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Dai meeting in cantina al laboratorio per barman: tutti i trend del turismo F&B

Cambia l’approccio al turismo enogastronomico, fenomeno in crescita da intercettare: ecco come

Cambia l’approccio al turismo enogastronomico, fenomeno in crescita da intercettare: ecco come

Di Job in Tourism, 16 Luglio 2021

Il turismo gastronomico è in crescita: lo dicono i dati del Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano 2021 secondo cui oggi il 71% degli italiani considera l’offerta enogastronomica di un luogo determinante nella scelta della meta di un viaggio, spinti dall’interesse ad approfondire l’aspetto culturale dell’enogastronomia di un territorio.

Ma come si concretizzano i nuovi trend e quali sono le buone pratiche a livello nazionale?
Il rapporto stila una serie di punti chiave che gli operatori del settore e quelli che vogliono investirci dovrebbero tener presente.

Il gusto del valore
Il turismo enogastronomico di consumo appartiene al passato. Le motivazioni che spingono i turisti al viaggio sono soprattutto legate al paesaggio e all’identità culturale per le destinazioni e ai valori per le aziende, il legame con il territorio in cui operano, la loro adozione di pratiche sostenibili di sviluppo. Il 66% degli intervistati è più propenso a visitare un’azienda di produzione quando ha la possibilità di ricevere informazioni durante la visita sulle scelte etiche adottate, dal personale ai metodi di allevamento e coltivazione; il 51% vorrebbe avere la possibilità di “adottare a distanza” un vigneto, un oliveto, un frutteto, un’acetaia e ricevere a casa il proprio prodotto finale (vino, olio, frutta, aceto balsamico, etc.). Tra chi ha intercettato questo trend si segnalano Th Resort con il progetto Social Gastronomy (per Fondazione Banco Alimentare), la famiglia Grosjean con “Adotta un cru” in Valle d’Aosta, Farmer con il marketplace lanciato per valorizzare le eccellenze della dop economy.

Approccio attivo, esigente, innovativo
Questa modalità è destinata a crescere. Trekking tra i vigneti, spostamenti in bicicletta lungo le strade bianche e le sempre più attrezzate piste ciclabili, interconnessioni con il trasporto ferroviario, stop al traffico e spostamenti in piena libertà sono tra le tendenze più ricercate. Oltre alla mobilità green, si svilupperà sempre più il coinvolgimento del turista del gusto nelle attività quotidiane delle aziende: vendemmia collettiva, semina, potatura, mungitura e vacanza a contatto con gli animali in chiave pet therapy, per soggiorni di media durata e anche per occasioni quotidiane nei luoghi del turismo di prossimità.
Tra gli esempi: Masi Agricola con la vendemmia attiva delle uve destinate all’Amarone della Valpolicella e il Tuscany Treasure Hunting, caccia al tesoro in Toscana.

Arriva il Neverending Food Tourism
Il viaggio non si esaurisce con il viaggio. Ci sono un prima e un dopo, che diventano elementi di preparazione, accompagnamento e ricordo indelebile dell’esperienza. Le nuove tecnologie offriranno sempre più al turista enogastronomico l’accesso a una pluralità di fonti per trovare stimoli, conoscere e decidere nella fase precedente al viaggio, per poi condividere le esperienze al suo rientro e aumentare la fidelizzazione verso l’azienda visitata, mantenendo e rafforzando la relazione nel tempo. Il neverending food tourism è un trend destinato a crescere e i territori e le aziende che vogliono intercettarlo dovranno investire in digitalizzazione: app, realtà aumentata, piattaforme di e-commerce, degustazioni digitali, scontistica legata alle degustazioni in casa.
Qualche esempio? Il Museo Lavazza a Torino con audioguida immersiva su Instagram, e la Galleria Campari con incontri virtuali e tour in 3D e percorsi guidati sul tema “Arte e Mixologia”, condotti da uno storico dell’arte e da un bartender.

La ricerca di nuovi spazi
Lo smart working incentiverà il rilancio del turismo rurale in chiave bleisure. I piccoli borghi, che dovranno costruire progetti di rete per comunicare le proprie unicità, si svilupperanno come luoghi ideali non solo per vivere e lavorare a stretto contatto con la natura, ma anche per le attività di networking. Il 47% degli italiani per esempio ritiene le cantine luoghi dove poter svolgere riunioni di lavoro e meeting aziendali. Hotel tematici, relais di campagna e gampling hanno un crescente gradimento.
Hanno intercettato questa tendenza, tra gli alti, il Monferrato con la proposta di Wine Glamping, la Masseria Amastuola Wine Resort a Crispiano in provincia di Taranto, collaborando con l’architetto paesaggista Fernando Caruncho, il Borgo Antichi Orti ad Assisi, realizzando una struttura con giardino alimentare e laboratorio per barman. A livello europeo in Portogallo è stato realizzato Wow Porto, un distretto che raccoglie al suo interno sei musei, tra cui The Wine Experience e The Chocolate Experience, nove ristoranti, spazi espositivi, negozi e una scuola interamente dedicata al vino.

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