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Catene alberghiere, penetrazione a quota 5,5%

Il report Hotel&Chains ha fatto il punto sugli alberghi di catena, che in Italia aumentano progressivamente soprattutto nei segmenti di alta gamma, pur rappresentando ancora una parte minoritaria del mercato

Il report Hotel&Chains ha fatto il punto sugli alberghi di catena, che in Italia aumentano progressivamente s

Di Job in Tourism, 17 Maggio 2023

Gli alberghi di catena crescono in Italia del 3,3% anno su anno, passando da un totale di 1831 a 1892, e oggi rappresentano il 5,5% del mercato dell’ospitalità italiano. A fare i conti sulla penetrazione delle catene alberghiere in Italia è il report annuale “Hotels&Chains” di Horwath HTL, presentato nei giorni scorsi in occasione dell’IHIF di Berlino.

Tutti i numeri del rapporto

Realizzato in collaborazione con Confindustria Alberghi e Università Bocconi, il rapporto mette in fila una serie di dati, a partire da quelli sulle camere di hotel che, per quanto riguarda le catene, nell’ultimo anno hanno superato per la prima volta quota 200mila unità (per la precisione, sono 202.696) rappresentando il 17,7% di tutte le camere d’albergo in Italia. Se si guarda ai segmenti, le strutture appartenenti alle catene sono per lo più – per il 71,7% – upscale e upper upscale, mentre in fatto di destinazioni si confermano Roma e Milano quelle con il numero di strutture in apertura entro il 2025 più alto, rispettivamente 26 e 17. Significativo anche il dato che vuole il 72% dei nuovi alberghi di catena in apertura gestiti da gruppi internazionali.

La ripresa

Numeri, tuttavia, ancora in parte distanti da quello che è lo dello scenario internazionale. “L’Italia – ha spiegato Zoran Bacic, Managing Director di Horwath HTL, autore del rapporto – ha registrato una ripresa migliore delle previsioni e alcuni indicatori sono già superiori a quelli del 2019. Nonostante la crescita continua di prodotti brandizzati (3,3% anno su anno) dimostri un interesse degli investitori a offrire contenuti alberghieri moderni, molto c’è ancora da fare per posizionare il sistema hospitality italiano sullo stesso livello dei nostri principali competitor”.

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