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Comunicare aiuta il successo

Di Simone Giorgi, 31 Marzo 2006

Si conclude qui il “manuale” sulla comunicazione di Simone Giorgi, toscano, Food &Beverage Director del prestigioso Park Hyatt a Milano.

3. Il triangolo della comunicazione
a) Management e staff
b) Manager e manager
c) Staff e clienti

3a. Management e staff
Le aziende più competitive hanno ritenuto necessario cominciare a organizzare una rete di comunicazione interna, soprattutto nelle piccole società a conduzione familiare nelle quali la comunicazione aziendale è sostituita dal rapporto personale. In alcuni contesti, come nelle catene internazionali, la comunicazione all’interno vuol dire :
a) Definire un’immagine e uno stile aziendale forte e determinato
b) Informare i propri dipendenti anche al di fuori delle loro competenze specifiche, mettendo a fuoco l’azienda come struttura organizzativa, i servizi e i prodotti da essa erogati.
La comunicazione interna, dunque, è anche e soprattutto un processo collettivo che attraversa orizzontalmente e verticalmente la struttura aziendale. Una corretta politica di comunicazione interna diventa un fattore strategico che può contribuire in modo significativo allo sviluppo dell’azienda:
• Motivando
• Favorendo la comprensione delle politiche strategiche
• Favorendo l’omogeneizzazione dei comportamenti, in particolare di quelli rivolti all’esterno e quindi determinando un unico e “attrattivo” stile aziendale
• Convincendo i dipendenti, in quanto importante veicolo pubblicitario, della qualità e competitività dei prodotti
• Favorendo i flussi informativi che possono servire al lavoro dei dipendenti e quindi migliorando l’efficienza e la competività dell’azienda nel suo complesso
• Accrescendo il coinvolgimento e quindi il senso e l’orgoglio di appartenere all’azienda
La comunicazione come strumento per la formazione di un’omogenea cultura d’impresa orientata alla qualità e alla soddisfazione delle attese prioritarie del cliente.

3.b Manager e manager
Risulta fondamentale che lo staff percepisca il reciproco rispetto che lega i dirigenti fra loro (Team Building). A questo scopo è necessario pianificare diversi incontri:
• Riunioni personali con i manager di ogni dipartimento per affrontare le specifiche problematiche dei reparti
• Riunioni con i manager di tutti i dipartimenti per confrontare le problematiche comuni e nello stesso tempo diffondere messaggi univoci

3.c Staff e clienti
I componenti dello staff sono i primi ad andare incontro ai clienti. Una prima linea perfettamente preparata imprime al cliente una prima sensazione favorevole e lo predispone a un’esperienza eccellente.
La percezione è tutto
Il nostro albergo e il nostro personale sono ottimi se le altre persone lo pensano e lo percepiscono come tale.
La percezione è realtà
La percezione di un cliente può essere influenzata da molti fattori:
• Precedenti soggiorni
• Soggiorni di parenti, amici e colleghi di lavoro
• Pubblicità
• Interazione con impiegati
• Altro
I fattori che influenzano il comportamento dei clienti
Alcuni fattori che possono influenzare il comportamento del cliente:
• Le precedenti esperienze in questo o in altri alberghi della catena
• L’aspettativa di servizi, prodotti, ambiente, prezzo, ubicazione…
• Le pressioni derivanti dal lavoro esercitato
• Le pressioni sociali
• Le pressioni finanziarie
• Altro
Empatia
Nel linguaggio comune significa capacità di compartecipazione, condividere gli stati d’animo degli altri.
Aspettative dei clienti
I clienti possono avere una qualsiasi delle seguenti aspettative:
• Accoglienza calorosa
• Servizio personale
• Impiegati sorridenti
• Servizio professionale
• Atmosfera amichevole, rilassante
• Cortesia
• Impiegati ben informati
• Impiegati che fanno quello che hanno detto di fare
• Onestà
• Impiegati premurosi che ascoltano
3.c Clienti interni e esterni
Un cliente interno è un collega che dipende dal vostro lavoro per poter eseguire bene il suo:
• Collega dello stesso reparto
• Collega di un altro reparto
• Impiegati di un altro hotel della catena
Definite i clienti interni:
• A chi è diretto il vostro lavoro
• Per chi è importante il vostro lavoro
Il contatto iniziale
1. Stabilire un rapporto
• Stabilire un contatto visivo
• Sorridere
• Salutare il cliente
• Usare il nome del cliente (se conosciuto)
Il saluto è importante perché:
• Dimostra che esiste un genuino interesse verso di loro
• Fa sentire il cliente a proprio agio e benvenuto
• Fa sentire il cliente importante
• Le relazioni successive diventano più piacevoli
L’uso del nome del cliente è importante perché:
• Il cliente si sente riconosciuto
• Può aiutare il cliente a farlo sentire importante di fronte alle persone che lo accompagnano
• Dimostra che noi ci preoccupiamo a un livello personale, ricordandoci di lui
• Il nostro nome ci distingue come individui, con la nostra identità
Anche i clienti in attesa di essere serviti devono essere fatti sentire come benvenuti
• Stabilire un contatto visivo e sorridere
• Salutare il cliente
• Spiegare al cliente che tra brevissimo vi occuperete di loro
• Dite con una certa precisione quanto durerà l’attesa
3. Avere cura anche dei clienti al telefono
1. Rispondere al telefono entro tre squilli
2. Salutare chi telefona con “un sorriso nella voce”
3. Ringraziare chi telefona per aver atteso in linea
Essere consapevoli delle percezioni e idee preconcette
Dobbiamo essere consapevoli delle nostre percezioni e idee preconcette quando comunichiamo con il cliente, se vogliamo considerarci dei veri professionisti del servizio:
• Dobbiamo trattare ogni cliente come un individuo
• Dobbiamo evitare di considerare il cliente sulla base di stereotipi relativi a nazionalità, sesso, etnia, o modo di vestire
Capacità di ascolto
Ascoltare è una percezione attiva, significa dare piena attenzione al cliente per sentire meglio e comprendere ciò che ci sta comunicando. Questo mostra rispetto per i clienti e aiuta a scoprire il vero messaggio e le loro necessità, vale a dire che cosa può esserci dietro le parole.
L’ascolto ci aiuta a:
• Capire quello che realmente vuole il cliente
• Prevenire malintesi ed errori
• Suggerire idee per migliorare il servizio
• Stabilire relazioni durature
Possibili barriere all’ascolto
• Rumore
• Interruzioni frequenti
• Distrazioni (non ci si concentra sul cliente)
• Stereotipi (i nostri preconcetti si frappongono tra noi e quello che il cliente ci sta comunicando)
• Pensare a una risposta prima che il cliente abbia terminato di parlare.

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