del famoso sushi bar di via Farini

“Questo progetto è nato dall’idea di creare un posto giovane e trendy, ma allo stesso tempo elegante e raffinato che soddisfacesse però la nostra passione per la cucina giapponese”. E’ proprio da questa intuizione che nasce a Milano il 13 giugno del 2001 il SohoCafè. A parlare è Fabio Liuzzi, uno dei quattro soci, insieme a Dino Break, Bin Hu e Franco Hu dell’ormai famoso sushi bar di via Farini. Dal giorno dell’apertura questo angolo Zen nel cuore della città ha attirato non poche persone: durante la settimana infatti sono più di 40 coloro che decidono di assaggiare piatti tipici giapponesi, cucinati dal sushi-man Kang, come Tempura, la classica frittura di gamberi e verdure, Sushi e Sashimi, Ebiten, il roll di riso con Tempura, insalata e alga giapponese, con salsa di banane e majonese giapponese, o ancora Sohocafè Maki, il rotolo di cetrioli con pesce misto tritato e poi ancora gamberi, polipo, anguilla, calamari, orata, branzino e salmone. Durante il week end raddoppia il numero di “visitatori” e il ristorante si popola di personaggi del mondo dello spettacolo, visto che i contatti non mancano: Liuzzi infatti, “il bell’uomo della parte tecnica”, ci risveglia tutte le mattine da radio Oneoone con la trasmissione Container, insieme alla simpatia di Paolo Cavallone e Sergio Sironi, che saranno i protagonisti delle serate di cabaret del lunedì, per i mesi di giugno e luglio proprio nel giardino Zen milanese. Ma la cultura al SohoCafè sembra essere davvero importante: il 4 maggio è stata infatti inaugurata la prima mostra d’arte “Annodanze”, di Giusi Loisi, all’interno del ristorante. “Questa prima mostra, a disposizione del pubblico fino a sabato 1° giugno, è la prima di una lunga serie ancora in fase di progettazione: l’idea è quella di ospitare ogni mese le opere di un’artista diverso”. Un luogo rilassante in cui mangiare pesce fresco ogni giorno, un ambiente in cui la musica è di casa, ma con un tocco di cultura contemporanea in grado di attirare anche i più giovani ed estraniarli per un paio d’ore dal caos quotidiano che travolge Milano. Il SohoCafè non è solo un ristorante, ma anche un luogo di ritrovo, dove chiacchierare (grazie alla musica bassa) sorseggiando il rinomato Japan Juleps e gli altri cocktail preparati dal barman tutto italiano Marco Bononi. Il mix di colori caldi come beige e bordeaux e il ferro battuto abbinato al legno, studiato dall’architetto-arredatore Silvano Scolmana, ti proietta subito in un’atmosfera rilassante e familiare che ti accompagna per tutto il pasto e oltre, si perché la serata non si conclude con la cena, il SohoCafè è anche un pub trendy aperto fino alle due di notte.