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Enterprise hotel, garden lunch a base di pasta

Di Anna Romano, 8 Luglio 2005

«La creatività in cucina è senza dubbio necessaria, e tutte le sperimentazioni sono interessanti. Però, molto spesso i frequent traveller tornano dai loro soggiorni chiedendosi che cosa vi fosse nei piatti serviti da famosi chef. Di fronte a mix di sapori a volte irriconoscibili, torna prepotente il desiderio della nostra classica, inimitabile pasta, nelle mille varianti possibili, tutte squisite. Ecco perché abbiamo deciso, qui al Sophia’s restaurant, di dedicare uno dei due menù del Garden lunch interamente alla pasta. Abbiamo però voluto scegliere una pasta speciale, quella dell’azienda Latini di Osimo, quattro linee di prodotti nati da una passione e da una ricerca straordinarie».
Nel fresco giardino di stile orientale dell’Enterprise di Milano, la nuova iniziativa è stata simpaticamente presentata dalla vulcanica padrona di casa Sofia Vedani, affiancata da Carla e Carlo Latini, dell’omonima azienda marchigiana.
Un’esperienza produttiva d’eccellenza inaugurata dal bisnonno di Carlo, Settimio Latini, e proseguita con il figlio Enrico, che s’impegnò a selezionare varietà di grano più resistenti e produttive. Dopo Enrico, negli anni ’50 c’è Secondo, padre di Carlo, che a sua volta, negli anni ottanta, con la moglie Carla inizia un percorso di ricerca della massima qualità, affidandosi all’esperienza del professor Cesare Maliani, allievo del padre della moderna cerealicoltura Nazareno Strampelli. Carlo progetta personalmente le trafile di bronzo necessarie a fabbricare pasta vera, porosa, che assorbe il condimento.
Ispirandosi ai vecchi appunti del nonno Enrico, anche Carla partecipa con passione ai test di selezione delle varietà di grano duro, cucinando e assaggiando personalmente spaghetto per spaghetto.
Nel 1990 nasce la linea classica, nel ’92, prima al mondo, la “pastificazione in purezza” a base di solo grano duro Senatore Cappelli, nel 2000 la seconda pastificazione in purezza a base di solo grano duro “Taganrog” (è il nome della città del Golfo di Azov, in Russia, da cui partivano i carichi di grano duro diretti all’Italia), e nel 2002 la linea Farro.
«La nostra è pasta naturale, che profuma di pane cotto a legna, non è vetrificata come le normali paste industriali», affermano i Latini. Una case history che racconta di imprenditori impegnati nella ricerca di qualità e innovazione, ma nel rispetto delle migliori tradizioni produttive e gastronomiche territoriali, come per fortuna ancora esistono in molti luoghi italiani.

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