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Davvero uno Splendido barman

La clientela oggi è più variegata e cosmopolita di un tempo

La clientela oggi è più variegata e cosmopolita di un tempo

Di Carmine Lamorte, 27 Agosto 2010

A Portofino, in uno degli alberghi a mio parere più belli e lussuosi d’Italia, con vista mozzafiato sull’omonima baia, lavora uno dei barman meno noti del mondo del bartending, ma non per questo meno professionale o brillante di quelli che calcano costantemente le pagine delle riviste di settore. Sto parlando di Antonio Beccalli, da 40 anni sempre al banco bar dell’hotel Splendido, da Pasqua a fine ottobre. Inutile ricordare che i clienti di questo lussuoso hotel, spesso habitué, quando arrivano lo cercano subito, gli mandano gli auguri a Natale, lo invitano nelle loro residenze per organizzare feste private e cocktail party in ogni parte del mondo.
Una breve presentazione per dire che ci troviamo di fronte a un fuoriclasse, che tuttavia splende per la sua umiltà e diplomazia. Durante l’incontro che ho avuto con lui, in una splendida mattinata di sole, mi ha fatto visitare tutto l’hotel, come se fossi stato uno dei suoi clienti. In realtà Antonio è così con tutti: umano e amichevole, con una classe e un’eleganza ormai rara da trovare, ma che i giovani che si mettono a fare questo mestiere dovrebbero avere sempre come obiettivo primario.
Allo Splendido, Antonio dirige una brigata che in piena stagione arriva a contare dodici persone: il minimo per far funzionare i due bar, quello della hall e quello della piscina. Ci tengo a elencare i suoi principali collaboratori, in quanto promesse future di questo lavoro, che sicuramente ritroveremo nei prossimi anni in altri grandi hotel come capi barman: Oreste Rossi, il fidato secondo di Antonio, e poi Alessandro Iacobucci, Davide Grimaldi, Lillo Calogero e Giorgio Pillitteri.
Conversando con Antonio, emerge come la clientela, un tempo soprattutto americana, oggi sia più composita, variegata: ci sono ancora gli americani, ma ci sono anche gli inglesi, i tedeschi, i francesi e si iniziano a vedere pure i primi europei dell’Est. «E gli italiani?», gli chiedo incuriosito. «Beh, gli italiani hanno quasi tutti yacht e ville qua a Portofino. Noi li vediamo solo nei weekend, ma i posti disponibili sono veramente limitati. Difficilmente, perciò, riescono a venire da noi. Anche perché le nostre 64 camere sono quasi sempre al completo, dall’apertura alla chiusura».
Ma cosa beve la clientela in un posto con un tale panorama? «Di tutto», risponde prontamente Antonio. «Fondamentalmente i clienti si fidano di me e riesco sempre a proporre il drink adatto per ognuno di loro. Di molti, poi, conosco già i gusti e quindi è facilissimo per me accontentarli». Parliamo di nomi importantissimi: della finanza, della cultura, dello spettacolo. Ma non uno mi viene menzionato: Antonio potrebbe farsi vanto dei personaggi famosi che conosce, ma mi devo accontentare di vedermi passare davanti alcune persone note e conosciute nel mondo che, transitando dal bar, si fermano a salutare e a parlare con il nostro barman, come fosse uno di famiglia.
I drink, peraltro, sono quelli più attuali: Cosmopolitan, Mojiti classici o alla frutta, Spritz, vino rosso e champagne. Frequente anche la richiesta del Long Island Ice Tea, che allo Splendido viene proposto con la Coca Cola a parte. E poi c’è il Martini, immancabile al banco quando ci sono gli americani, così come il Bellini.
E Antonio, nel bar dell’hotel diretto da Ermes De Megni, si muove sempre con grande professionalità. Un vero esempio per tutti che, pur avendo superato i 60 anni, posso garantire essere più giovane di tanti giovani che ho conosciuto nell’ambito di questa professione.

La carriera

Antonio, originario di Crema, inizia la propria carriera all’American hotel di Milano, per passare poi a un´altra struttura meneghina, l’hotel Select. Come d’obbligo, fa poi un’importante esperienza a Londra, dapprima nel noto Quo Vadis degli anni 60 e poi al Bags of Nails, famoso locale notturno della City londinese. Lavora quindi in Francia, in Normandia e a Parigi, nonché in Germania, all’InterContinental di Hannover, per approdare nel 1970, come secondo barman dell’allora celebre Lelio Villa, allo Splendido di Portofino, che non lascerà più. Passano pochissimi anni e nel 1974 Antonio diventa bar manager. Ruolo che ricopre anche negli anni 90 quando lo storico proprietario, Beppe Croci, la cui famiglia aprì lo Splendido nel lontano 1901, lascia la struttura nelle mani del gruppo Orient-Express, che tuttora lo gestisce.

Tre cocktail d’autore
• Jasmine
Ingredienti da shakerare: rum giamaicano Myers cl. 4, succo di lime fresco cl. 3, succo di arancia fresca cl. 6, Malibù cl. 1.
Decorato con piccoli tranci di cocco e lime; bicchiere: goblet grande.
• Lilium
Ingredienti da shakerare: rum Appleton white cl. 3, Galliano cl. 1, succo fresco di pompelmo cl. 5, succo di Ananas centrifugata cl. 5, spumante brut cl. 6.
Decorato con un piccoli trancio di pompelmo, una ciliegina rossa e uno stecchetto di vaniglia; bicchiere: goblet grande.
• Tulip
Ingredienti da shakerare: Drambuie cl. 2, London dry gin cl. 2, Campari cl. 2, Cranberry cl. 7, succo fresco di pompelmo cl. 7.
Decorato con fragola e mentuccia; bicchiere: goblet grande.

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