“La mia passione per la cucina mi accompagna fin da quando ero piccolo”, racconta a Job in Tourism lo chef del Park Hotel Casimiro, Cesare Pilia. Nato a Dorgali, in Sardegna il 10 luglio del 1969, a 13 anni si iscrive alla scuola alberghiera, dove incomincia a sfoderare tutto il suo amore per la cucina e nel tempo libero si diletta a mettere in pratica la teoria appresa a scuola. Prende da subito la decisione di non trasferirsi all’estero, poco attratto dalla cucina straniera e per un attaccamento profondo verso il suo paese, l’Italia, “che fornisce le più grandi potenzialità di sviluppo in diversi modi e soprattutto”, tiene a precisare, ” perché è incomparabile ad altre a livello mondiale”. La sua carriera inizia come commis di cucina, per poi passare l’anno successivo a capo partita, “in alberghi importanti, quali per esempio il Grand Hotel Villa Cora a Firenze , in cui ho lavorato tra il 1988 e il ’90, o il Bagaglino a Madonna di Campiglio, tra il ’91 e il ’92, o ancora presso il Jolly Hotel Milano Fiori, per poi approdare alla Blu Hotels nel 1993”, dice Pilia. E’ infatti grazie alla sua simpatica conoscenza con il presidente della Blu Hotels, Cavalier Giovanni Risatti, arrivata, come lo chef stesso afferma, “al momento giusto nel posto giusto”, che ha la possibilità di continuare la sua carriera ad alti livelli: sostituisce infatti con successo importanti chef di “portata” nazionale. La Blu Hotels gestiva allora ben 12 alberghi, che ora sono diventati 19, e dal 1993, fino al 1996 Pilia riesce ad occuparsi di tutte le cucine; anche se a distanza di qualche anno dice scherzando “non so proprio come potevo fare una cosa del genere, visto che ora mi è quasi impossibile gestirne uno solo”. Tra il ’96 e il ’97 il Park Hotel Casimiro, divenuto la casa madre della società, è stato completamente rinnovato “e ciò mi ha portato a scegliere di fermarmi in questo luogo paradisiaco in cui mi trovo bene e mi sento proprio come in famiglia”. Al Park Hotel Casimiro la brigata di 16 cuochi che affiancano lo chef per nove mesi all’anno (da febbraio a ottobre) si indirizza verso una cucina di tipo nazionale ed internazionale, ma soprattutto regionale, con il pesce di lago come piatto principale, visto che l’albergo si trova proprio in riva al lago di Garda. “Lo scorso anno”, conclude il suo racconto lo chef, “siamo riusciti a fare 80 mila presenze, occupandoci oltre che dei clienti abituali, anche di feste, cerimonie e soprattutto dei congressisti che occupano molto spesso le vaste sale riunioni dell’albergo”.
La ricetta
Risotto alle fragole con punte
di asparagi e code di gamberi
Tempo di preparazione 30 min
Tempo di cottura 18 / 20 min.
Ingredienti
Riso Carnaroli 60 gr
Asparagi 50 gr
Fragole 40 gr
Olio di oliva 2 cucchiai
Scalogno 1 pezzo piccolo
Burro 20 gr
Brodo vegetale 1/2 lt.
Vino bianco secco
Sale e pepe Q.B.
Preparazione
Rosolare lo scalogno nell’olio di oliva, aggiungere le punte di asparagi ed il riso, tostare , bagnare con il vino e far evaporare, aggiungere il brodo e continuare la cottura per circa 10 minuti. aggiungere le code di gamberi e le fragole e lasciar cuocere per altri 10 minuti circa. Insaporire con sale e pepe. A cottura ultimata aggiungere il burro e mantecare. Guarnire con asparagi e fragole e servire ben caldo.
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