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Edifici stabili, non immobili

Di Job in Tourism, 10 Ottobre 2008

Un architetto italiano sta rivoluzionando il modo di concepire e di costruire edifici isolati multi-piano. Il fiorentino David Fisher ha, infatti, presentato recentemente a New York i progetti dei primi due edifici al mondo in movimento, la cui realizzazione è prevista nel prossimo futuro a Dubai e a Mosca. L’architetto, in particolare, ha introdotto negli edifici una nuova variabile dinamica, garantita dal movimento rotatorio indipendente di ogni singolo piano. Il risultato sono due strutture quasi viventi, autosufficienti dal punto di vista energetico e capaci di cambiare continuamente la propria forma. Alla base di questo movimento, la possibilità data a ogni piano di ruotare secondo i desiderata degli occupanti: un’opportunità che consentirà a chi si trova nelle unità abitative di cambiare la propria vista e il proprio panorama a 360 gradi, mutando in questo modo l’ambiente circostante e seguendo l’andamento del sole in funzione delle proprie esigenze.
Secondo i progetti già definiti, il primo edificio a essere realizzato sarà la torre di Dubai, i cui primi 20 piani saranno destinati a uffici, altri 15 ad albergo a 6 stelle, ulteriori 35 ad appartamenti di lusso e gli ultimi 10 a ville. Come già accennato, le unità abitative potranno così godere di un panorama indipendente, grazie alle possibilità di rotazione controllate tramite un semplice sistema di ordini vocali. A disposizione degli abitanti, poi, ci saranno anche saune, piscine private e giardini pensili, mentre i titolari delle ville godranno anche del posteggio auto al piano. Tutti i sistemi di accesso all’interno dell’edificio, inoltre, saranno gestiti tramite un sistema ottico computerizzato. Come d’uso negli immobili di nuovissima concezione, infine, la torre sarà completamente autonoma dal punto di vista energetico, grazie alla presenza di turbine eoliche inserite negli spazi vuoti tra ogni piano e di pannelli fotovoltaici posizionati su tutte le parti di copertura.
La grande innovazione di Fischer, però, sta proprio nella dinamicità del suo progetto. Già altre volte in passato, infatti, forme di rotazione erano state introdotte in alcune strutture, ma il movimento era sempre stato limitato a un singolo piano, solitamente situato in copertura e adibito a funzione pubblica come, per esempio, ristorante panoramico o dancing. Questi edifici, in altre parole, conservavano sostanzialmente la propria natura statica, al contrario di quanto avverrà per le strutture di Fischer.
Si può dire, insomma, che grazie all’idea dell’architetto fiorentino, la dinamicità, caratteristica del mondo contemporaneo, entrerà ora anche in casa, dando vita a una vera e propria nuova corrente, che potrebbe essere definita del vivere dinamico. Un’evoluzione che, sono convinto, sarà di stimolo al settore immobiliare, anche a quello dedicato al comparto dell’hôtellerie, aprendo nuovi mercati e generando nuovi flussi di turisti attirati dalla possibilità di vivere un’inedita esperienza di soggiorno.

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