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Dubai, esperienze professionali

Di Paolo Sanvia, 27 Luglio 2001

Continua l’interessante descrizione della recente esperienza, umana e professionale, a Dubai, di Paolo Sanavia Desidero sottoporvi alcune considerazioni sulle mia esperienza professionale che ritengo possano essere di interesse per chi opera nel settore. Innanzitutto devo ammettere che avere aspettato 10 anni dopo il mi rientro dalla Svizzera in Italia prima di rivivere una nuova esperienza all’estero è stato un errore, perché le esperienze internazionale di un certo livello hanno un loro fascino e sono stimolanti.

Nell’insieme non credo che l’estero sia migliore dell’Italia o l’Europa in genere, ma vi sono aspetti professionali e di vita che solo in posti dove l’Industria dell’Ospitalità, pur essendo un fattore emergente, è sicuramente più all’avanguardia che da noi in Europa. Sarà la disponibilità economica degli investitori, il costo della mano d’opera o le ambizioni e l’orgoglio delle grandi catene alberghiere internazionali che mettono a disposizione il meglio delle loro conoscenze, in termini di gestione e uomini; comunque sta di fatto, che la competitività professionale è ad altissimi livelli, così pure le aspettative sono altrettanto altissime, ed il tutto ti porta ad essere estremamente motivato e stimolato ad una continua sfida professionale e a Dubai non finisce mai la tua corsa con il tempo.

Dubai è comunque una città molto particolare, viene considerata un’oasi di pace e la città più occidentale del Medio Oriente per la sua modernità e tolleranza verso usi e costumi internazionali. C’è chi la vede come la Hong Kong del Medio Oriente per il suo ruolo di contenitore verso altre destinazioni commerciali, c’è chi la definisce invece la Venezia del Medio Oriente perché costruita sull’acqua; sta di fatto che chi arriva a Dubai pensa di trovare una città calda, polverosa, sterile e circondata da un deserto ostile, invece trova una città pulita, dinamica, sicura, in movimento, lussureggiante, piena di verde, con un porto sul golfo molto importante e lunghissime spiagge sabbiose.

Ciò che può aiutare per avere successo in questa realtà è una buona dose di ottimismo, duttilità, creatività e continua dedizione al proprio lavoro, oltre ad una attenta gestione delle risorse umane, che proprio per la moltitudine di etnie e culture diverse può rilevarsi a volte un compito arduo. A questo proposito vengono creati all’interno degli alberghi dei comitati di rappresentanza del personale che regolarmente incontrano l’esecutivo per discutere i bisogni di tutti. Devo ammettere che questi incontri sono estremamente importanti per la gestione dell’azienda. Il livello culturale, di buona parte del personale, è ad ottimi livelli e devo dire che il dialogo diventa molto costruttivo, spesso con interscambi culturali che accrescono le conoscenze di ognuno.

Sicuramente chi copre posizioni di rilievo all’interno delle aziende, oltre ad avere continuamente il piede sull’acceleratore, si ritrova sotto costante pressione, ma con il tempo ho anche capito che chi è approdato a Dubai per lavoro circa 10 anni fa, difficilmente ha intenzione di andarsene; molto probabilmente perché ha potuto scoprire per tempo, il grande benessere e il surreale e costoso stile di vita condotto, non solo da parte della gente locale ma da moltissimi espatriati residenti. Dubai conta oltre mezzo milione di abitanti con più di trenta diverse nazionalità di residenti provenienti da tutto il mondo. Per molte comunità, soprattutto le occidentali lo stile di vita è stato sempre al disopra di ogni immaginazione, enormi ville, grandi automobili e manifestazioni di ogni genere uniti a grandi feste ed eventi mondani, il tutto, spesso, a carico delle società che sponsorizzano a livello professionale. Oggi le cose sono leggermente cambiate e pur vivendo ancora con grande dignità e a buoni livelli, il costo della vita è aumentato rispetto a qualche anno fa, si ha meno tempo per divertirsi, di conseguenza anche lo stile di vita cambia, avvicinandosi sempre più al modello occidentale. Prossimamente daremo seguito a questa avvincente descrizione, entrando maggiormente nella realtà operativa.

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