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Due giorni a Firenze

La città toscana ha ospitato il convegno 2013 dell'Associazione direttori d'albergo

La città toscana ha ospitato il convegno 2013 dell'Associazione direttori d'albergo

Di Job in Tourism, 25 Luglio 2013

Con l’unanime approvazione della relazione della giunta esecutiva, e del rendiconto economico dello scorso anno sociale, si è chiusa l’assemblea generale 2013 dell’Associazione direttori d’albergo (Ada). Intenso è stato però il programma della due giorni toscana, svoltasi presso l’hotel Mediterraneo di Firenze, che in calendario prevedeva pure il consiglio delle regioni, la cui relazione finale rappresenterà un’utile indicazione per i lavori futuri della stessa giunta esecutiva.
Da segnalare, tra gli altri, l’intervento della docente dell’Università di Firenze, Lucia Varra, che nella sua analisi sui flussi mondiali del turismo, con particolare riferimento all’Italia, ha evidenziato come oggi sia importante applicare una politica dei prezzi di supporto alla qualità del prodotto, attraverso la quale stabilire un rapporto etico tra gli operatori e i mercati. In questa direzione, la relatrice ha rilevato, in particolare, come una diversa impostazione, sul lungo termine, possa generare variabili perverse, foriere di risultati economici negativi e delle relative conseguenze sul piano del mantenimento delle nostre attuali quote di mercato internazionali.
È stata poi la volta del presidente nazionale Ada, Franco Arabia, che per parte sua ha posto ancora una volta l’accento sui molti aspetti riguardanti la situazione economica dell’Italia, con particolare riferimento alla disoccupazione e ai continui suicidi degli ultimi tempi: un motivo di preoccupazione, ma anche uno sprone all’assemblea a guardare con maggiore ottimismo al futuro e a un maggior impegno, da parte di tutti, per un potenziamento dell’immagine associativa, nonché dei suoi processi culturali e professionali, affinché il sistema si rafforzi all’interno, nell’interesse generale del paese.
Toccando quindi l’importante tema delle attività svolte dal Centro studi manageriali griffato Ada, la cui azione tende sempre più verso un modello pedagogico di trasferimento di reali competenze e non di pezzi di carta inefficaci, Arabia ha per contro sottolineato la crisi dell’università italiana. Una difficoltà, quella delle istituzioni accademiche nazionali, che trova fondamento e ragionevoli motivi, ha sottolineato Arabia, sia nella mancanza di sbocchi reali nel mondo del lavoro, sia nell’annosa questione relativa ai formatori di settore e a chi forma i formatori.
Su proposta della stessa giunta esecutiva, e in ottemperanza ai relativi dispositivi normativi nazionali, l’assemblea generale dei soci ha inoltre approvato la costituzione di un codice etico: uno strumento che favorirà il percorso del riconoscimento professionale degli iscritti da parte del ministero delle Attività produttive, riconducendo così la professione di direttore d’albergo sempre più verso un’assunzione di maggiori consapevolezze e responsabilità. In tema di rapporti con le istituzioni, il presidente Arabia non ha peraltro mancato di evidenziare anche la recente stipula di un protocollo d’intesa con il ministero dell’istruzione (Miur), a ulteriore conferma del prestigio di cui gode l’associazione nel garantire, sotto ogni profilo, la solidità del sistema alberghiero italiano.
Alla serata di chiusura, infine, svoltasi presso il Grand Hotel Baglioni di Firenze, è stata ospite d’onore l’assessore al Turismo, politiche del lavoro e attività produttive della città metropolitana, Sara Biagiotti, già a capo dei comitati nazionali del sindaco di Firenze, Matteo Renzi. Nel tradizionale clima di grande serenità che da sempre caratterizza questi momenti conclusivi, l’assessore si è quindi prestata volentieri a consegnare agli associati premiati durante la serata (Fidelis causae) la relativa targa: Nino e Adolfo Tavernier, Gian Paolo Ferraro, Vittorio Centanni, Elio Tafaro.

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