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Dal Tibet verso l’India

Di Antonio Caneva, 21 Settembre 2007

Certo, sono d’accordo, anche in Italia ci sono molte situazioni di sofferenza che necessitano di aiuto. E allora perché guardare tanto lontano per tendere la mano a chi ha bisogno?
Perché la sofferenza è simile in tutto il mondo: una persona che ha bisogno non ha un’etichetta, non è classificabile per area geografica, per appartenenza, per identità. È solo una persona che soffre. Se poi questa persona è un bambino e s’incrocia l’opportunità di essergli utile, perché non coglierla al volo? Senza ulteriori riflessioni, senza ripensamenti, consapevoli che essere di sostegno a chi ha bisogno è una fortuna per il beneficiario ma lo è anche per chi è in grado di dare il proprio contributo.
A seguito delle note vicende politiche dell’ultimo periodo del millennio, parte degli abitanti del Tibet si sono rifugiati in India, lontani dalla loro cultura millenaria, in balia di eventi non controllabili. La più immediata conseguenza è stata la difficoltà di trovare un alloggio decoroso che consentisse loro di iniziare una nuova vita nel Paese che li accoglie.
Michil Costa e la sua famiglia (proprietari di una importante struttura di montagna, l’hotel La Perla a Corvara), sensibili a questo problema, hanno costituito nel 2006 la Costa family foundation, una onlus che si prefigge di costruire, in India, una casa che accolga bambini tibetani. I lavori sono ormai ad uno stadio avanzato, tale da far ritenere che l’edificio verrà inaugurato l’anno prossimo. Il finanziamento dell’iniziativa avviene attraverso donazioni e noi di Job in Tourism, convinti dell’importanza dell’impegno sociale delle aziende, siamo lieti di dare un contributo alla realizzazione del progetto.
In che modo? Proponiamo ai nostri inserzionisti di aggiungere cinque euro a inserzione. Da parte nostra, ne aggiungeremo altrettanti. È una piccola cosa che comunque consentirà di abbreviare i tempi di realizzazione dell’edificio: un atto generoso e utile dei nostri inserzionisti, la dimostrazione tangibile della condivisione di un progetto.
Chi vorrà riflettere su questa iniziativa troverà nell’ultima pagina del giornale ulteriori informazioni.

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