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Congressi: Italia ancora prima in Europa

Si conferma il primato dell'Italia che, come già nel 2023, anche nel 2024 si posiziona in cima alla classifica per numero di congressi ospitati: un risultato importante anche per le sedi ospitanti e gli hotel congressuali

Si conferma il primato dell'Italia che, come già nel 2023, anche nel 2024 si posiziona in cima alla classifi

Di Job in Tourism, 26 Novembre 2024

L’Italia si conferma al primo posto in Europa e al secondo nel mondo per numero di congressi. Il posizionamento – relativo all’anno 2023, ma con proiezioni sul 2024 che lo confermano, è stato diffuso nei giorni scorsi in occasione dell“Italian Knowledge Leaders”, organizzata da Convention Bureau Italia con il supporto della Conferenza dei rettori delle università italiane.

I numeri del congressuale italiano

I dati sono quelli della ricerca diffusa da IKL, che evidenziano come il Belpaese dimostri una grandissima capacità, in particolare per quel che concerne i congressi di grandi dimensioni, sopra le 500 persone, di convertire il numero di knowledge leaders presenti sul territorio in congressi confermati. In questo senso, con una cifra che sfiora il 40%, l’Italia è al secondo posto in Europa dopo la Spagna (47%) e davanti alla Francia (33%).

Per numero di congressi svolti – con un totale di 533 – ha, però, conquistato nel 2023 il podio europeo. In base ai congressi già svolti e a quelli in programma, il Paese risulta al primo posto anche per il 2024, con un totale di 540 appuntamenti, contro i 459 della Germania e i 459 della Spagna. Un primato importante anche per le sedi ospitanti e gli hotel congressuali.

“Il nostro Paese – ha commenta la presidente di Convention Bureau Italia, Carlotta Ferrari – si dimostra quello che è riuscito a uscire meglio dalla pandemia. Prendiamo in esame un intervallo di tempo che inizia subito dopo l’anno record, il 2019, con tutte le difficoltà che sono conseguite dal lockdown. Questi risultati, che ci collocano in una posizione di preminenza su scala europea, sono direttamente proporzionali all’impegno profuso dai leader della conoscenza italiana, che abbiamo premiato oggi. È grazie alla loro iniziativa se siamo riusciti a raggiungere questi livelli. Adesso la sfida sarà rimanere in alto”.

 

 

 

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