Lo psicologo, in azienda. È la nuova iniziativa lanciata da Europlan che, a partire dal mese scorso e per un anno, mette a disposizione di tutti i propri collaboratori un servizio di supporto psicologico e psicoterapia online gratuito, al quale poter far ricorso per qualsiasi tipo di motivazione – sia lavorativa che personale – in totale tutela della privacy.
Il progetto
Il progetto, sviluppato in collaborazione con la piattaforma Serenis, punta a “offrire uno strumento concreto in fatto di benessere mentale”, spiega la Responsabile delle Risorse Umane del gruppo turistico, Giorgia Ferrazzini. “Negli ultimi anni – contestualizza – la percezione che le persone hanno del proprio ‘stare bene’ è molto cambiata. Il nostro compito da HR, oggi, è riuscire a capire cosa fare per il singolo offrendo strumenti i più variegati possibile tra i quali il collaboratore possa scegliere, ciascuno in base alla propria personale idea di benessere. In questo contesto, non possiamo non rilevare come la pandemia abbia lasciato strascichi importanti sul fronte del benessere mentale. Farsene carico come azienda è importante – sottolinea –, non si può pensare che le persone siano produttive e in grado di offrire un servizio di qualità all’ospite se, a monte, non stanno loro bene per prime”.
Da qui, l’idea del progetto, che sarà testato per i prossimi 12 mesi. Nel concreto, ciascun collaboratore Europlan, qualunque sia l’inquadramento contrattuale, può avere accesso in qualunque momento alla piattaforma Serenis attraverso un codice aziendale. Dopo la compilazione di un questionario, si accede a un primo colloquio conoscitivo con uno psicologo e a due incontri successivi di psicoterapia in videocall. In fase di avvio del percorso, l’utente ha la possibilità di scegliere tra diversi professionisti, esprimendo preferenze rispetto ad alcuni parametri come l’età, il genere e l’approccio alla psicoterapia adoperato.
La tutela della privacy
Il tutto si svolge con la massima tutela della privacy dei lavoratori: “Come azienda – prosegue Ferrazzini – noi non abbiamo modo di sapere chi usufruirà del servizio, ma solo quanti saranno gli accessi totali, la divisione per genere e la percentuale di consulenze richieste per motivazioni legate al lavoro: un dato che, ovviamente, può esserci utile per fare delle valutazioni successive. L’aspetto importante è che chiunque può chiedere un supporto, anche per motivazioni molto personali: al di là del lavoro, il focus sul quale abbiamo voluto investire – sottolinea la responsabile HR – è il benessere della persona a tutto tondo”.
L’iniziativa è stata lanciata nelle scorse settimane attraverso un webinar di presentazione e una campagna di comunicazione interna studiata insieme a Serenis, ed è stata accolta con favore dalla popolazione aziendale. “Sul tema del supporto psicologico – conclude Ferrazzini – c’è ancora molto stigma sociale, soprattutto tra gli uomini. L’obiettivo è sdoganare questo aspetto perché le persone possano cogliere positivamente una possibilità utile per aumentare il proprio benessere, al lavoro così come fuori”.
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