iniziative da realizzare per continuare ad assolvere ai compiti specifici delle terme, per la salute delle comunità e per una promozione integrata terme/benessere e turismo termale.

D. I vostri prossimi progetti?
R. Promuovere una più generosa e intensa collaborazione tra le terme associate per realizzare investimenti, su progetti condivisi, utili a far crescere la soddisfazione dei clienti delle nostre terme, italiani e stranieri.

D. Sono previsti ingressi di nuovi soci?
R. In coincidenza con l’avvio della celebrazione del Centenario di Federterme 1919-2019 abbiamo ricevuto le richieste di adesione (accettate come Soci del Centenario) di due parchi termali di grande reputazione come il Negombo della Baia di San Montano (Lacco Ameno Ischia) e il Poseidon di Forio d’Ischia; due strutture termali che coniugano in maniera esemplare i benefici dei trattamenti termali con quelli dell’esperienza marina, in un ambiente naturalistico di eccellenza e di grande professionalità.

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