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Cresce in Italia il bed & breakfast

Di Anna Romano, 6 Febbraio 2004

www.bb-italia.it
In Inghilterra, in Germania, in Olanda il bed & breakfast è una modalità turistica da tempo consolidata. Molte persone scelgono questo tipo di soggiorno perché amano l’atmosfera familiare che vi si ritrova ma anche, o forse soprattutto, perché consente un discreto risparmio economico rispetto al classico soggiorno in hotel. In Italia, fino a pochi anni fa, di bed & breakfast non si parlava proprio, ma in breve tempo le cose sono cambiate e adesso questo circuito è fra i settori turistici in crescita, come ci conferma Flavio Sirotti, uno dei responsabili del portale, che ha aperto un proprio b&b quattro anni fa nella casa materna di Urbino. “Il nostro portale conta oltre 300 presenze e moltissime pagine visitate ogni mese. Vi si trovano consigli turistici per chi vuole soggiornare in un b&b, e per chi vuole aprirlo tutte le indicazioni, le norme da conoscere, i circuiti a cui ci si può associare, le modalità di promozione… È un punto di riferimento on line con due indirizzi, www.bb-italia.it e www.bb-italia.com, che convergono entrambi sul medesimo data-base. Il settore si sta sviluppando, e arrivano molte nuove richieste di apertura”, racconta Sirotti, “anche se non siamo al livello di altri paesi europei. Diciamo che in Italia la cultura del bed and breakfast deve ancora migliorare”.
Per aprire un bed & breakfast, che è una sistemazione diversa dall’albergo, dall’agriturismo e dall’affittacamere; e prevede appunto che oltre al pernottamento sia fornita un’adeguata prima colazione, occorre anzitutto essere abitualmente residenti nello stesso edificio adibito a b&b. Le camere destinate agli ospiti devono disporre di servizi indipendenti, i locali devono rispondere ai requisiti richiesti dall’Ufficio di Igiene, così come in generale tutti i servizi e le forniture, incluso il ricambio di biancheria. Particolare importante, il b&b non può essere aperto tutto l’anno, ma solo entro determinati limiti di tempo.
A Sirotti domandiamo quali siano gli elementi decisivi per gestire un b&b con successo.. “Passione per questo tipo di soggiorno. Rispetto alla sistemazione alberghiera c’è grande differenza perché s’instaura un rapporto diretto col proprietario di casa, viene coinvolta tutta la famiglia, s’instaurano contatti più amichevoli, si entra subito in sintonia, si trova qualcosa in comune. Ma attenzione, è un tipo di attività che bisogna amare davvero proprio per il maggiore coinvolgimento che richiede”, risponde. “E non tutti hanno la necessaria apertura mentale”.
Quanto al guadagno possibile con questa attività, i dati sono molto eterogenei. I b&b situati fuori città più che altro consentono un arrotondamento mensile, ma i b&b ubicati nelle città d’arte possono rendere molto. Resta però un interrogativo: se la motivazione della scelta di un b&b è legata anche a un’esigenza di risparmio, è sicuro che i prezzi che vi si praticano siano effettivamente concorrenziali rispetto a quelli degli hotel? A un primo sguardo non si direbbe, anche se va detto per onestà che questo avviene soprattutto nel caso di location particolarmente suggestive, dimore di charme dove si respirano atmosfere forse introvabili altrove.
“Effettivamente in Italia c’è un problema di tariffe che non sempre sono abbastanza vantaggiose rispetto a quelle degli hotel. Questo è un punto su cui riflettere per sviluppare meglio le potenzialità del settore”, conclude Sirotti.

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