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Crociere, lo sviluppo continua

L'evoluzione del settore impone pure la creazione di nuovi ruoli

L'evoluzione del settore impone pure la creazione di nuovi ruoli

Di Marco Beacqua, 23 Marzo 2012

Da comparto che non conosce la parola crisi a settore in difficoltà, accusato di gigantismo e di modelli di business discutibili. A seguito delle note vicende legate soprattutto al naufragio della Costa Concordia, l’industria delle crociere sta passando uno dei momenti probabilmente più complessi della sua storia recente. Almeno da quando il mercato dei viaggi per nave è diventato uno dei segmenti più vitali e dinamici del turismo globale. Come sempre in questi casi, però, la realtà non è un quadro dalle tinte forti, tutte bianche o tutte nere, ma un’immagine dalle tonalità più sfumate, in grado di tener conto della difficile situazione contingente, ma anche di trend di lungo periodo che continuano a proiettare una luce di fiducia e ottimismo sull’intero comparto.
«I recenti, tragici accadimenti hanno sicuramente provocato un contraccolpo in termini di prenotazioni e di clamore mediatico», racconta Alessandro Grimaldi, direttore risorse umane Msc Crociere. «Tuttavia, dopo l’impatto iniziale, si è tornati a guardare con forte interesse alle crociere e i volumi stanno rientrando nella normalità. L’impatto emozionale, in particolare, ha provocato un ritardo nella decisione di acquisto da parte del pubblico, ma non una rinuncia complessiva al viaggio in crociera. Un sondaggio commissionato a febbraio dalla nostra compagnia, realizzato in diversi paesi europei, ha mostrato infatti che l’84% degli intervistati percepisce le crociere come una forma di vacanza sicura; percentuale, quest’ultima, che sale al 98% tra coloro che sono stati in crociera almeno una volta nella vita. Confermano peraltro tali numeri l’aumento registrato dalla nostra compagnia nel last minute e l’andamento delle prenotazioni per la stagione estiva, che appare promettente.
Domanda. Quali sono quindi i vostri programmi di sviluppo del prossimo futuro?
Risposta. A breve sono in arrivo due nuove ammiraglie da oltre 4 mila passeggeri e più di 1.300 membri di equipaggio ciascuna. La prima, la Msc Divina, sarà varata il prossimo 26 maggio a Marsiglia, mentre la seconda, la Msc Preziosa, il cui ordine è stato confermato proprio in questi giorni, sarà pronta a marzo del 2013: navi del genere costano oltre 500 milioni di euro l’una e daranno alla flotta, una volta entrate in servizio, una capacità totale di oltre 40 mila posti letto. Ma un tale programma di sviluppo comporta delle ricadute positive anche in termini di lavoro: solo Msc Divina, per esempio, necessita di ben 2 mila addetti. E si tratta di un’occupazione stabile, dal momento che le crociere vengono effettuate tutto l’anno. Noi di Msc Crociere, in particolare, puntiamo da sempre sulla destagionalizzazione del prodotto quale punto di forza della nostra offerta.
D. A proposito di occupazione, come è cambiato il modo di lavorare sulle navi da crociera negli ultimi 10-20 anni?
R. Fino a un paio di decadi fa le crociere erano considerate un prodotto riservato a persone di una certa età e con elevate possibilità economiche. Oggi l’intero settore è cambiato: le economia di scala, in particolare, hanno permesso di applicare prezzi vantaggiosi, pur mantenendo il servizio a bordo su standard elevati. Le navi, poi, sono diventate vere e proprie città galleggianti, fornite di qualsiasi comfort, con ponti piscine e ristoranti, ma anche teatri, cinema, discoteche, negozi, casinò, centri benessere e aree dedicate ai bambini e ai ragazzi. Nuove strutture, tariffe convenienti e varietà degli itinerari riescono così a soddisfare tipologie di clienti molto differenti per esigenze e nazionalità: dal gruppo di giovani amici alla famiglia numerosa, agli sposi in luna di miele. Occorrono, perciò, professionalità sempre più specializzate, in grado di garantire tutta la varietà di servizi richiesta, e la conoscenza fluente di più lingue straniere. Soprattutto l’inglese, che è ovviamente un requisito essenziale, ma sta crescendo anche l’attenzione verso altre lingue come, per esempio, il cinese. Preferenziale è poi aver già maturato esperienze significative a bordo, oppure anche in strutture alberghiere a terra.
D. In effetti, ci si riferisce spesso alle navi da crociera come a dei veri resort galleggianti: quali sono, però, le peculiarità dell’attività di accoglienza in mare rispetto a quella a terra?
R. In realtà, sotto molti punti di vista, non ci sono grandi differenze con le strutture turistiche tradizionali: attenzione al cliente, capacità di ascolto, adattamento a culture e contesti differenti sono le caratteristiche richieste al personale di bordo così come a quello degli hotel. La peculiarità della vacanza in crociera consiste invece nella sua dinamicità: le navi, infatti, sono città in movimento e questo le espone a numerose problematiche assenti altrove. L’equipaggio, oltre alla normale gestione delle esigenze tipiche degli hotel a terra, deve quindi essere in grado di affrontare tutta una serie di problematiche inerenti alla natura stessa delle crociere, come per esempio gli imprevisti sugli itinerari, eventuali condizioni meteorologiche avverse o altri accadimenti inattesi. Il personale di bordo è perciò investito di molte responsabilità, prima tra tutte la sicurezza dei passeggeri, e deve essere capace di trovare soluzioni efficaci in breve tempo e con i mezzi disponibili sulla nave. Competenza, flessibilità e attitudine al problem solving sono quindi le skill peculiari che dovrebbe possedere un buon professionista delle crociere.
D. Come vede, infine, lo sviluppo del lavoro sulle navi da crociera nei prossimi 20 anni? Pensa che potranno sorgere nuove figure o ruoli specifici?
R. Il progresso tecnologico sta generando la necessità di professionalità sempre più tecniche e specifiche. Le navi sono un mix di stile, design, tradizione e nuove tecnologie, con sistemi di gestione sempre più all’avanguardia. Nei processi di selezione è divenuta centrale, pertanto, la ricerca di risorse con competenze tecniche elevate, che si affianchino alle professionalità tradizionali. L’attenzione alle esigenze specifiche di ogni singolo cliente, inoltre, sta favorendo la nascita di ulteriori figure professionali, in grado di fornire un’assistenza tailor made. Esempio tipico è il guest relations manager: un ruolo sempre più ricercato, che si occupa delle relazioni con i passeggeri e di soddisfare le loro variegate richieste. Se diverse sono quindi le nuove professionalità, preparazione, impegno e flessibilità rimangono tuttavia pur sempre le costanti di chi vuole far carriera in questo settore.

I processi di ricerca e selezione del personale

«Per il settore dell’hotel management, la maggior parte del personale viene selezionata principalmente da strutture ricettive rinomate. Dagli istituti nautici invece proviene il recruiting degli ufficiali di coperta e di macchina, il cui know how è poi perfezionato a bordo». È sempre Alessandro Grimaldi a spiegare, nel dettaglio, i processi di ricerca e selezione dei collaboratori di Msc Crociere. «I candidati giudicati idonei», prosegue, in particolare, il direttore risorse umane della compagnia, «dovranno effettuare una visita medica secondo gli standard internazionali e superare con successo una serie di corsi richiesti dal corpo delle capitanerie e dagli organi di controllo navale (antincendio, addestramento alla sopravvivenza e salvataggio, sicurezza personale e responsabilità sociale, primo soccorso). Ogni addetto sarà poi formato in merito a tutte le procedure di sicurezza e di emergenza Msc Crociere e seguirà corsi sulle procedure standard di igiene e sanità, al fine di garantire il massimo dell’efficienza in materia di sicurezza alimentare e pulizia a bordo. La compagnia, in cambio, offre ampi margini di crescita professionale, gratificando in termini di carriera le competenze, l’energia e l’impegno. Msc Crociere dispone, inoltre, di un programma di welfare e di benefit per il proprio equipaggio, che riserva una particolare attenzione all’equilibrio tra le ore trascorse al lavoro e il tempo libero. A disposizione del personale, infatti, ci sono diversi ambienti dedicati, quali la discoteca, la piscina, il bar, i negozi e la mensa, che consentono di godersi le pause in totale libertà e assoluto relax».

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