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Contract Design-International Design Award: spazio ai progetti per gli alberghi

Di Job in Tourism, 22 Novembre 2002

Ha debuttato a Tecnhotel Hospitality 2002 la prima edizione del Contract design international design award, concorso internazionale riservato ai designer e alle aziende che operano in questo settore. Organizzato dalla Fiera di Genova con il patrocinio di Polidesign (Consorzio del Politecnico di Milano) e di H&C Design (Osservatorio scientifico sui settori del turismo e dell’ospitalità) in collaborazione con le riviste del settore design, design d’interni e architettura italiane ed estere. Il concorso si propone di favorire la qualità progettuale dei prodotti destinati al settore della ricettività, quali ad esempio: hotel, navi, porti, stazioni, aeroporti, villaggi turistici, ristoranti, bar, ecc. I prodotti che hanno concorso sono già presenti sul mercato dal 1999 in poi; la giuria, formata da esperti internazionali, ha valutato secondo criteri articolati che hanno tenuto conto della concezione complessiva del prodotto, delle soluzioni tecniche ed espressive, dell’impatto ambientale, della qualità, della sicurezza e dell’economia. La giuria ha assegnato il premio Contract Design – International Design Award ai prodotti vincitori e ne ha selezionati altri a cui ha conferito una menzione speciale. Questo premio internazionale di Design, il primo al mondo, deriva dalla necessità di individuare in un quadro di lettura coordinato quel panorama di prodotti sempre più numerosi, ideati, progettati e realizzati in modo specifico per gli ambienti della collettività. Questi ambienti che costituiscono il tessuto connettivo necessario allo svolgimento della vita sociale, si aggregano in varie configurazioni per costituire i Territori Extradomestici, i luoghi di incontro, di sosta, di movimento, di ristoro, di svago e di servizio, scenari delle attività umane di relazione. Al fine di rendere facilmente comprensibili le tipologie e le forme di tali strutture, si è voluto individuare nella tipologia Albergo la struttura abitativa collettiva più centrale al tema in oggetto, essendo questa la più vicina agli aspetti di “domesticità” e quindi la più affine per molti aspetti al tema più facilmente leggibile della “casa”. L’area tematica del Contract Design si estende poi, oltre l’albergo, alle altre strutture collettive quali motel, villaggi turistici, centri convegni, sale per lo spettacolo, centri d’affari, terminal aeroportuali, ferroviari, navali, navi da crociera. Molte di queste strutture si caratterizzano attraverso processi costruttivi espansivi che nel tempo fanno assumere loro, attraverso complessi meccanismi di pianificazione e costruzione, notevoli dimensioni con conseguenti impatti sul territorio e sull’assetto socio-economico dell’area interessata. Tali processi partono dalla progettazione strategica a scala territoriale ed urbanistica, vedi ad esempio ciò che avviene con gli aeroporti ed i terminal navali, per attraversare la progettazione architettonica, degli interni e giungere infine anche al design della vastissima gamma di prodotti sviluppati per rispondere puntualmente alle necessità funzionali ed operative che questi luoghi, così particolari, richiedono per espletare al meglio la loro funzione. E’ quindi in atto già da tempo, una intensa attività di ricerca e di produzione di beni e servizi sempre più e sempre meglio finalizzati alle varie tipologie di impiego. Queste nuove produzioni propongono oggetti, componenti, sistemi e attrezzature mirate ad un uso collettivo, molto spesso regolato da leggi e norme precise, dettate da necessità d’uso diverse da quelle domestiche, quali ad esempio la durata, l’affidabilità, la resistenza, la flessibilità , il dimensionamento, e da certificazioni che ne garantiscano la rispondenza a determinati requisiti legati alla sicurezza di beni e persone, sotto il profilo prestazionale con l’utilizzo di materiali naturali o speciali, ad alta resistenza, ignifughi, sempre più riciclabili.

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