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Duecento anni e non sentirli

Il Danieli di Venezia compie 200 anni: passato, presente e futuro dell’hotel icona dell’ospitalità mondiale nel racconto del general manager Gianrico Esposito

Il Danieli di Venezia compie 200 anni: passato, presente e futuro dell’hotel icona dell’ospitalità mondi

Di Silvia De Bernardin, 3 Maggio 2022

Basta il suo nome a evocarne la storia e il prestigio: duecento anni trascorsi nel segno di un’ospitalità affacciata su uno dei panorami più suggestivi al mondo, la laguna veneziana, con vista spettacolare sul Canal Grande. E rappresentata da un albo d’oro che vanta nomi leggendari, da Honoré de Balzac e Richard Wagner a Marcel Proust e Nelson Mandela fino a Greta Garbo e Maria Callas, che qui incontrò per la prima volta Aristotele Onassis. Teatro di avvenimenti storici e grandi storie d’amore, simbolo per antonomasia dell’hôtellerie d’altri tempi, l’Hotel Danieli – oggi di proprietà del Gruppo Statuto, sotto le insegne del marchio The Luxury Collection di Marriott International – si appresta a festeggiare il più illustre dei suoi compleanni guardando al futuro, come ci racconta il general manager, Gianrico Esposito.

Domanda. Direttore, cosa rimane di una storia tanto lunga nella filosofia di ospitalità espressa oggi dall’Hotel Danieli?
Risposta. Il Danieli oggi è l’espressione dei suoi 200 anni di storia: un albergo tra i più famosi al mondo, un’icona dell’ospitalità veneziana, il cui Palazzo Dandolo ne è uno degli esempi più belli di architettura. Gli ospiti celebri, gli avvenimenti storici e le storie romantiche di cui è stato teatro, i tanti film in cui è apparso, lo rendono un albergo unico, in cui l’ospite può affacciarsi a una esperienza senza tempo, autentica e coinvolgente e immergersi completamente nella storia e nella bellezza di una città unica come Venezia.

D. Sostenibilità, un concetto di lusso più rilassato ed esperienziale, nuove forme di ospitalità ibrida, una sempre maggior contaminazione dell’hotel con il territorio che lo ospita: sono alcune delle parole chiave del presente e del prossimo futuro dell’hôtellerie. Come le interpreta il Danieli, anche alla luce della sua storia centenaria?
R. Proprio l’autenticità dell’albergo, la forte caratterizzazione con la città – dall’architettura alle opere d’arte contenute – la proposta gastronomica radicata nel territorio, ma rielaborata secondo le tendenze contemporanee grazie alla creatività del nostro chef, rispondono alle nuove esigenze degli ospiti alla ricerca di esperienze uniche e davvero autentiche.

D. Chi sono oggi gli ospiti dell’Hotel Danieli?
R. I nostri ospiti sono viaggiatori di profilo internazionale, il 90% proviene dall’estero con una forte componente dagli Stati Uniti, anche se i recenti avvenimenti hanno molto rafforzato la componente europea. Principalmente sono persone che ricercano esperienze autentiche, che li mettano in connessione con la destinazione attraverso la scoperta del territorio. Abbiamo anche numerosi ospiti affezionati che ritornano da anni: per loro siamo quasi una seconda casa.

D. In tempi di “grandi dimissioni” e difficoltà del settore alberghiero a reperire e trattenere talenti, quali sono i punti di forza dell’hotel in ambito risorse umane?
R. Il principale punto di forza è la solida base di professionisti che lavorano al Danieli da anni. È un team che conosce i nostri ospiti, le loro esigenze e interpreta al meglio lo spirito del nostro servizio. A loro si aggiunge una forza di lavoratori stagionali la cui entità si è effettivamente assottigliata in questi ultimi anni. Stiamo ricostituendo questa componente, con giovani promettenti e motivati, pur con qualche difficoltà in particolare per alcune posizioni.

D. Dopo le voci di un possibile passaggio di mano a Bill Gates nei mesi scorsi, si parla oggi per il Danieli di un’importante piano di ristrutturazione da 30 milioni di euro. Può anticiparci qualcosa?
R. Al momento non possiamo confermare nulla in merito.

D. Fare previsioni sul futuro del settore è oggi molto difficile, considerando lo scenario complesso nel quale ci muoviamo, ma – possiamo dire – l’Hotel Danieli “ne ha viste tante” in 200 anni di attività. E, allora, ci proviamo: quale sarà il futuro dell’ospitalità alberghiera?
R. Usciamo da questi anni difficili di pandemia con una certezza rafforzata: viaggiare è un bisogno fondamentale della persona. Lo abbiamo visto durante i periodi di apertura dopo i picchi pandemici, e lo vediamo dalle ottime previsioni di ripresa per quest’anno. E Venezia è una delle destinazioni più ambite dai viaggiatori internazionali: si conferma una città la cui bellezza unica la rende una delle mete da non mancare. Inoltre, è proprio il segmento del lusso leisure quello che sta trainando la ripresa nel turismo. Il Danieli è quindi posizionato perfettamente per cogliere a pieno il rilancio del turismo mondiale. La sfida sarà quella di adattarsi e cogliere le nuove esigenze dei viaggiatori in ambito di sostenibilità, autenticità, esperienza personalizzata, affiancando tradizione e modernità.

D. E quale sarà, a suo avviso, il futuro del Danieli?
R. Proprio per gli stessi motivi, il futuro del Danieli continuerà a essere brillante. Continuerà a essere un’icona dell’hôtellerie mondiale e uno dei simboli più rappresentativi dell’ospitalità veneziana e italiana.

D. Infine, una domanda personale: cosa significa essere oggi il general manager di uno degli hotel più antichi e celebri d’Italia in una location come Venezia?
R. È certamente una grande soddisfazione e un traguardo professionale molto gratificante. È anche una grande responsabilità, che richiede un impegno continuo per onorare la fama costruita in secoli di storia e le elevate aspettative dei nostri ospiti. Inoltre, è un privilegio poter lavorare con un team di professionisti di livello altissimo e di grande esperienza. Non mancano le complessità per mantenere al meglio e in efficienza un palazzo storico, in una città dagli equilibri delicati come Venezia: è una sfida molto stimolante e di grande arricchimento professionale.

Un compleanno da celebrare
Sono molte le iniziative che il Danieli ha in programma in questi mesi per festeggiare il suo bicentenario, come il menu degustazione Danieli 200, composto da sette portate e realizzato da Chef Fol, in collaborazione con l’esperta di cucina storica Samanta Cornaviera. Alla Terrazza Danieli gli ospiti potranno, dunque, intraprendere un vero e proprio viaggio di sapori, dal 1846 al 1960, nel segno della tradizione veneziana, mentre al Bar Dandolo potranno gustare il Rosso Danieli, lo speciale cocktail dell’anniversario a base di gin e vermouth. In questi mesi l’hotel aprirà le proprie porte anche per tour guidati, in italiano e inglese, tra i gli ambienti dello storico Palazzo Dandolo e dei più recenti Danieli Excelsior e Casa Nuova e per una serie di incontri speciali dedicati alla storia, all’architettura e ai personaggi illustri che l’hotel ha ospitato in questi due secoli di attività.

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