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Excellent, un premio «del cuore»

Di Floriana Lipparini, 18 Marzo 2005

www.dorchestergroup.com
Il Premio Excellent non è certo il primo riconoscimento che Ricci Obertelli ha ricevuto nella sua carriera: nel 1995 è stato nominato Hotelier of the year dalla rivista inglese Catereer & Housekeeper, e nel 1996 la statunitense Hotels Magazine gli ha attribuito il premio Independent hotelier of the world. Inoltre, sotto la sua guida l’Hotel Dorchester nel 1992 è stato riconosciuto The hotel of the year dalla prestigiosa The Egon Ronay guide, e nel 1994 è stato giudicato The best hotel in the U.K, dai lettori della rivista Executive travel magazine.
Una bella messe. Eppure, il premio Excellent attribuitogli per il suo talento di ambasciatore dell’ospitalità italiana nel mondo lo ha reso particolarmente felice.
«Per me è il premio del cuore», mi confessa Obertelli. «Forse dipenderà dalle mie origini italiane cui tengo moltissimo. Io sono nato a Londra, ma i miei genitori provengono da Piacenza. Ho fatto le scuole in Italia, poi il lavoro mi ha condotto a vivere negli Stati Uniti e in Inghilterra, consentendomi di sviluppare esperienze a livello internazionale, ma il legame con l’Italia è rimasto molto forte e penso sia una componente importantissima del mio modo di essere e del mio stile di management».
Le sue precedenti esperienze di lavoro si sono svolte nell’ambito dell’hôtellerie londinese 5 stelle lusso: Claridge’s, The Savoy, The Ritz, The Four Seasons. Nel 1986 entra all’hotel Dorchester prima come direttore e poi general manager. Nel 1996, in seguito alla costituzione del Gruppo Dorchester come compagnia indipendente, viene nominato director of operations, nel 1997 chief operation officer e infine nel 2004 assume il ruolo di global development director, responsabile della strategia di sviluppo ed espansione del marchio a livello mondiale. Risponde direttamente al consiglio direttivo del gruppo con sede nel Brunei.
«A dir la verità, non c’è da meravigliarsi nello scoprire tanti manager italiani al top dell’hôtellerie mondiale», afferma. «Ai livelli iniziali della carriera sanno rispettare perfettamente una disciplina, hanno grande determinazione nel perfezionare le proprie competenze attraverso master specialistici, e in più possiedono ottime capacità di comunicare, d’interagire, di entrare in relazione con i clienti e con i collaboratori. Sono qualità di empatia sempre più importanti nell’industria alberghiera, perché il vero segreto del successo non sta tanto nelle strutture e negli standard. Ormai tutti i grandi alberghi offrono il massimo del comfort. Per essere market leader, quello che fa la differenza è il tipo di accoglienza, lo stile, il saper anticipare i desideri del cliente».
Collocarsi al top per il Dorchester Group è una vocazione. I cinque hotel che fanno parte della collezione sono tutti di grande prestigio: a Londra il Dorchester, a Los Angeles il Beverly Hills, a Parigi il Meurice e il Plaza Athénée, a Milano il Principe di Savoia. L’intenzione del Gruppo è quella di espandersi con nuove acquisizioni, obiettivo che sarà appunto Ricci Obertelli a perseguire.
«Vogliamo sviluppare e consolidare il nostro brand con acquisizioni negli Stati Uniti e in Europa, ma senza fretta. Gli alberghi che cerchiamo devono corrispondere ai valori del gruppo, che sono molto alti, e anche a determinate esigenze finanziarie. A differenza di altre compagnie, noi investiamo nei nostri prodotti e nel servizio, naturalmente si devono poi vedere i risultati. Ecco perché è importante selezionare con molta attenzione i collaboratori, a ogni livello. Non devono soltanto possedere il giusto background scolastico, devono anche mostrare una personalità adatta, condividere la nostra filosofia, i nostri obiettivi. Chi entra a far parte del nostro Gruppo viene seguito e valorizzato, a ogni livello, perché poter contare su un team vincente è indispensabile nel nostro lavoro, se si vuol continuare a essere il numero uno».
Grandi mete e grandi responsabilità, dunque, soprattutto nel nuovo ruolo assunto dal 2004. «Non si può sbagliare, la competizione è molto forte e per Dorchester Group l’aspetto finanziario è centrale», conferma Ricci Obertelli, che nella sfida sembra decisamente a proprio agio.

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