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Chi ha passione per lo sport può crescere in Club Med

Al via la ricerca per la stagione: quali sono le competenze richieste? Lo abbiamo chiesto a Michelangelo Riggi, referente nautico e training manager

Al via la ricerca per la stagione: quali sono le competenze richieste? Lo abbiamo chiesto a Michelangelo Rigg

Di Mariangela Traficante, 2 Marzo 2020

Una carriera che può cominciare come una semplice passione per poi portare a viaggiare per il mondo e a ricoprire ruoli manageriali: questo significa entrare nell’universo dello staff sportivo (e non solo) nei resort di Club Med, e questo è il momento giusto, perché sul sito dedicato (www.clubmedjobs.it) sono aperte le candidature. Ne abbiamo parlato con Michelangelo Riggi, referente nautico e training manager per i resort italiani, che ci ha svelato quali sono le competenze richieste per chi in particolar modo aspira a professioni nella vela e quali sono le tante opportunità di crescita.
Innanzitutto, va ricordato che dedicarsi agli sport nautici durante la vacanza in un resort è profondamente diverso dal concetto di una scuola di vela: “Gli ospiti spesso entrano in contatto con le attività casualmente, decidendo successivamente di provarle: ricerchiamo naturalmente le competenze tecniche, ma siamo aperti anche a chi si sta avvicinando a queste professionalità ma possiede questa passione e la voglia di mettersi in gioco, perché insieme possiamo costruire un percorso e formarli. Essenziale è avere la giusta attitudine alla socialità, al pubblico, e la voglia di imparare. Dunque il fattore fondamentale è la passione per questo lavoro, e la voglia di trasmetterla”, spiega Riggi.

Quali sono quindi le competenze necessarie? Competenze tecniche, buona capacità natatoria, dimestichezza con i termini tecnici del settore in inglese o francese, sono alcuni degli elementi importanti, ma non sono di certo gli unici.
Sono tante e sfaccettate le specialità in cui chi aspira a entrare nell’universo Club Med sul fronte sportivo può cimentarsi: catamarani, motoscafi, kayak e canoa, surf, attività veliche in generale, ma anche l’utilizzo di mezzi nautici a motore come i gommoni (compresi i mezzi di sicurezza).

Grande apertura dunque: chi ha già esperienza pregressa potrà farne tesoro in un ambito lavorativo, quello nautico, in cui è indispensabile saper affrontare le più svariate condizioni e situazioni; chi ha passione ma è alle prime armi potrà imparare grazie alle iniziative formative messe in campo dall’azienda.
All’invio della candidatura sul sito dedicato segue un contatto telefonico e successivi colloqui. I candidati selezionati parteciperanno a un campus formativo ad hoc prima dell’apertura della stagione. Per quella estiva, il programma specifico per l’approccio nautico (e non solo, ne esistono per diverse mansioni) si terrà presso il suggestivo resort di Kamarina in Sicilia (Marina di Ragusa). Non si tratta “solo” di una formazione tecnica: “Viene presentato il prodotto Club Med, la sua unicità facendone vivere i forti valori. Ciò è fondamentale, in quanto chi lavora con noi se ne fa portatore ed ambasciatore, raccontando anche come un brand storico nato negli anni Cinquanta continui ad essere oggi moderno e competitivo, grazie a tutte le politiche di social responsability attuate. Naturalmente si acquisiscono e perfezionano le competenze tecniche, compresi riparazione e montaggio”.
Si tratta di un campus di una settimana in resort, in genere organizzato nel mese di aprile o maggio, cui spesso partecipano dei partner, per esempio i diversi marchi di imbarcazioni e prodotti e servizi legati alla nautica. Tra le ultime novità il surf elettrico presentato a Cefalù, ovvero una tavola alimentata a batterie wireless collegata a un braccialetto indossato dallo sportivo. Tra le altre discipline di tendenza offerte da Club Med ai propri ospiti c’è anche lo stand-up step paddle: è una tavola con manubrio e pedali che si utilizza in piedi, e che viene proposto nei resort 5T della Exclusive Collection. In Italia si può praticare nel resort di Cefalù, che tra l’altro è un’Academy Paddle.
Spazio dunque a voglia di imparare e allargare gli orizzonti, anche perché un fattore fondamentale è la crescita interna resa possibile e incoraggiata dal Med: “Si va dal primo step, che può essere una prima stagione da g.o. (“gentil organisateur”) e istruttore, per diventare capobase responsabile nautico (manager che gestisce un’equipe) per poi diventare referente nautico per diversi resort. Senza dimenticare la possibilità di diventare trainer per le successive stagioni e i new entry. Naturalmente la carriera può svilupparsi anche al di fuori del settore vela, per esempio come supervisor di tutti gli sport in villaggio”.
Sono infatti numerosi i profili ricercati da Club Med per lo staff sportivo da inserire nei propri resort: tra questi istruttore di vela, kayak, tennis, sport terrestre, tiro con l’arco, fitness, arti circensi.

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