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Cattiva maestra televisione

Di Antonio Caneva, 3 Maggio 2018

Alcuni anni fa è stato pubblicato un pamphlet scritto da Karl Popper e John Condry* dal titolo: Cattiva maestra televisione. E leggiamo: «Abbiamo così constatato che la moralità di una specifica azione dipende da chi la compie. La correttezza o la scorrettezza del comportamento morale, così com’è presentato dalla televisione, dipende dal fatto che l’azione sia compiuta da un personaggio simpatico e ammirato oppure da uno antipatico e che ispira sfiducia. Molti comportamenti che normalmente sarebbero giudicati “immorali” sono accettabili se adottati da qualcuno che gode del favore del pubblico».
Flavio Insinna: è noto a tutti lo spettacolo indecoroso che si è presentato, quando alcuni concorrenti di Affari Tuoi hanno svelato la reale portata della sua conduzione “buonista”. Davanti alle telecamere non mancava occasione di essere gentile e compassionevole con i più deboli, fatto salvo poi emergere che dietro le quinte era di una volgarità e crudeltà enormi con i concorrenti, offendendoli e umiliandoli. Finito il programma e la reprimenda Rai si parla ora di un ritorno a settembre alla conduzione di un nuovo programma.
La domenica mattina su Rai Uno, da molti anni, si sussegue un contenitore di informazione, gag, aggiornamenti, presentato dal medesimo conduttore che, anche lui, ha sempre un atteggiamento composto e comprensivo sui problemi della società e, particolarmente, su quelli che toccano direttamente le persone. Questo è almeno ciò che si vede davanti alle telecamere. Poi, forse preso dalla troppa sicurezza, in una delle ultime settimane, nel presentare un piccolo gioco con degli spettatori partecipanti da casa, scontento di uno dei concorrenti non troppo reattivo, ha affermato: ma chi li sceglie questi? Forse ce li manda Bonolis: quelli che rifiuta dai suoi quiz!… Posso immaginarmi come si sia sentito quella persona, umiliata in diretta!
Un bell’albergo sul mare, i tendoni della terrazza aperti per schermare dal sole la sala colazioni: i clienti soddisfatti mentre i camerieri si muovono agili nel servire gli ospiti; una dolce musica di sottofondo; atmosfera distesa. Improvvisamente voci concitate, che salgono di tono. Tutti si voltano per vedere cosa succede. Un cliente sta redarguendo un cameriere, in modo animato e offensivo. Non si capisce il motivo del contendere, però sicuramente si intuisce la maleducazione del cliente. Il direttore, nel suo giro mattutino per salutare gli ospiti, passa di lì e viene interpellato dalla persona arrabbiata che, continuando, gli riferisce l’episodio, aspettandosi la condivisione del direttore, il quale invece, a prescindere dal motivo, a sorpresa, richiama il cliente a un comportamento più educato e rispettoso della persona. Ecco, il rispetto della persona, in qualunque condizione e con qualunque tensione. Ho veramente ammirato quel direttore, del quale sono diventato amico.

*Karl R. Popper (1902 – 1994): noto filosofo ed epistemologo austriaco naturalizzato britannico.
John C. Condry (1938 – 1993): scrittore, psicologo ed educatore statunitense.

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