L’anno nuovo é iniziato. C’è un proverbio a Milano che recita: “Dagliene a chi ride e togliene a chi piange”, significando che spesso le apparenze ingannano. Nessun proverbio potrebbe attagliarsi meglio alle vicende Parmalat che, come noto, negli ultimi giorni dell’anno appena terminato hanno scosso l’opinione pubblica, per non parlare del dramma di chi è rimasto coinvolto direttamente nella disavventura (è il termine esatto?) dell’industria parmense. Colpito da quanto è avvenuto e dalle somme in discussione, ho provato a scrivere in cifre 20.000 miliardi (a tanto dovrebbero ottimisticamente ammontare gli ammanchi, in vecchie lire) e debbo dirvi che è imponente una cifra con tredici zeri. Provateci.
Motivo di preoccupazione per chi opera nel settore e che acuisce la sensibilità per la vicenda è il coinvolgimento della Parmatour, gruppo che con i suoi principali marchi, Going, Club Vacanze, Chiariva e Sestante, si proponeva come soggetto di spicco nel panorama turistico del nostro paese. In primavera era stato elaborato dalle banche creditrici, guidate da Capitalia, un piano per rinegoziare 311 milioni di euro di debiti nei prossimi 5 anni. Auguriamoci si trovi comunque una soluzione: voglio sperare, tra l’altro, di poter continuare a fermarmi davanti alle familiari vetrine della Chiariva quando passo da via Dante.
Il messaggio di fine anno del presidente della Repubblica esortava alla fiducia, asserendo: “La fiducia è tutto”; ebbene, è difficile riporla in un sistema in cui talvolta sembra si operi in realtà governate da logiche simili al gioco delle tre carte, quali talvolta s’incontrano nei mezzanini della metropolitana o nelle aree di sosta delle autostrade.
Ma, una volta di più, con l’anno nuovo si rigenerano le energie e s’inizia con determinazione, voglia di fare, di sviluppare idee; si dimenticano, o si cerca di dimenticare, le contrarietà dell’anno passato, le difficoltà e i drammi pubblici e privati, grandi e piccoli, per ricominciare daccapo con lena, continuando quel progetto che, in definitiva, è la vita. Questa è la nostra forza.
How to start the new year
There is a Milan proverb that says “give to those who laugh and take away from those who cry”, meaning that things are often not what they look like. No proverb is more appropriate to describe the Parmalat events which shook the public in the last few days of the old year, not to speak of the loss suffered by those who have been directly affected by the misfortunes (is it the right word?) of the Parma company. Stunned by the news of the event and by the amounts at stake, I tried to write down 20,000 billion of the old lire in figures (an optimistic estimate of the shortage amount) and it is, indeed, an impressive number with thirteen zeroes at the end. Try it yourselves.
A reason for concern and greater alarm for those who operate in the field of tourism is the involvement of the Parmatour group, whose main companies Going, Club Vacanze, Chiariva and Sestante made it an outstanding player in the tourist arena. Last spring, the lending banks, headed by Capitalia, had developed a plan to renegotiate a due of 311 million euros over the next five years. Let us hope they find a solution.
The year-end message from the Italian President exhorted confidence by saying: “confidence is everything”. Well, what kind of confidence can we place in a system which sometimes seems to operate as if it were governed by the rules and principles of card tricks performed by swindlers in the subway or at highway stops? (Rhetoric question).
Once again, however, with the new year, we start with regenerated energy, determination, and a desire to act and develop new ideas; we forget – or try to forget – the problems of the previous year, public or private, small and large difficulties and troubles, and start again pursuing our life projects with renewed enthusiasm. This is our strength
Translation of the Italian
editorial by Paola Praloran
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