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Comunicare on-line oggi

Di Massimiliano Sarti, 4 Luglio 2008

Sono sempre di più i viaggiatori che, prima di decidere la destinazione di una nuova partenza, ricercano informazioni on-line. Riuscire a catturare l’attenzione degli internauti è perciò una sfida vitale che gli operatori del turismo si trovano ad affrontare quotidianamente. «La nascita del cosiddetto web 2.0», spiega il consigliere Iab (Interactive advertising bureau), nonché country manager Italia di Fox interactive media MySpace.com, Francesco Barbarani, «ha però modificato radicalmente il normale modello di relazione tra aziende e cliente. A seguito di tale evoluzione, il consumatore non è più soltanto il destinatario finale di messaggi pubblicitari provenienti dall’alto ma, grazie al social networking, è ora egli stesso una fonte di informazioni, alcune delle quali dall’elevato potenziale commerciale. È perciò veramente fondamentale riuscire a entrare nelle grazie dell’utente e fare così in modo che il potenziale cliente divenga un vero e proprio amico del proprio brand».
Un obiettivo, quest’ultimo, raggiungibile solo a patto di riuscire a definire una strategia di comunicazione coerente e mirata. «Occorre muoversi in punta di piedi», prosegue Barbarani. «Non è tanto, o meglio non solo una questione di entità degli investimenti, quanto di atteggiamento. Quello che conta davvero è riuscire a trovare un portavoce spontaneo del brand: qualcuno che sia in grado di mettere in moto una sorta di passaparola virtuale, capace di diffondere un messaggio positivo del prodotto che s’intende offrire. Per ottenere lo scopo, a mio parere, è essenziale imparare prima di tutto ad ascoltare gli utenti. A cominciare dai loro suggerimenti, che possono rivelarsi particolarmente utili per tarare l’offerta sulle esigenze dei consumatori on-line. Ma non solo: la comunicazione deve diventare una vera relazione a due vie, trasformarsi in un dialogo non unicamente formale tra azienda e potenziale cliente».
Una tesi suffragata anche dal crescente numero di persone impegnate a consultare i social network per informarsi sui prodotti che intende acquistare. «Almeno, stando a quelle che sono le evidenze delle ultime indagini internazionali», aggiunge Barbarani. «A testimoniare il successo dei social network, peraltro, ci siamo anche noi: MySpace, dopo solo un anno di presenza in Italia, conta già più di 2,5 milioni di utenti unici, nonché 1,6 milioni di profili aperti, che attualmente stanno crescendo al ritmo di uno ogni 20 secondi. È anche per questo motivo che le imprese dovrebbero comprendere l’importanza di destinare risorse crescenti alla gestione delle attività legate alla comunicazione sul web 2.0. Impegnando, per esempio, una o più persone a tale compito, oppure affidandosi alle new media agency».
Ma come creare una campagna promozionale efficace in un mondo virtuale sempre più complesso e articolato? «Studiando ogni singolo caso nei minimi dettagli ed elaborando piani diversificati a seconda dell’obiettivo da raggiungere», conclude Barbarani. «Noi di MySpace, per esempio, offriamo ai nostri inserzionisti non solo la possibilità di pubblicare i tradizionali banner pubblicitari, ma anche di creare un vero e proprio profilo aziendale, tramite il quale i nostri internauti possono interagire con il brand come con ogni altro utente MySpace. Ancora una volta, però, per rendere tale strategia efficace è necessario seguire costantemente le vicende del proprio profilo, inserendovi novità, notizie e informazioni a ritmi accettabili e, soprattutto, rispondendo alle domande dei lettori. Occorre, inoltre, tenersi costantemente aggiornati sulle più recenti evoluzioni dei programmi informatici, in modo da mantenere l’immagine della propria azienda al passo coi tempi. Mi riferisco, per esempio, agli wibjet: mini-programmi inseriti all’interno dei siti o dei profili, scaricabili da qualsiasi utente e, per questo motivo, capaci di favorire ulteriormente la socializzazione. Infine, a completare un quadro dalle molteplici sfaccettature, è anche possibile integrare le strategie di promozione sul web con iniziative off-line legate magari alla comunità formatasi in rete. È così, per esempio, che per la campagna del Trentino ideata per promuovere la regione quale paradiso dello snowboard tra gli appassionati di questo sport invernale, abbiamo realizzato, oltre a un profilo MySpace e a un mini-sito, anche un evento musicale di fine stagione dedicato agli iscritti».

Cos’è il web 2.0

«È la nuova frontiera della rete». Così Francesco Barbacani descrive la recente rivoluzione on-line che ha mutato radicalmente il modo in cui gli internauti si rapportano tra loro sul web. «Il cambiamento è avvenuto in maniera naturale, quasi impercettibile due o tre anni fa: in internet sono progressivamente aumentate le opportunità per gli utenti di mettere i propri contenuti on-line finché, un po’ come avviene per tutti i fenomeni storici, quando dopo qualche tempo è sorta la consapevolezza di un cambiamento strutturale delle dinamiche d’interazione nella rete, a questa rivoluzione silenziosa è stato dato il nome di web 2.0. Oggi le frontiere di internet si stanno spostando sempre più in avanti, verso un orizzonte di cui ancora si fatica a scorgere i confini. In particolare, ogni device portatile, come i cellulari o le videocamere, è per esempio ormai in grado di trasmettere i propri contenuti sul web, aumentando a dismisura le potenzialità di quella nuova forma di attività a cui è stato dato il significativo nome di social networking».

Identikit di My-space

MySpace è un portale di nuova generazione fondato sull’idea del social networking. Nato nel 2004 negli Stati Uniti, a Los Angeles, in soli tre anni è diventato il quinto sito più visitato al mondo. Oggi è considerato uno dei principali lifestyle portal dove è possibile confrontarsi con gli amici e scoprire nuovi trend.
MySpace, presente in ben 29 paesi nel mondo, si può sinteticamente definire come una comunità globalmente connessa attraverso profili web integrati, blog, instant messaging, e-mail, music streaming, video, gallerie fotografiche, eventi, comunità universitarie e forum. I contenuti del sito sono, infatti, creati e definiti dai membri registrati, che, interagendo con questo spazio aperto d’interscambio, MySpace appunto, condividono profili personali, fotografie, informazioni su ciò che è di tendenza, nonché contenuti video indipendenti e musica. Oggi MySpace conta complessivamente oltre 200 milioni di profili registrati e 108 milioni di visitatori unici. In Italia, in particolare, è presente dal 26 maggio 2007.
I fondatori di MySpace sono Tom Anderson, 38 anni, laurea a Berkeley, in California, che è oggi il primo “amico” di ciascun utente MySpace, e l’attuale presidente e ceo, Chris DeWolfe, 42 anni (laureato anch’egli in California, alla Marshall school of business). Nel luglio del 2005 il social network MySpace è entrato a far parte di Fox interactive media, realtà appartenente alla News corporation di Rupert Murdoch.

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