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Donostia: atmosfere belle epoque e architetture avveniristiche

Di Anna Borgoni, 11 Gennaio 2008

Si conclude con un contributo dedicato a San Sebastian, Donostia in lingua locale, il breve viaggio di Job in Tourism nell’offerta congressuale basca. Ancora una volta, protagonista dell’articolo è una città che ha saputo riconvertire la propria offerta turistica adattandone i contenuti alle recenti evoluzioni dell’industria dei viaggi internazionale. Un ulteriore esempio della capacità di questo lembo di terra iberica di trasformarsi in un modello vincente, capace di affrontare le sfide proposte dal mercato del turismo contemporaneo.

«A Donostia si respira il modernismo fin de siècle accanto all’avanguardia urbanistica e architettonica del recente Kursaal, l’auditorium and convention center che delinea il nuovo polo d’attrazione della città», racconta Koro Rekarte, la directora del Convention bureau della città basca. «Dotata di una delle più ambite strutture congressuali di Spagna, nonché di spazi polivalenti ideali per l’organizzazione di manifestazioni culturali e attività incentive, San Sebastian ospita, infatti, ogni anno eventi di portata internazionale come i festival cinematografico e del jazz, nonché il Mejor de la gastronomia, passerella gastronomica dei migliori chef mondiali».
Disegnato dall’architetto Rafael Moneo (premio Pritzcker 1996 e Premio europeo d’architettura Mies van der Rohe nel 2001) il Kursaal, per il tipo di progettualità ad alta densità tecnologica, è uno dei simboli esteticamente più celebrati di Spagna. La struttura richiama la forma di due rocce gigantesche, il cui incontro vuole sprigionare una sorta di energia cosmica capace di riversare tutti i sogni del Novecento nel nuovo millennio. La sua vasta mole, rivestita di cubi di vetro pressati e traslucidi, chiude e modifica lo scenario marino della spiaggia Zurriola, riflettendone la sempre mutevole luce solare.
«Ma al di là delle sue valenza arcitettoniche», aggiunge Rekarte, «il Kursaal di Donostia è stato soprattutto in grado di inserirsi all’interno di quel circuito internazionale di città sedi di congressi e fiere, che polarizzano un consistente flusso di turismo d’affari». Gli oltre 60 mila metri quadrati del centro congressi ospitano, infatti numerose fiere, convention, esposizioni, presentazioni e riunioni d’imprese. L’auditorium, dotato di un’eccellente acustica, offre, inoltre, una sala concerti da 1806 posti, un’ulteriore spazio congressi per 300 persone e altre meeting room polivalenti e modulabili a seconda delle necessità.
«L’offerta congressuale di Donostia, però, non si ferma qui», prosegue Rekarte. «La nostra città vanta anche un Parco tecnologico della superficie di un milione e 300 mila metri quadrati situato sulla collina di Miramon: la struttura ospita eventi aziendali, in particolare di imprese high tech, e laboratori di ricerca e sviluppo». Dal punto di vista ambientale, infine, San Sebastian offre uno spazio urbano dotato di grandi aree verdi percorribili a piedi o in bicicletta, grazie a una serie di piste riservate lunghe complessivamente 25 chilometri. «Donostia è poi storicamente legata al proprio mare», conclude Rekarte. «Gli effetti terapeutici dell’acqua locale erano, infatti, ben noti sin dall’antichità, ma l’apice della notorietà di San Sebastian fu raggiunto negli anni della belle epoque, quando la città divenne la destinazione turistica preferita dell’alta società europea. Fiorirono allora alberghi di lusso, casinò e teatri della cui atmosfera dorata rimane ancora traccia nel tessuto urbano contemporaneo».

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