Le compagnie di crociera vanno all’incasso. Dopo aver rappresentato il “porto sicuro” – è proprio il caso di dirlo – della distribuzione turistica organizzata durante gli anni della pandemia, quando per molto tempo sono state, di fatto, uno dei pochi prodotti disponibili a scaffale nelle agenzie di viaggio e tra le prime aziende a mettere in atto protocolli sanitari che permettessero la ripresa dei flussi turistici, sono pronte ora a capitalizzare gli sforzi compiuti. Secondo le previsioni di Cemar Agency Network, diffuse in occasione di Seatrade Cruise Global in corso a Ft.Lauderdale, il 2023 sarà, infatti, l’anno record per l’Italia delle crociere, con 12 milioni e 800mila passeggeri movimentati stimati entro la fine dell’anno.
Il dato, sempre secondo le stime, sarebbe superiore del 37,6% rispetto al 2022, ma supererebbe anche del 9,2% i numeri del 2019, ultima stagione pre-pandemica. Le toccate nave saranno invece leggermente inferiori a quelle registrate lo scorso anno: 4.915 contro le 4.955 . Saranno infine 168 le navi in transito nelle acque italiane in rappresentanza di 52 compagnie di navigazione. A quota 72 i porti italiani coinvolti nel traffico crocieristico, che vedrà confermato il primato di Civitavecchia (2,8 milioni di passeggeri), seguita a pari merito da Genova e Napoli (entrambe a 1,4 milioni). Tra i primi 10 ci saranno poi, in ordine, Savona, La Spezia, Palermo, Messina, Livorno, Venezia e Trieste.
La classifica delle compagnie
Tra le compagnie crocieristiche che nel 2023 movimenteranno il maggior numero di passeggeri nei porti italiani, spicca MSC Crociere che si avvicinerà ai 4 milioni di passeggeri
movimentati. Seguiranno Costa Crociere (2,4 milioni), Royal Caribbean (1,2 milioni), Norwegian Cruise Line (1,1 milioni) e Celebrity Cruises (8mila passeggeri). I mesi più trafficati saranno, a sorpresa, quelli di spalla, ottobre, settembre, maggio e, a seguire, agosto.
In base alle prime valutazioni effettuate da Cemar Agency Network, la crescita proseguirà anche nel 2024, quando i passeggeri movimentati nei porti italiani supereranno
certamente i 13 milioni.
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