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Ci facciamo un Konopizza? Si afferma

Di Floriana Lipparini, 11 Giugno 2004

Può cambiare la pizza, più di quanto finora sia già stata modernizzata con aggiunte di ogni tipo rispetto alla classica Margherita o Marinara?
Ebbene sì, da tonda o rettangolare che era può addirittura arrotolarsi fino a diventare un cono, il Konopizza.
L’eretica novità, ideata dallo Studio Marco Piva, realizzata da Gmc contract&mobili con Boscolo Etoile, è stata presentata nel corso del Salone internazionale del mobile presso la Triennale di Milano, all’interno di “Street dining design”. La manifestazione proponeva dieci chioschi, progettati da architetti/designer, ispirati allo street dining, ossia quel modo di mangiare tipico dei manager Usa sempre di corsa, che addentano un panino per strada, con le loro brave cartelle sottobraccio e la giacca dal taglio impeccabile, meglio se italiana. Li vediamo spesso nei film.
Ispirandosi al nuovo trend che abbina cibo, design, movimento e velocità, l’architetto Piva ha creato appunto Konopizza, un chiosco tondo dalle pareti d’acciaio, che si restringono verticalmente a forma di cono. Ospita un piano-banco quadrato in vetro rosso, con tre finestre da cui si può occhieggiare la preparazione della celebre delizia, e una serie di tavoli, anch’essi a forma di cono, con il piano rosso e la base di vetro bianco. Il pavimento imita l’asfalto.
Non sappiamo cosa ne pensino i pizzaioli veraci in quel di Napoli, già duramente provati da impreviste variazioni su tema. Tutto scorre, come dicevano i greci, quindi anche la pizza è (purtroppo) soggetta al mutare del tempo, ma almeno il forno sarà a legna? Si attendono risposte.

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