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Ecco il libro che prima non c’era

Di Floriana Lipparini, 9 Dicembre 2005

Una guida da consultare nei momenti di dubbio, un aiuto professionale sempre disponibile, uno strumento di aggiornamento tecnico, una finestra aperta su quanto accade dall’altra parte del mondo e che occorre conoscere per intuire ciò che prima o poi accadrà anche qui, ma anche un insieme di racconti e testimonianze piacevole da leggere per riconoscervi le ansie e le speranze, gli ostacoli e i successi, insomma l’esperienza reale vissuta quotidianamente dai professionisti del turismo.
Questo, in sintesi, è l’Almanacco di Job in Tourism 2006, la sua mission e il suo obiettivo. Nelle sue 272 pagine in carta patinata, ricche anche di splendide fotografie, si trova un ampio ventaglio di interventi che toccano i più importanti settori del mondo dell’ospitalità, dal management al franchising, dalla formazione al recruiting, dal design ai nuovi modelli di turismo e ai nuovi mercati, dalle nuove normative alla comunicazione, fino al tour operating, al wellness, al congressuale e agli eventi…
Non è, e non vuol essere, un’enciclopedia, ma ognuno degli interventi contenuti nell’Almanacco mira a fare il punto sui trend in atto in quel particolare settore e a trasmettere le conoscenze necessarie per affrontare le sfide della competizione globale, l’indispensabile know-how cui ricorrere per orientarsi nel mare spesso tempestoso dell’universo contemporaneo. E, in molti casi, con uno sguardo internazionale, da est e da ovest.
Come ci siamo riusciti? Grazie al prezioso patrimonio costituito dalle competenze di Job in Tourism e dei suoi collaboratori, grandi professionisti del mondo del turismo. Da otto anni Job in Tourism rappresenta un originale punto di riferimento per tutti quanti lavorano nel grande teatro dell’ospitalità e ogni giorno si confrontano con una realtà sicuramente affascinante e ricca di stimoli, ma anche complessa, variegata, soggetta a cambiamenti e difficoltà. Sappiamo tutti quanto il turismo rappresenti nella nostra epoca uno dei maggiori pilastri dell’economia mondiale, e anche quanto sia purtroppo vulnerabile in seguito a crisi di diversa origine.
Nel settore lavorano milioni di persone, e molti giovani vi si avvicinano nella legittima speranza di costruirsi un futuro. Una responsabilità che tutti abbiamo è quindi quella di contribuire non soltanto alla stabilità, ma anche al sano sviluppo di questo importante comparto industriale, decrittandone i problemi, mostrandone le opportunità e diffondendo le conoscenze.
In questo senso la comunicazione gioca un ruolo essenziale. Le pagine del nostro giornale costituiscono una sorta di work in progress, un osservatorio che illumina di volta in volta l’uno o l’altro scenario dell’hospitality industry, dall’interno delle situazioni e, per così dire, in presa diretta. Ma si sa, i giornali tendono a passare in modo un po’ effimero. Ci siamo così resi conto che in effetti sarebbe stato importante rendere disponibili le preziose informazioni specializzate che nascono dall’esperienza professionale, riunendole in un’opera da tenere sempre sottomano, comoda da consultare. Accorgersi, poi, che esisteva un vuoto rispetto alla necessità di guardare al futuro e di fornire strumenti di aggiornamento sulle tendenze dell’industria del turismo, in una chiave divulgativa ma seria e affidabile, e in un’ottica di qualità, è stato un attimo.
Così è nato il libro che non c’era. Lo abbiamo chiamato Almanacco perché si tratta di un’opera a cadenza annuale, ma anche perché, secondo noi, con il suo simpatico sapore retrò questo nome sottolinea quanto, nell’ospitalità, la capacità di innovare debba fondarsi anche su una solida tradizione. Ora il libro è disponibile e sul sito www.jobintourism,it si trovano tutte le informazioni relative.
A volte le cose importanti sono le più semplici, e sono anche a portata di mano, ma non si vedono fino a quando una sorta di illuminazione non ce le mostra. Questo è un po’ il segreto che L’Almanacco di Job in Tourism 2006 vuol condividere con i lettori.

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