La buona notizia è che – a dispetto dei titoli dei giornali e di qualche dichiarazione fuori luogo da parte dei politici – la mappa del turismo internazionale non è stata impattata dai cambiamenti climatici. O, meglio, non lo è stata “ancora”. Perché, se è vero che è ancora presto per dare ragione al Ministro della Salute tedesco Karl Lauterbach che, in vacanza in Italia lo scorso luglio, diceva che le nostre destinazioni sono destinate a non avere futuro a causa del caldo eccessivo, è altrettanto vero che qualcosa sta cambiando, e anche piuttosto velocemente. Al momento, tuttavia – concordano gli esperti – è ancora una questione di “percezione”.
Prima che il cambiamento climatico diventi però, a tutti gli effetti, fattore determinante di scelta per viaggi e vacanze – e in elemento di perdita di competitività per l’Italia – è bene agire. Ma come?
A questo LINK, l’approfondimento completo sul tema dell’impatto del clima sul turismo italiano dall’ultimo numero del magazine di “Job in Tourism”.
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