Job In Tourism > News > Editoriale > Come un taglio nel muro

Come un taglio nel muro

Di Emilio De Risi, 11 Marzo 2011

Un bravo imprenditore è chi riesce a gestire la propria azienda con oculatezza creando profitto. Un brillante imprenditore è colui che riesce a vedere più lontano degli altri. Al pari, un bravo albergatore gestisce il proprio hotel procurando soddisfazione agli ospiti e garantendo utile. Un albergatore lungimirante è chi riesce a scorgere un dettaglio e a puntare su questo.
Adesso voglio raccontarvi una breve storia sugli hotel, la bellezza e il marketing. Alcuni giorni fa ho visitato il museo del Novecento di Milano. Verso la fine del giro, salendo su una scala mobile che porta al penultimo piano del palazzo, si è sopraffatti da un’emozione. Forte come un taglio. Forte come la bellezza di un soffitto mozzafiato realizzato da Lucio Fontana.
È qui che inizia la nostra storia e la mia riflessione sugli alberghi. Nel 1956 Fontana realizzò, nella sala da pranzo del ristorante dell’hotel del Golfo di Procchio, sull’isola d’Elba, un’opera incredibile. Con il suo stile inconfondibile operò una serie di tagli sull’intonaco grezzo del soffitto. Incisioni che vennero colorate dall’artista creando una spettacolo di 150 metri quadrati. Nel 2000, a causa del restauro dell’albergo, questa opera ha rischiato di essere persa per sempre. Ascoltavo incredulo il racconto della guida che spiegava come i proprietari dell’albergo non sapessero cosa fare di questo soffitto. Erano disposti a cederlo purché qualcuno li privasse di quei blocchi che non potevano essere cancellati con un colpo di spugna. L’opera, grazie alla fondazione Fontana e alla soprintendenza di Brera, fu acquistata e restaurata. Adesso chiunque visiti il museo del Novecento la può ammirare.
Sono certo che restaurare il soffitto di Fontana sia stata un’operazione titanica e costosa. Scoraggiante anche per un albergatore mecenate. Però mi chiedo: quale valore aggiunto può rappresentare per un albergo avere come soffitto del proprio ristorante un capolavoro? Inestimabile. Anche in una location che vive di turismo stagionale e non facilmente raggiungibile.
Se gestito efficacemente, cosa può significare in termini di comunicazione, di prodotto, di dialogo con i propri clienti? La differenza tra essere un hotel normale e un hotel speciale. Lo so, i costi sono tanti. Ma conservare nell’hotel il soffitto sarebbe stato solo mecenatismo? Forse smuovendo interesse nei cittadini dell’isola, nella regione, nel mondo, l’hotel avrebbe avuto l’aiuto per conservare la bellezza assoluta nel suo ristorante. In termini molto più commerciali avrebbe ora una formidabile arma di marketing. Forse, ogni tanto, tutti dovremmo provare a essere un po’ speciali.

Comments are closed

  • Categorie

  • Tag

Articoli Correlati