Ed eccoci qui, sopravvissuti al Festival di Sanremo e alla sconfitta dell’Inter nel derby, a fare una breve riflessione sui venticinque anni di attività di Job in Tourism (abbiamo iniziato nel febbraio 1997).
Quando si torna a eventi lontani si tende a configurarsi sul genere “come eravamo”, ma non è questo l’attuale intento, bensì quello di ripercorrere importanti momenti della nostra storia, che ci hanno visti presenti.
Il primo evento epocale che abbiamo interfacciato è stato nel 2001 l’attentato alle Torri Gemelle, che ci ha lasciati increduli. Mi ricordo che stavo andando all’Hotel Executive per parlare col direttore e nella hall c’erano due grandi televisori che mandavano, quasi in loop, l’immagine di un aereo che colpiva le torri: una visione apocalittica, da non credere. Momenti di sgomento, ai quali eravamo assolutamente impreparati e abbiamo temuto ripercussioni epocali. Fortunatamente, in breve tempo la normalità ha ripreso il sopravvento.
Un altro momento importante che abbiamo vissuto è stato nel 2007, la crisi iniziata con i default dei crediti subprime negli USA. In questo caso, a differenza dell’impatto emotivo dell’evento precedente, la presa di coscienza è intervenuta subdolamente; non si pensava certo che una situazione così lontana avrebbe avuto ripercussioni devastanti sulla nostra vita e sull’economia. E invece… Per quanto riguarda Job in Tourism ha segnato il passaggio dal cartaceo, al quale dall’oggi al domani nessuno credeva più, al digitale (Gutenberg si sarà rigirato nella tomba…). Anche in questo caso, pur con le dovute accortezze, si è ritornati in corsa in breve tempo, semmai fortificati.
Proseguendo si arriva ai giorni nostri, e nuovamente siamo stati colti di sorpresa, questa volta dal Covid; all’inizio informazioni spicce che avevano quasi un risvolto folcloristico, con gli abitanti della Cina e di via Paolo Sarpi a Milano (la nostra Chinatown) che vestivano mascherine, alle quali non eravamo abituati, e poi mano a mano con quello che abbiamo vissuto negli ultimi due anni, che però, anche in questo caso, stiamo superando.
Come dicevo, venticinque anni di storia che abbiamo vissuto operando in contiguità e per l’industria dell’ospitalità, che tuttora siamo orgogliosi di affiancare, sperando di non avere la necessità, nei prossimi anni, nel ricordare la nostra storia, di scrivere un quarto capitolo.
Here we are, having survived the Sanremo Music Festival and the defeat of Inter Milan against A.C. Milan, to present a short reflection on 25 years of activity of Job in Tourism (we started in February 1997).
Going back in memory to long-past events, we tend to picture ourselves “the way we were”, but this is not our intent now: we wish to revisit some important moments in our history which impacted our lives.
The first epochal event we lived through was the Twin Towers attack in 2001, which left us shocked. I remember that I was going to Hotel Executive to speak to the manager, and there were two large TV screens in the hall transmitting the footage of the airplanes hitting the towers over and over again, almost in a loop – it was an apocalyptic vision, impossible to believe. It was a time of dismay we were totally unprepared for, and we feared epochal repercussions. Fortunately, after some time, normality prevailed again.
Another important experience was in 2007, with the financial crisis triggered by the subprime mortgage defaults in the U.S.A. This time, unlike the emotional impact of the previous event, awareness of the situation found its way gradually; we certainly did not believe that such a far-off event would have devastating repercussions in our lives and economy. And yet… for Job in Tourism it marked the passage from hardcopy printing, which suddenly nobody believed in any more, to digital publishing (Gutenberg would have turned in his grave…). Once again, though with due caution, we got back in the saddle in a short time, if anything, made stronger by the experience.
Then we come to the present day, and again we were taken by surprise, this time by Covid. Initially, we had scant information that sounded almost exotic, with the people in China and Via Paolo Sarpi in Milan (our Chinatown) wearing masks we were not used to, and then things unfolded into all that we have lived through in the past two years, but again we are on the way to recovery.
As I said, twenty-five years of history we have lived, working together with and for the hospitality industry, which we are still proud to collaborate with, hoping that in future years, on looking back to our history, we won’t need to write a fourth chapter.
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