Cosa incide sul turismo?

Congestione del traffico, scarse vie di comunicazione, elevato costo del carburante, scioperi e tassazione dell’Iva: sono questi gli indicatori che incidono sull’andamento dei consumi turistici in Italia. Non sono soltanto la qualità degli alberghi e l’innovazione dell’hôtellerie a incidere sul livello di accoglienza, dunque. Lo sostiene Claudio Scarpa, direttore dell’Associazione veneziana albergatori (437 iscritti a Venezia e in tutta la provincia), che ha commissionato una ricerca al Centro studio Sintesi di Mestre per calcolare l’indice di accoglienza turistica in Europa, vale a dire il valore riferito a 18 voci che racchiudono in sé le molteplici sfaccettature dell’accoglienza turistica in Italia.
Commentando le motivazioni di questa ricerca, presentata in occasione della Giornata mondiale del turismo, Scarpa ha affermato: «Il sistema turismo italiano sta affrontando un momento difficile e critico, ma il governo e le istituzioni non possono fare come gli struzzi, nascondendo la testa sotto la sabbia, ignorando il problema e la grave situazione che sta paralizzando il comparto. È essenziale muoversi, facendo anche una buona dose di sana autocritica. Non mi stupisco che siamo proprio noi, associazione di albergatori, a fare il primo passo con questa ricerca».
L’indice elaborato mostra con evidenza i fattori critici della situazione italiana. Il punto di partenza è dato dalla convinzione che non è più sufficiente puntare soltanto alla qualità dell’ospitalità, ammodernando le strutture alberghiere, investendo nella ricettività per migliorare il servizio offerto ai turisti. Sulla situazione pesano molti altri fattori: le strade, gli aeroporti, i servizi di trasporto pubblico, la sicurezza. «È inutile investire nella valorizzazione delle strutture ricettive e nel miglioramento dei ristoranti se poi il turismo fa acqua un po’ da tutte le parti», aggiunge Scarpa, «e il sistema nel suo complesso non funziona. Il problema è che il turismo è sempre stato considerato come la Cenerentola dell’economia da tutti i governi che si sono succeduti in Italia. Non si tratta soltanto di una questione di tipo economico, ma anche sociale. Quando si legifera non si pensa mai, nelle più disparate materie, al turismo e all’impatto che alcuni provvedimenti possono avere sui flussi turistici».