Quanto sono cambiate le abitudini di viaggio a causa della pandemia? Saperlo è fondamentale per tutti gli attori del settore per permettere loro di preparare al meglio le prossime strategie. Tra i vari studi a riguardo è arrivato anche quello di Hilton, che pone l’accento non solo sul modo di viaggiare ma anche proprio sulle trasformazioni delle persone. E traccia il profilo del viaggiatore del 2022 nell’indagine “The 2022 Traveler. Emerging trends and the redefined traveler”.
Il gruppo ha preso in esame una serie di ambiti:
• Fitness: le app di workout e nuovi programmi di allenamento hanno cambiato l’approccio di dove, quando e come le persone si allenano.
• Spa: il focus crescente sul wellness sta modificando la spa, così come l’esperienza olistica dell’hotel.
• Food & beverage: dopo il pane a lievitazione naturale, trend del 2020, la nuova tendenza è una sempre maggior richiesta di esperienze culinarie.
• Sostenibilità: dalla cottura in forni solari fino alle biciclette elettriche, i 18 mesi di restrizioni hanno contribuito a ridefinire l’interesse per un pianeta più sano.
• Design: infine, i lavoretti fai da te, gli hobby di giardinaggio e l’attenzione per gli spazi esterni, come i cortili, stanno cambiando anche la percezione del design dell’hotel.
• Servizi: in quest’ambito si nota come il numero crescente di animali domestici durante la pandemia stia portando a un interesse maggiore dei viaggi in loro compagnia e al conseguente diffondersi di hotel per cani, agevolazioni per i cuccioli e altro.
• Loyalty: è uno dei trend in atto, la creazione di nuovi programmi di fedeltà – in tutti i settori – sta portando una maggiore ricerca di customizzazione e benefit maggiori per i clienti.
“Il mondo – e il settore hospitality – hanno subito cambiamenti radicali negli ultimi due anni. E come abbiamo scoperto in questo report, le esigenze e gli interessi dei viaggiatori sono cambiati”, ha affermato Chris Nassetta, presidente e Ceo di Hilton.
Sono tanti e diversificati i nuovi trend di viaggio che emergono dal report e che determinano innovazioni sia interne sia esterne all’hotel. Si possono sintetizzare in quattro temi costanti, che possono contribuire a ridefinire la tipologia del viaggiatore post pandemia:
In primo luogo, nella situazione di incertezza e caos generale le persone hanno riscoperto il valore dell’efficienza e la vorranno sperimentare anche durante un viaggio: questo aspetto, già consolidato in diversi settori della vita quotidiana, verrà ricercato anche in viaggio, pensiamo ad esempio a innovazioni diventate ormai routine, come il check-in e il check-out contactless e la digital key.
Avevamo segnalato una crescente consapevolezza del benessere. Quest’attenzione generale però andrà oltre la palestra: modi differenti di vivere il luogo di lavoro e l’affermarsi di una nuova modalità di allenamento fisico si rifletteranno nella pianificazione dei viaggiatori, che opteranno sempre più per esperienze in grado di intensificare il contatto con la natura e di ritrovare il giusto equilibrio.
I vari lockdown sono stati per molti anche l’occasione di scoprire e coltivare nuove passioni e hobby: questo, secondo Hilton, porta a viaggiatori più informati, sofisticati e intenzionati a partire portando le proprie passioni in valigia, portando avanti la richiesta di nuovi trend nel fitness, nelle scelte gastronomiche e nelle esperienze di viaggio uniche.
Si dice che la pandemia ci ha resi migliori. Non sappiamo se sia esattamente così, quel che è certo è l’emergere di un nuovo senso di interesse verso il prossimo, che aumenterà sempre più e soprattutto, dicono dalla compagnia, è destinato a riversarsi nei viaggi: la pandemia ha separato famiglie e amici, generando un crescente desiderio di rivedersi con viaggi di gruppo nel 2022. Inoltre, si prevede che i viaggiatori avranno più a cuore la sostenibilità e il benessere della comunità e vorranno continuare a dimostrare la loro affezione nei confronti di brand, aziende e organizzazioni che incarnano i loro stessi valori.
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