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«Il sistema congressuale evolve verso nuove modalità. Probabilmente assisteremo a uno spostamento di sede verso nuovi spazi meno convenzionali, non più le classiche sale, ma luoghi atipici come palasport o auditorium. E cambierà anche l’impostazione degli incontri: non più il rapporto verticale da discente a docente, di là il conferenziere, di qua il pubblico. Al contrario avremo interazione, aggregazione, mescolanza. Insomma, più eventi che congressi», afferma Manuel Olivero, giovane general manager di Sgm conference center – Eventi per vocazione, che ha sede a Roma, in una luminosa struttura dotata anche di un bel giardino.
Qui sta per partire la seconda edizione del master “Event management e Turismo congressuale”, dopo il successo della prima. «Per la generazione dei trentenni come me, l’ingresso nel mercato del lavoro in questo settore è altamente problematico – spiega Olivero. – Scontiamo gravi lacune nel percorso formativo, che in Italia su questi temi è ancora arretrato. Ecco perché nel 1999 è nato Sgm, contraddistinto dal valore assoluto degli spazi, delle tecnologie e dei servizi integrati. Il nostro team di lavoro è fortemente mirato alla specializzazione e all’aggiornamento. Oltre a organizzare eventi e manifestazioni che prestano particolare attenzione al prodotto turismo, al made in Italy, all’innovazione, abbiamo creato un percorso formativo per introdurre giovani diplomati e laureati alle dinamiche del sistema congressuale italiano, fornendo loro gli strumenti operativi e culturali del settore e la conoscenza dei differenti contesti operativi in una dinamica di apprendimento moderna e pratica».
Il corso, che ha appunto per obiettivo di fornire a giovani «risorse in grado di inserirsi in aziende della filiera oppure in enti, associazioni e imprese operanti nel settore degli eventi per il loro sviluppo commerciale e per la loro pianificazione di comunicazione integrata», prevede 70 ore di lezioni d’aula, divise nelle tre macroaree Turismo congressuale, Event management e Trasversale (marketing e comunicazione nel turismo congressuale), più un training Project work di 80 ore.
Non è naturalmente l’unico master di questo tipo esistente in Italia, ma, specifica Olivero «è l’unico certificato Uni En Iso 9000». Singolare, invece, nel vero senso del termine, la formula “One to One” del medesimo corso, singolo partecipante con singolo docente.
«Questa formula è assolutamente innovativa nel suo genere e nel settore turistico congressuale. Con 50 ore d´aula (invece delle 70 in formula classica) e con un percorso personalizzato e tagliato su misura del singolo partecipante, consente di gestire con elasticità l´attività formativa. Per chi ha problemi di lavoro, problemi legati allo studio, o chi desidera una formazione completamente dedicata, la formula One to One consente di personalizzare contenuti e tempi di erogazione in accordo col docente».
Congressi, il futuro è negli eventi
Di Floriana Lipparini, 14 Ottobre 2005
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