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Dubai: non si pagano tasse

Di Paolo Sanavia, 31 Agosto 2001

Continua l’interessante descrizione della recente esperienza umana e professionale nel Dubai di Paolo Sanavia, attuale direttore dell’hotel Excelsior Vittoria di Sorrento.

Nel Dubai gli alberghi sono molto attenti agli standard e alla qualità dei servizi proposti, tutti sanno che la destinazione, sia per turismo che per affari, è una destinazione costosa, pertanto il cliente che va a Dubai è un cliente con buone disponibilità e sa essere esigente al punto giusto, oltre ad essere molto competente nel valutare qualità e servizi offerti.

Non dimentichiamo che il ricavo medio della sola camera negli alberghi lungo il mare, durante tutto l’anno può oscillare tra US$170 ai 200 a secondo del tipo di struttura, mentre negli alberghi di città oscilla tra US$ 120 e 150, oltre naturalmente a tutti i costi aggiuntivi per gli altri servizi. Lungo il mare prevale il segmento Leisure con oltre il 50%, un 15% di congressuale ed incentive, ed il restante 35% è unicamente commerciale, pertanto gli alberghi che riescono a gestire con attenzione il MIX ottengono ottimi risultati operativi nella vendita delle camere, con un utile lordo di reparto che può raggiungere l’80 – 85%.

La crescita di Dubai negli ultimi 5 anni è stata notevole e la forte spinta allo sviluppo turistico ed economico della città ha creato una competitività spietata e la ricerca di successo da parte di tutte le aziende presenti sul mercato. Infatti per alcune delle strutture, grazie ai buoni risultati ottenuti negli ultimi anni, il ritorno sugli investimenti è stato immediato. Bisogna anche ricordare che a Dubai le aziende non pagano tasse sugli utili di gestione, questo per gli investitori ed operatori è una grande opportunità di crescita e motivo di continui investimenti nel settore.

Per dare l’idea dello sviluppo a livello turistico e commerciale desidero citare alcune aperture di alberghi ed opere degli ultimi 4/5 anni: lungo il mare l’apertura degli alberghi. Ritz Carlton, Hilton Jumeira, Royal Mirage, l’estensione e apertura del Jumeira Beach la famosa vela e il Burj al Arab la famosa torre sull’acqua, Il Méridien Mina Seyahi, l’enstensione del Royal Méridien Beach Resort & Spa. In città l’apertura dell’Emirates Towers, il Dusit Dubai, l’Albustan Palace e l’Albustan Rotana, il Taj Palace, l’Hilton Residence Hotel, l’Airport Hotel, oltre alle prossime aperture che saranno lo Sheraton Tower, il Sangrilla, l’Hyatt Regency, il Four Season, il Marriott Towers e probabilmente altri. Da non dimenticare opere come l’American University, Media ed Internet City progetto strabiliante realizzato in 9 mesi, Emirates Hill e la splendida Dubai Marine un progetto che durerà ca. 10 anni.

Un’altra risorsa importante dell’industria dell’ospitalità a Dubai è la ristorazione, che si sta sviluppando notevolmente e che probabilmente proietterà in futuro la stessa Dubai a livelli di riconoscimenti internazionali. La ristorazione è molto importante all’interno degli alberghi, la cura e l’originalità dei ristoranti è ad altissimi livelli (sia in città che negli alberghi lungo il mare). Premetto che la licenza per servire gli alcolici viene data esclusivamente agli alberghi, pertanto difficilmente i ristoranti all’esterno possono competere con una ristorazione di grande livello come quella proposta negli alberghi.

La ristorazione all’esterno rimane comunque sempre di grande interesse per la gente, proprio perché grazie alla mescolanza di etnie e culture diverse il mercato propone con facilità ed originalità diversi tipi di ristorazione. L’esempio più semplice sono i grandissimi centri commerciali, che a differenza dell’Europa, sono dei veri e propri luoghi di svago ed intrattenimento fino a tarda sera, in effetti oltre ad essere centri per fare dello shopping di qualità, dove le grandi firme e le novità internazionali non mancano, ci sono all’interno dei veri e propri “Food court” dove numerosissimi ristorantini a tema, curati con gusto ed originalità nei particolari, propongono ogni tipo di cucina e servizio.

Negli alberghi invece l’originalità e diversificazione della ristorazione diventa un grande business, in effetti al Royal Meridien Beach Resort and Spa, la ristorazione con i suoi 9 ristoranti (Prime Rib staek house, Al Sarab libanese, Fusion tai, maly e indo, Brasserie internazionale, La Fornace pizzeria, Mi Vida pesce, Ponte Vecchio italiano, Seabreeze mediterraneo e Beach Bar grill), 5 bars, un centro congressi e manifestazioni, genera un fatturato di circa US$ 17 milioni all’anno, pari al 40% del fatturato dell’albergo con un utile di gestione lordo del 42,1%, un numero di coperti annuo pari a 697.000 nei ristoranti e 44.000 in banqueting, impiegando oltre 340 persone.

Prossimamente verrà dato seguito a questa avvincente descrizione nella trattazione, con maggiori dettagli, della ristorazione nel Dubai.

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