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Numerose sono le iniziative e le novità messe in programma da Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana con sede alla Reggia di Colorno (Pr), di cui è rettore Gualtiero Marchesi e presidente Albino Ivardi Ganapini.
Anzitutto la nascita dell’Italian culinary academy di New York. Si tratta di un importante accordo con il French culinary institute di New York, una scuola gestita da un imprenditore americano per insegnare negli Usa la cucina francese. Ora, con l’apporto dell’International culinary academy, ha ampliato i propri orizzonti trasformandosi in International culinary center.
«La nascita della nuova scuola fa parte di una strategia di alleanze per insegnare la cucina italiana in Usa, Canada, Giappone, Corea. Invece di creare tante scuole nei singoli Paesi (chi le paga?) si fanno accordi con le strutture migliori esistenti già in loco. È semplice strategia imprenditoriale che unisce efficacia a rapidità di esecuzione. Quello che conta sono i contenuti: i programmi sono quelli di Alma e, dei sei mesi previsti per il corso, 4 sono svolti in Italia con chef docenti italiani», ha spiegato Albino Ivardi Ganapini.
Negli Stati Uniti operano 25 mila ristoranti italiani, un mondo che ha sempre più necessità di professionalità elevate, una sfida per la cucina italiana d’eccellenza.
Il piano didattico seguirà il modello del Fci, con una didattica prevalentemente di tipo pratico (dimostrazioni ed esercitazioni), ma integrata dai necessari insegnamenti teorici. Alma porta nel progetto una riflessione condivisa dal Fci: il carattere della cucina italiana, legata alle tipicità locali, per essere correttamente trasmesso ai giovani cuochi deve essere sperimentato e vissuto sul territorio, cioè in Italia. Il primo modulo del corso prevede dieci settimane a New York per l’insegnamento delle tecniche di base; seguono nove settimane ad Alma, a Colorno, per il corso intensivo di cucina regionale italiana; quindi nove settimane di stage in un ristorante italiano di qualità, selezionato da Alma. Infine ritorno a New York City per l’esame finale, la preparazione da parte dell’allievo di una cena speciale per gli amici e la famiglia e la consegna del joint diploma di cuoco professionista di cucina italiana.
Il corso a New York si svolgerà in inglese, ma in parallelo s’insegnerà la lingua italiana con particolare riferimento al lessico alimentare e culinario. A Colorno le lezioni sono in italiano, ed è prevista la presenza di un traduttore. Sono in programma visite alle aziende produttrici di salumi, formaggi, pasta, olio di oliva, aceto balsamico, legumi, ortaggi, frutta e cantine. Durante il corso particolare attenzione è riservata anche ai vini e agli abbinamenti con i piatti.
Il programma per il 2007 prevede quattro turni, con venti allievi per classe (per un totale di 80 posti), inizierà l’8 gennaio 2007 a New York, e il 26 marzo gli allievi si trasferiranno in Italia, a Colorno.
Ma non è la sola iniziativa: anche quest’anno il Palazzo Ducale di Colorno (Pr) ospiterà durante il mese di novembre le tre giornate che Alma dedica al confronto con realtà gastronomiche differenti. Sabato 11 si presenterà il Network delle grandi scuole internazionali. Domenica 12 tavola rotonda per presentare Codice Marchesi, il libro che il Maestro ha scritto per spiegare il suo pensiero riguardo le caratteristiche e i cambiamenti intervenuti nella cucina italiana.
Lunedì 13 i dieci finalisti degli Alma viva awards (concorso internazionale riservato ai giovani cuochi italiani operanti nel mondo) si sfideranno a colpi di ricette, il cui ingrediente principale dovrà essere l’olio extravergine d’oliva italiano. Verranno premiati i primi tre giovani talenti. La cena di gala sarà preparata dai Jeunes restaurateurs d’Europe. Un premio speciale sarà riservato alla migliore ricetta di pasta.
Colorno-New York e ritorno
Di Anna Romano, 15 Settembre 2006

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