Dall’hotel management all’housekeeping base passando per il controllo di gestione e il revenue management fino alle proposte specifiche per events e front office manager. Ma non solo. È ampia e articolata la proposta formativa del nuovo Campus Principe di Napoli, che proprio in queste settimane entra nel vivo.
Promosso dalla società di gestione alberghiera Svicat Hospitality insieme alle università digitali Multiversity, Pegaso e Mercatorum, il nuovo polo – che ha sede ad Agerola – si presenta come un vero proprio hub dedicato alla formazione di alto livello, sia per i corsi di laurea che per quelli di alta formazione dedicati al turismo e all’ospitalità. Obiettivo, spiega Andrea Luri, manager con un prestigioso background nella gestione e nelle aperture di hotel e resort a 5 stelle in tre Continenti, oggi a capo di Svicat Hospitality, “far decollare, finalmente, anche in Italia l’alta formazione professionale alberghiera. Nello scenario attuale – analizza Luri – l’hôtellerie è davanti a una vera e propria emergenza nel reperire personale. Anche quando lo si trova, poi, non sempre è qualificato perché il mondo dell’ospitalità è molto complesso e necessità di capacità trasversali. Da molto tempo si parla della necessità di investire nelle risorse e nella formazione. Considerando lo scenario post pandemico, che ha sottratto persone al turismo è evidente che oggi più che mai servono corsi di formazione sia per chi si avvicina a questo mondo per la prima volta, sia per chi già ci lavora e vuole avanzare nella propria carriera”.
I corsi
È da questi presupposti che è nato il progetto di Campus Principe di Napoli, che ha come direttore scientifico e chef il 3 Stelle Michelin Heinz Beck, che terrà personalmente vari corsi nei campi della gastronomia e del servizio e che – sottolinea Luri – “non rappresenta solo un’attrattiva per gli allievi di cucina, ma è una testimonianza della qualità di tutti i formatori e docenti del Campus”. Molto composita è la proposta dei corsi, che coprono una vasta gamma di argomenti spaziando tra figure professionali e competenze diverse del mondo alberghiero in ambito operativo e proponendo focus su temi di carattere più generale quali l’operatività in albergo, le strategie di vendita e comunicazione più aggiornate e quelle per il posizionamento dell’albergo sul mercato.
Un approccio che tende a enfatizzare anche l’importanza delle cosiddette soft skills: “L’esperienza del cliente – spiega Luri – non riguarda solo il cibo o il comfort della camera, ma include sia le parti tangibili (il contenitore che l’albergatore mette a disposizione) che la parte intangibile, rappresentata dall’atmosfera e dalle emozioni che il cliente prova. Queste sono ampiamente influenzate dal livello di servizio e dall’intelligenza emotiva dello staff. Per questo, i nostri programmi di formazione si concentrano anche sulle competenze comunicative, la risoluzione dei problemi e il lavoro di squadra, essenziali per creare un’esperienza positiva per il cliente e mantenere un alto livello di soddisfazione”.
La struttura
La struttura che ospiterà il Campus Principe di Napoli, che ha sede ad Agerola, in posizione panoramica a picco sul mare in uno dei punti più suggestivi della Costiera amalfitana, è stata ristrutturata per poter ospitare gli studenti e i corsi universitari e di formazione. Dotato di aule completamente attrezzate, cucine all’avanguardia e una vasta gamma di opzioni di alloggio in loco, il Campus offre anche una serie di attività extracurriculari ed eventi, dando agli studenti l’opportunità di esplorare la Costiera Amalfitana e immergersi nella cultura locale. “Il Campus – spiega Andrea Luri – offrirà agli studenti l’opportunità unica di acquisire esperienza pratica attraverso la formazione attiva diventando membri temporanei dello staff dell’hotel. Ciò consentirà loro di imparare in un ambiente reale, creando anche preziose connessioni all’interno del settore”.
Focus sui giovani
I corsi, aperti a studenti provenienti da tutto il mondo e di qualsiasi età e livello di esperienza, avranno tuttavia come target speciale i più giovani: “Il mondo de turismo ha perso più di un terzo degli operatori che vi lavoravano prima del 2020 e sono tutte persone che non vogliono tornare nell’industria. A questo – prosegue ancora Luri – si aggiunga un sistema di bonus e il remote working, che hanno totalmente cambiato la mentalità di potenziali dipendenti in un periodo brevissimo. Le lunghe ore, il lavorare durante il weekend e le feste comandate non sono poi un incentivo ad avvicinare i giovani a quella che in realtà, una volta scoperti i potenziali sbocchi, può essere una carriera che regala incredibili soddisfazioni. È quindi necessario – conclude – trovare un modo per poter comunicare alla prossima generazione la grande evoluzione professionale e personale che offre il lavoro in hotel, rappresentando un vero e proprio ascensore sociale. Per questa ragione i nostri esperti svolgono anche un costante programma di orientamento nelle scuole superiori cercando di avvicinare i giovani al mondo hospitality”.
Tutte le informazioni sulla proposta formativa del nuovo Campus Principe di Napoli si trovano a questo link.
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