Era il 1992 quando, sulla scia del progetto visionario dell’Aga Khan divenuto noto in tutto il mondo, nel Nord della Sardegna nasceva Delphina Hotels&Resorts. Il gruppo alberghiero – che oggi è arrivato a contare 12 hotel tra 5 stelle, 4 stelle superior e 4 stelle, residence esclusivi, 6 SPA e ville, tutti affacciati sul mare tra la Costa Smeralda, l’arcipelago di La Maddalena e il golfo dell’Asinara – si appresta, dunque, nel corso della stagione estiva ormai alla porte, a spegnere le trenta candeline. Un compleanno che Delphina intende celebrare con una serie di importanti novità di prodotto, nel nome di una filosofia di ospitalità che, come agli albori – ci racconta in questa intervista il Direttore generale, Libero Muntoni – continua a essere improntata “all’alta qualità di servizi senza etichetta” e alla sostenibilità.
Trent’anni sono una traguardo importante. Come è cambiata la vostra proposta di ospitalità in questi tre decenni?
Il desiderio di autenticità continua ad avere un ruolo fondamentale nella scelta di una vacanza, a cui si è aggiunta una maggiore sensibilità per un turismo responsabile e di qualità. La natura è stata al centro dei nostri progetti fin dalla costruzione delle strutture e quando è nata Delphina, 30 anni fa, abbiamo scelto come missione aziendale quella di offrire un’ospitalità mediterranea autentica in luoghi unici, per vivere in totale libertà il mare e rilassarsi. Vent’anni fa esplodeva il trend del lusso fine a se stesso, ma noi abbiamo preferito continuare a proporre esperienze di qualità, servizi esclusivi senza etichetta, e siamo proseguendo in questa direzione, arricchendo l’offerta con centri di talassoterapia e SPA, esperienze enogastronomiche ed escursioni alla scoperta dei luoghi più belli del Nord Sardegna.
A proposito di nuove sensibilità, nei mesi scorsi Delphina è stato nuovamente premiato ai World Travel Awards come gruppo alberghiero indipendente più green del mondo. Di sostenibilità oggi parlano tutti e sembra un tema facile da “cavalcare”. Ma cosa significa, nel concreto, fare ospitalità sostenibile in una Regione come la Sardegna?
Per noi significa fare scelte responsabili e lungimiranti, azioni concrete e di valorizzazione del territorio. Sostenibilità significa anche un consumo più consapevole delle risorse perché siamo convinti che la natura sia la risorsa primaria della Sardegna, che dovrà essere fruibile anche in futuro. Per questo, dal 2017 il nostro Protocollo We are green® raccoglie le buone pratiche adottate, tra cui la scelta di utilizzare in tutti gli hotel, resort e nella sede centrale energia al 100% verde interamente proveniente da fonti rinnovabili. Abbiamo calcolato un risparmio di circa 20.663 tonnellate di CO2 negli ultimi 6 anni, quantità assorbita da circa 146.089 alberi in un anno. Abbiamo adottato anche importanti politiche plastic free, risparmiando circa 722.871 bottiglie di plastica negli ultimi 4 anni. Sostenibilità, per noi, significa sostenere l’economia e l’artigianato locali, attraverso un’offerta enogastronomica che privilegia materie prime locali, preferibilmente a km 0 o prodotte all’interno del resort, con il progetto Genuine Local Food Oriented® e “Selezione Delphina”.
È un impegno, questo verso la sostenibilità, che immagino comporti investimenti importanti. Quanto incide, poi, sulle tariffe medie? Ed è qualcosa, la sostenibilità, per la quale le persone sono disposte a spendere di più quando vanno in vacanza?
In questi anni abbiamo imparato che fare delle scelte etiche e in chiave sostenibile ripaga sempre e dà i suoi frutti nel lungo periodo, anche da un punto di vista economico. Ma non abbiamo fatto ritocchi in tal senso sulle tariffe. Lo facciamo perché ci crediamo, anche se questo comporta tanto impegno e energie per prendere le decisioni giuste, oltre a essere disposti a sostenere costi maggiori per ottenerli. Anche i nostri ospiti lo percepiscono e sono sempre di più le persone che scelgono consapevolmente una vacanza in cui possono fare la loro parte nella salvaguardia del pianeta.
Con la ripresa post-pandemia si è tornato a parlare di overtourism. La Sardegna è stata una delle prime destinazioni italiane ad adottare iniziative volte a contingentare gli arrivi in alcune aree, anche per salvaguardare i propri ecosistemi naturali. Cosa ne pensa? E qual è il ruolo che gli operatori turistici possono giocare per favorire uno sviluppo turistico “equilibrato”?
Essere nati e vivere in Sardegna rappresenta non solo una fortuna, ma un patrimonio che abbiamo il dovere e la responsabilità di preservare per le generazioni future. Per questo è altrettanto importante valutare tutti i rischi legati al carico antropico. Una migliore distribuzione stagionale dei flussi turistici sarebbe già un passo avanti importante: l’isola è una risorsa delicata e il comportamento di ognuno può fare la differenza. Allo stesso tempo però ci siamo resi conto che una spinta del settore è necessaria: solo quando si è in tanti il cambiamento è possibile. Per questo la sensibilizzazione verso questi temi è importantissima e cruciale nello sviluppo di un turismo ecosostenibile. E poi la Sardegna in primavera e a fine estate è tutta da scoprire, il clima è mite e la natura è accogliente. I profumi e colori sono incredibili e anche noi che siamo nati e viviamo qui da sempre, ne rimaniamo sempre affascinati.
Per quanto riguarda il personale, anche a fronte della generale difficoltà del momento a reperirlo, avete messo in campo iniziative particolari per poter essere più attrattivi sul mercato?
Quest’anno ci siamo mossi presto, già alla chiusura della stagione 2022. Siamo ancora in fase di selezione per completare un organico che in estate arriva a più di mille persone tra diretti e indiretti per la sede centrale e gli hotel e resort. Crediamo molto nell’alto valore professionale dell’accoglienza turistica e continueremo a investire sulla formazione di nuove figure, non solo stagionali, che lavoreranno tutto l’anno nella sede centrale di Palau, alcuni con ruoli di primo piano e tutti con ottime possibilità di crescita. Per noi è fondamentale puntare sulle persone giuste che, grazie a un continuo aggiornamento, crescono e sviluppano competenze di alto livello nell’ospitalità.
Come stanno andando le prenotazioni per l’estate? Che mix di clientela vi aspettate per quest’anno?
A maggio aprono tutti i nostri hotel, residence e ville e stiamo riscontando una grande voglia di Italia e di vacanze in Sardegna. Nel 2022 c’è stato il ritorno del turismo internazionale. Tante le presenze di turisti inglesi, tedeschi, francesi, svizzeri e scandinavi e sono tornati anche gli americani: segno che il mondo del turismo è in ripresa. Per quest’anno ci aspettiamo tante famiglie e coppie che festeggeranno la luna di miele o il loro anniversario di nozze, scegliendo tra le proposte esclusive che abbiamo pensato per loro. E anche sportivi, amanti del benessere e della buona cucina. I nostri hotel sono tutti diversi e riusciamo a soddisfare diverse idee di vacanza.
Al giro di boa di questi primi 30 anni di attività, state pensando a un ampliamento del gruppo? A che prodotto e destinazione vi piacerebbe guardare in futuro?
Al momento la nostra priorità è consolidare il lavoro fatto finora. Abbiamo avuto una crescita importante concentrata in questi ultimi anni e vogliamo continuare a impegnarci per migliorare la qualità e i servizi offerti nelle nostre strutture. Abbiamo deciso di scommettere sulla Gallura, dove siamo nati e cresciuti, perché crediamo che abbia delle peculiarità e dei paesaggi imperdibili.
Per approfondire: Le novità per l’estate 2023
Tra le novità di prodotto con le quali Delphina Hotels&Resorts festeggerà i 30 anni di attività quest’anno ci sarà la possibilità di scegliere, a Isola Rossa, la nuova villa Asinara, con piscina privata, circondata dal verde e con vista sull’omonimo golfo, ideale per chi cerca privacy e relax, con tutti i servizi del vicino Hotel Relax Torreruj. A Badesi, nel Resort Le Dune è, invece, in via di completamento il restyling del Ristorante Scorfano, che offre una cucina mediterranea di pesce, mentre l’Hotel Capo d’Orso, a Palau, si presenterà con il rinnovo completo della palestra sulla scogliera con attrezzature Technogym. Infine, le nuove quattro Suite Erica Executive, di cui due con piscina privata, amplieranno l’offerta del Resort Valle dell’Erica di Santa Teresa di Gallura, a pochi passi dalla spiaggia di La Licciola, con vista sulle isole dell’arcipelago di La Maddalena.
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